Maniac1×01 The Chosen One!

Season Premiere Una sperimentazione farmaceutica è il teatro d'incontro di due anime solitarie e non proprio ordinarie: Emma Stone e Jonah Hill fanno propria la scena in un pilot che si prende i propri tempi.

6.8

Su Netflix arriva una nuova serie originale che promette di solleticare i palati degli spettatori più esigenti: Maniac fa il suo esordio con una coppia di protagonisti di tutto rispetto. Sono infatti Emma StoneJonah Hill a dividersi la scena di questo show in dieci episodi, di cui vi recensiamo il pilot evitando accuratamente gli spoiler.

The Pattern is the Pattern

Annie Landsberg e Owen Milgrim si trovano per differenti ragioni a condividere un trial farmaceutico per la misteriosa Neberdine Pharmaceutical and Biotech. I due, prima della sperimentazione, non si conoscono e condividono un percorso di marginalità nella società newyorchese, anche se declinato secondo strade differenti. La prima si arrabatta come può per sbarcare il lunario, commettendo qualche infrazione qua e là e mal celando il proprio carattere non proprio affabile; Milgrim è invece il quinto figlio di una famiglia benestante della città, da cui si è però allontanato (pur mantenendo i contatti) a causa dell’asfissiante atmosfera di apprensione che lo circondava e del poco rispetto per la sua persona.

A rendere la vita di Owen così particolare è la schizofrenia da cui è affetto, che lo porta a vedere una pseudo-copia del fratello Jed pronta a commissionargli missioni per salvare il mondo da fantomatiche cospirazioni. Sarà una di queste missioni a mettere Owen sulla strada di Annie, all’ombra della misteriosa aria che si respira all’interno della Neberdine. Sullo sfondo una New York verosimile ma alternativa a quella reale, pronta a pulsare (letteralmente) quando la mente di Owen comincia a vacillare, e dove la tecnologia ha implementato i servizi ma è ancora legata a modelli estetici analogici e datati, con la Statua della Libertà Extra a troneggiare sulle diverse solitudini che animano la città.

I co-protagonisti non sono infatti da meno rispetto a Owen e Annie e bastano poche pennellate in questo episodio a tratteggiare una prima valida caratterizzazione. Così Gabriel Byrne appare come un padre di famiglia non particolarmente neutrale ma nemmeno freddo nei confronti del figlio troppo eccentrico per essere immortalato persino nel ritratto di famiglia, cui tutti sono pronti ad appendere la comoda etichetta prestampata senza curarsi se ciò corrisponda alla reale identità di Owen. L’unica breve consolazione è nel rapporto con la cognata, che però finisce per inabissarsi nelle menzogne per coprire il fratello, per cui peraltro non nutre grande stima.

The Chosen One, tenendo fede al titolo, si concentra quindi sulla figura di Owen, mettendo in secondo piano, temporaneamente, l’altra grande protagonista e delineandone esclusivamente i tratti salienti. Sarà la ricerca delle connessioni caratterizzanti l’animo umano (come affermato nell’intro astronomica) a guidare la collisione tra Annie e Owen? Il pilot lascia ben poche certezze, preferendo muoversi nel campo delle ipotesi (termine che ricorre più volte nei dialoghi), suscitando nello spettatore il dubbio che possa trattarsi di una macchinazione mentale particolarmente complessa di uno dei protagonisti.

Alla regia, produzione e creazione di Maniac (omen nomen) troviamo Cary Fukunaga, celebre per aver ricoperto i medesimi ruoli per la prima, indimenticabile stagione di True Detective e prossimo regista della saga di James Bond. Un solido contributo tecnico, quindi, che non eccede in questo pilot, limitandosi a una struttura regolare e chiara (fortemente contrastante con l’andazzo narrativo), interrotta raramente da qualche inquadratura più ricercata e straniante. L’ottima performance degli attori (Jonah Hill praticamente irriconoscibile dopo The Wolf of Wall Street) fa bene sperare per il resto della stagione, cui ci auguriamo segua un’altrettanto valida prova registica e narrativa.

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.8/10

In breve

Il pilot di Maniac conferma il talento di Jonah Hill, che ha maggiore spazio in questo episodio, e promette di far brillare ancora una volta Emma Stone, che si riserva un maggiore minutaggio nelle puntate a venire. La trama si aggroviglia su se stessa rimanendo volutamente fumosa e poco chiara, suscitando dubbi e curiosità dello spettatore. La regia è sobria e composta, quasi stridente con l’intreccio.

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Porcamiseria

6.8

Il pilot di Maniac conferma il talento di Jonah Hill, che ha maggiore spazio in questo episodio, e promette di far brillare ancora una volta Emma Stone, che si riserva un maggiore minutaggio nelle puntate a venire. La trama si aggroviglia su se stessa rimanendo volutamente fumosa e poco chiara, suscitando dubbi e curiosità dello spettatore. La regia è sobria e composta, quasi stridente con l'intreccio.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 6.5
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