Marvel’s Jessica Jones3×01 A.K.A. The Perfect Burger

Season Premiere L'ultimo racconto Netflix-Marvel si apre con una Jessica ancora una volta divisa tra sensi di colpa e inadeguatezza, mentre intorno a lei i coprotagonisti lottano per destreggiarsi tra nodi morali in cui si ergono come arbitri.

6.5

L’ultimo prodotto dell’accoppiata Marvel-Netflix è la terza, conclusiva, stagione di Jessica Jones, che chiude definitivamente i rapporti tra le due società dopo quattro intensi anni e cinque serie dai risultati disomogenei. La première di questo nuovo arco narrativo fa i conti con lo stato di fatto conseguente al finale della scorsa stagione, che vedeva il rapporto tra TrishJessica irrimediabilmente compromesso dalle sciagurate azioni della prima, colpevole dell’omicidio della madre dell’amica.

In questo lento primo episodio troviamo Jessica intenta a non vanificare quella morte, cercando di lenire il costante senso di colpa e di inadeguatezza che la attanaglia lanciandosi in casi di basso profilo ma ad alto rendimento umano. La giovane detective, allergica all’eroismo stricto sensu, prova a ritagliarsi a modo proprio uno spazio di manovra in un universo che fin troppo facilmente divide in maniera manichea bene e male, troncando di netto le sfumature. Jessica ha vissuto fin troppe avventure nella zona grigia dove nessuno vuole avventurarsi e sa bene che anche la bevuta più amara può nascondere un buon retrogusto. Prova a fare le cose secondo le rigide formalità che una stretta etichetta le imporrebbe, ma finisce sempre per eccedere, seguendo quell’istinto che è al contempo la sua migliore arma e il suo peggior difetto.

Intorno a lei i soliti comprimari, a cui non è riservato fato migliore: Jeri si aggrappa con fatica a ciò che la malattia non le ha ancora sottratto, cercando disperatamente una soluzione definitiva ma posticipata; Malcom soffoca in completi d’alta moda che ne reprimono l’identità ma non l’umanità, che forza per uscire ma che si farà largo in maniera molto à la Jessica; Trish vive il proprio sogno di eroismo ammantando la propria causa di un’arbitraria e pericolosa aura di giustizia, cieca ai richiami del passato che le ricordano il peso della morte della madre di Jessica.

Proprio sulla giustizia (o meglio ancora, sulla morale) si concentra questa première di Jessica Jones, che dà uno spaccato in salsa noir di una città profondamente lacerata nell’interpretazione di ciò che è meglio fare o no, e che lascia alla purezza dei ragazzini (Vido) il compito di stabilire le priorità etiche. La regia tratteggia le atmosfere e i temi sfumati vignettando le inquadrature, rappresentando un universo in cui le figure femminili sono predominanti, nella forza e nella debolezza. Purtroppo l’episodio manca di azione, pochissime le scene di lotta e il ritmo non accenna ad aumentare, preferendo piuttosto l’analisi lenta. Il che andrebbe bene se non parlassimo di una serie che ha già mostrato questa caratterizzazione dei personaggi nella passata stagione e ha dinanzi a sé ben dodici episodi per portare avanti la trama. Un episodio che dice poco ma lo dice bene.

 

 

  • 6.5/10
    Storia - 6.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 6/10
    Emozione - 6/10
6.5/10

Summary

Una première riepilogativa che poco aggiunge alla caratterizzazione già nota dei personaggi e che non brilla per ritmo. Il consueto buon apparato tecnico, unito alle perfomance degli interpreti, bilanciano il giudizio, sollevandolo dalla sufficienza.

Porcamiseria

6.5

Una première riepilogativa che poco aggiunge alla caratterizzazione già nota dei personaggi e che non brilla per ritmo. Il consueto buon apparato tecnico, unito alle perfomance degli interpreti, bilanciano il giudizio, sollevandolo dalla sufficienza.

Storia 6.5 Tecnica 7 Emozione 6
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