LuciferLucifer Season 4: il finale perfetto?

Season Recap La quarta stagione di Lucifer riparte da dove Fox aveva troncato la serie: come avrà reagito Chloe alla vista del vero volto di Lucifer? E da qui parte un'ottima stagione impreziosita da un finale che potrebbe essere sia un buon finale di stagione che un ottimo finale di serie.

7.8

Cos’è che rende un finale perfetto?
Cos’è che fa dire allo spettatore soddisfatto “ecco, questo è stato davvero un bel finale, complimenti!”, facendogli accettare serenamente la fine di una serie cui magari è enormemente affezionato, e della quale malgrado tutto vorrebbe poter continuare a vedere molti altri episodi?
Beh, sicuramente dipende dal tipo di serie.

Ci sono serie che hanno una storia ben precisa, e il finale naturale è compreso nella storia stessa.
Ci sono serie che ricevono un finale una volta giunte nella fase discendente della loro parabola, per sfinimento.
E poi c’è Lucifer, un raro caso di una serie che nell’ordine: 1) viene cancellata all’improvviso dalla Fox al termine di una terza stagione che si era conclusa con un season finale apertissimo che obbligava gli spettatori a trattenere il fiato fino alla stagione successiva, 2) viene ripescata da Netflix grazie anche al clamore mediatico dei fan che ne chiedevano a gran voce il salvataggio, 3) riparte con una quarta stagione che termina con quello che sarebbe il finale perfetto della serie ma 4) probabilmente quello non sarà il finale della serie perché tutti dubitano che Netflix abbia sborsato i soldi solo per produrre una stagione, e girano voci che sia già stata rinnovata per una quinta e sesta stagione.

Quindi, abbiamo il finale perfetto che però, probabilmente, non sarà un vero finale, lasciandoci il dubbio se gli sceneggiatori riusciranno in futuro a creare un finale così buono per questa serie, o se invece tutto quello che accadrà in futuro puzzerà di obbligo commerciale. Di cui tutti saremo contenti, chiaro, visto che potremo goderci nuovi episodi dedicati al nostro Diavolo e alla sua Detective, ma con la consapevolezza che potrebbe essere solo un trascinarsi avanti cercando di inventarsi qualcosa di nuovo, di più, per andare oltre questo finale di serie travestito da finale di stagione.

Perché questo finale della quarta stagione sarebbe così perfetto come finale di serie?
Partiamo dall’inizio.
Le aspettative riguardo a questa stagione erano tutte per l’atteso faccia a faccia tra Lucifer e Chloe: alla fine della terza stagione Lucifer si era rivelato per salvare la Detective, e dopo aver ucciso Cain lei aveva visto il suo volto diabolico.
Come avrà reagito a questa scoperta? L’unico precedente noto, quello di Linda, non era granché confortante visto che la donna era rimasta semi-paralizzata, in stato di shock, cercando poi per un certo periodo di tenere a distanza tutte quelle creature soprannaturali che assieme a Lucifer avevano invaso la sua vita. Lo aveva superato alla lunga, certo, ma aveva vissuto un periodo molto travagliato e difficile.
E Chloe?

La domanda che ci ha lasciato in testa il finale della terza stagione è chiara: come reagirà Chloe ora che sa?

La reazione di Chloe la scopriamo a poco a poco visto che la donna risulta essersene andata per un bel po’ di tempo, lontana e senza essere rintracciabile da nessuno (Dan compreso). Una mossa che ricalca un po’ quanto accaduto in precedenza a Lucifer, quando era scappato a Las Vegas.
La Detective però non va nella città del peccato, ma fugge all’altro capo del mondo con la figlia, per tenerla al sicuro e per riflettere. E per quanto allo spettatore possano risultare irritanti queste indecisioni, questi dilemmi che la attanaglieranno anche una volta tornata a Los Angeles e da Lucifer, bisogna ammettere che sono comprensibili e tutto sommato ovvi.

Chloe conosce Lucifer, prova qualcosa per lui, ama stargli vicino, sa che lui non mente mai e che farebbe di tutto per proteggerla. Certo. Ma sa anche, tutti lo sanno, che il Diavolo è malvagio. È il signore delle menzogne, il nemico di Dio, il padre di ogni male, il Peccatore. Colui che tenta, che porta sulla via sbagliata, il custode delle fiamme dell’inferno, la causa di ogni sofferenza sulla Terra. Lo sanno tutti, questa consapevolezza è marchiata a fuoco nelle nostre coscienze. E quindi si trova a dover far coesistere queste due immagini di Lucifer, quello in carne e ossa che conosce e quello celestiale, diabolico, immortale. Non un’impresa facile.
Comprensibile che finisca tra le mani di un prete esorcista ossessionato da una profezia apocalittica e deciso a rispedire a casa Lucifero. Comprensibile che alla fine se ne distacchi e torni dalla parte di Lucifer.
Snervante, ma comprensibile, e la sua reazione sarà in costante evoluzione per tutti e dieci gli episodi, fino all’attesissimo confronto finale.

In questo confronto, una Chloe maturata enormemente non solo dall’inizio della serie ma pure semplicemente dal primo episodio di questa quarta stagione si ritrova faccia a faccia con un Lucifer cresciuto, tormentato, maturo e deciso a fare ciò che è giusto.
La sua crescita si era già percepita nella terza stagione, quando lui e Amenadiel capiscono che Dio ha poco a che fare con ciò che accade loro: gli angeli reagiscono istintivamente a ciò che pensano di loro stessi e i loro corpi si adeguano di conseguenza. La faccia diabolica di Lucifer era il segno del suo senso di colpa, e quando la perde riguadagnando le sue ali piumate è la manifestazione esteriore di quanto la Detective lo stia cambiando rendendolo una persona migliore, in pace con se stesso. Chiaro che uccidere una persona, per quanto sia il Cain del finale della terza stagione, lo faccia ripiombare in uno stato d’animo di colpevolezza che gli restituisce il suo amato volto da demone.

E in questa stagione, con la profezia che gli pende sopra il capo come la spada di Damocle, con la Detective che sembra sempre spaventata dalla sua vera natura e con il ritorno in scena della sua vecchia fiamma, Eva, la prima donna, scesa dal paradiso apposta per stare con lui… beh, Lucifer comincia a perdere il contatto con la realtà e con se stesso. Cerca di essere allo stesso tempo il Lucifer che piace a Chloe (quasi umano, brillante, consulente per la polizia, buono, rispettoso bene o male della legge) e quello che Eva amava ed era scesa a cercare (il padre di ogni vizio, inarrestabile, depravato, pronto a infliggere dolore e punizioni), in una recita massacrante che lo sfibra e che gli fa capire di non sapere più quale dei due sia il suo vero io, sempre che uno dei due lo sia.
E arriverà infatti a perdere del tutto il controllo del proprio aspetto, precipitando verso un aspetto totalmente diabolico che rischia di portarlo in un vortice di disperazione, odio per sé stesso e autocommiserazione. Invece è davvero bello il modo in cui ne esce, ulteriore passo avanti nel cammino della sua evoluzione.

I sentimenti negativi di Lucifer verso sé stesso sono tali da farlo precipitare nella sua forma demoniaca, la prova ultima di quanto l’angelo caduto si odi. Solo un intervento provvidenziale e a lungo atteso lo salverà da questa spirale autodistruttiva

Una situazione che riecheggia quella in cui si viene a trovare Eva: ha abbandonato Adamo perché si è accorta di essersi sempre sforzata di essere la persona che Adamo avrebbe voluto, di sua iniziativa raggiunge Lucifero, ma col tempo realizza di stare facendo lo stesso sbaglio di nuovo, adattandosi a quello che percepisce essere ciò che vorrebbe Lucifer. Anche lei, dopo un’eternità a fingersi un’altra persona, non sa più chi sia realmente.
La controindicazione di essere eterni e provare sentimenti, probabilmente.
Una maledizione che anche Amenadiel ha appena cominciato a sperimentare, tra l’altro, grazie a Linda e alla notizia del nuovo mezzo celestiale in arrivo, una creatura che è disposto a tutto pur di proteggere. Anche affrontare la sorella in combattimento, o prendere una decisione tremenda.

In questa stagione abbiamo quindi il culmine dell’evoluzione dei due protagonisti, che affrontano la loro relazione e loro stessi gettando da parte paure e maschere, disposti a guardarsi per ciò che sono davvero, ad accettarsi e ad andare avanti.
Lo stesso percorso che fanno molti altri personaggi comprimari: Amenadiel e Linda, ma anche Ella (che completa il cerchio iniziato con la reazione alla morte di Charlotte) e Dan (che invece riconosce di avere dei problemi e cerca aiuto per risolverli), o Eva anche se è un personaggio nuovo, ma che comunque ha modo di crescere ed evolvere in questi pochi episodi.
E il tutto avendo una trama coerente alla base di tutta la stagione, classica ma estremamente efficace anche se, arrivati vicini alla fine, forse un poco prevedibile. Mentre le vicende investigative sono state declassate ufficialmente a mera scusante per far incontrare Lucifer e Chloe, con casi snobbati spesso da Lucifer stesso e sopportati con sufficienza dagli spettatori.

Il finale in sé invece regala qualche momento atteso a lungo dai fan, ma è proprio il suo non avere un perfetto lieto fine a renderlo il finale ideale per questa serie.
Le uniche pecche della stagione, e del suo finale che altrimenti chiuderebbe alla perfezione le storie di tutti i personaggi, sono Trixie (che si vede pochissimo, in scene certamente importanti ma è un personaggio talmente bello che se ne vorrebbe sempre di più) e Maze (che si vede più di Trixie, ma che non trova una chiusura degna alla sua storia, rimanendo una figura tragica e solitaria). Ecco, se ci sarà una nuova stagione, la speranza è che quantomeno si dia risalto e giustizia a questo povero demone…

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
7.8/10

Summary

Lucifer torna grazie a Netflix per una quarta stagione che prosegue e conclude meravigliosamente le vicende rimaste in sospeso dalla cancellazione lato Fox dopo la terza stagione. Un finale perfetto, rovinato solo dalla concreta possibilità che la serie prosegua per un altro paio di stagioni, rovinandone l’effetto, rischiando di non avere più molto da dire e con un’altissima probabilità di non poter tirare fuori un finale migliore di questo.

Porcamiseria

7.8

Lucifer torna grazie a Netflix per una quarta stagione che prosegue e conclude meravigliosamente le vicende rimaste in sospeso dalla cancellazione lato Fox dopo la terza stagione. Un finale perfetto, rovinato solo dalla concreta possibilità che la serie prosegua per un altro paio di stagioni, rovinandone l'effetto, rischiando di non avere più molto da dire e con un'altissima probabilità di non poter tirare fuori un finale migliore di questo.

Storia 7.5 Tecnica 7 Emozione 9
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