In Masters of Sex ogni episodio racconta una storia, un progresso nella coscienza dei personaggi e una nuova sfumatura della loro psicologia. Tra frasi non dette, rapporti disfunzionali e recriminazioni, prima o poi arriva il momento di fare chiarezza. Il tema dell’ultimo episodio è proprio questo, e vedremo come ognuno dei protagonisti farà luce sulla propria storia personale.
L’amore Attraverso il Bicchiere
Il sogno di Bill all’inizio dell’episodio sembra quasi reale: Virginia è lontana e non lo sente, mentre lui grida per chiamarla. La comparsa del suo violento padre in sogno ci riporta coi piedi per terra, suggerendoci che il dottor Masters cambierà radicalmente il suo comportamento nei riguardi della sua ex amante.
La strategia dell’accondiscendenza porta qualche debole risultato, così come il pretesto del programma dei surrogati per risolvere la dispareunia della signorina Lois. Bill e Virginia hanno un breve riavvicinamento fisico, con un inaspettato trasporto da parte della dottoressa Johnson. Il suo cuore è comunque per Dan Logan, nonostante Bill abbia sempre provato ad allontanarlo e Virginia abbia sempre categoricamente negato la loro relazione, nel suo doppio gioco.
Il programma dei surrogati naufraga miseramente, tanto quanto le sue speranze di riportare a sé Virginia. Vederla in auto con Dan lo porta al tracollo emotivo, mentre con Nora accade l’impensabile. La scena è intensa e drammatica, si sente che Nora ha davvero bisogno di qualcuno che la apprezzi, specialmente se quel qualcuno le ricorda suo padre. Il suo “Tell me you love me!” è una richiesta disperata, sintomo di un trauma famigliare non ancora superato. Bill si ritrae, ed esce allo scoperto tutto ciò che sapevamo, ma che lui in rarissime occasioni ha avuto il coraggio di ammettere apertamente.
Bill: The only thing I’ve done right is loving someone so completely, with as much of my broken soul as I can muster. And if I give up on that… I can’t — I can’t give up on that or or I’ll have nothing. I’ll be nothing.
Cosa potrà mai portare Virginia da lui? Bill è in un momento disperato, e la luce in fondo al tunnel sembra lontanissima.
Duplicità e Danni Collaterali
Dopo due episodi di assenza assistiamo al ritorno di Tessa, portatrice di sviluppi decisivi nel personaggio di Virginia. Abbiamo finalmente un motivo più che circostanziale a giustificare la ribellione della figlia, che viene finalmente a galla nel momento in cui viene scoperta con Matt: la duplicità dei rapporti di Virginia, impegnata a diversi livelli sia con Bill che con Dan Logan, ne delegittima il ruolo da genitore e offre un pessimo esempio alla figlia nell’affrontare i rapporti amorosi e sessuali.
Virginia: Sex is something to be taken very seriously. It’s the most intimate thing that two people can do together. […] just make sure that you feel the same way. Giving that part of yourself to another person it’s as close to a sacred act as there is. So take your time. […] Make sure that he deserves you.
Tessa non ascolta minimamente il consiglio della madre, forse perché a suo modo intriso di ipocrisia. Come si può dispensare consigli sulla valorizzazione del rapporto sessuale quando chi consiglia intrattiene rapporti sessuali con due persone diverse nello stesso periodo? Virginia sembra non capire che il suo comportamento ha precluso a Tessa un rapporto sano sia con la propria sessualità che con la madre.
Almeno Dan appare più comprensivo e, sebbene sappia della storia tra Virginia e Bill (grazie al “previously on” per averci ricordato questo dettaglio), la esorta a cercare un punto di contatto con Tessa, rompendo il ciclo di bugie e ritardi al lavoro pretestuosi. Sapere che sua figlia sa tutto è un duro colpo per Virginia, non può fare altro che prenderne coscienza in lacrime e tentare di aggiustare il possibile.
Festa di Compleanno
Per Libby arriva la svolta, finalmente. Inizialmente abbiamo tutti sospettato che il rapporto con Paul non conducesse a nulla di buono, ma la promessa di una sorta di fedeltà tra amanti sposta la loro relazione su un altro piano. L’uomo che Libby ha trovato per sé è forse quello giusto, dimostra di tenere a lei più di quanto abbia fatto Bill in anni interi (e anche i figli partecipano alla sorpresa di compleanno, implicitamente schierandosi verso l’unico genitore presente nelle loro vite)
La proposta di matrimonio dà occasione a Libby di affrontare ciò che ha ignorato per anni: la sua infelicità. Anni di ignavia e silenziosa sopportazione finalmente saranno scossi, resta da capire se il divorzio avverrà entro la fine di questa stagione o se se ne parlerà l’anno prossimo. L’unica certezza è che Bill non ne soffrirà granché: tra la sbronza per Virginia e il regalo di un viaggio in solitaria (!) alla moglie come minimo firmerà le carte a occhi chiusi.
Vita Nascosta
Riapriamo la storyline di Barton e della potenziale liaison con il suo assistente Jonathan. Sebbene la scena al bar con successiva scazzottata ricca di epiteti omofobi suoni come un classico cliché, è sempre utile a dare una interessante prospettiva alla condizione della comunità LGBT degli anni ’60. Ancora più in profondità, si assiste al conflitto interiore di Barton, spaventato a morte dai fatti avvenuti nel locale.
È chiaro come sia tutto strumentale a evidenziare l’omofobia interiorizzata del dottor Scully, arrivato al punto di licenziare Jonathan pur di non ammettere la sua omosessualità, fino a quando anche Betty non ne può più. Il dialogo tra i due è essenzialmente unidirezionale e polarizzato dalla segretaria, ma Beau Bridges comunica con gli occhi il tumulto interiore del suo personaggio. Betty è riuscita a venire a patti con la sua natura, mentre Barton ha troppa paura di vivere alla luce del sole (nonostante il chiarimento con la sua famiglia).
Betty: I used to pray every night to God to take me apart and put the pieces back together, only a little different, just so that I wouldn’t have to feel what I felt […]. But then I met Helen, and for some reason I couldn’t understand, she loved me, and I didn’t all of a sudden feel right. But seeing myself through someone else’s eyes, it makes a difference.
Continuo a sostenere che lo screentime dedicato a Betty sia sempre troppo poco. In mezzo a tutti questi segreti è l’unica che riesce a dare una ventata di brutale franchezza all’interno dello show.
Posso sostenere senza ombra di dubbio che questo episodio di Masters of Sex entri nella top 3 della stagione, tralasciando gli ultimi minuti dedicati a Nora e al fanatico religioso. Per quale motivo inserire un elemento così estraneo all’atmosfera della serie? Non abbiamo certo bisogno di inutili complotti, e il personaggio di Nora è già complicato e interessante così com’è. La qualità alta ma altalenante di questa stagione viene nuovamente confermata, ma mancando poco alla fine mi aspetto che gli ultimi due episodi siano all’altezza di quanto appena visto.
Da hater di Tessa non potevo non scegliere questo tweet.
Dopo alcune puntate senza di lei mi ero dimenticato della sua esistenza, ma ecco che si ripresenta come la peperonata: Tessa. #MastersOfSex
— Giacomo (@GiacoB) September 20, 2015
Come non potevo non scegliere tweet di elogio verso Michael Sheen e questa scena devastante.
E per stasera è tutto. #MastersOfSex pic.twitter.com/mgb26iUAFf
— Serena (@_serenam) September 15, 2015
https://twitter.com/rumbleroahr/status/643430404830175233
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