I Medici2×07 Tradimento – 2×08 Consacrazione

Season Finale Un efficace crescendo di tensione ci accompagna verso il cruciale momento del definitivo scontro tra Medici e Pazzi, in un giorno destinato a passare alla storia.

8.3

Il sangue dei Medici deve essere versato“. La scorsa settimana I Medici: Lorenzo il Magnifico ci aveva lasciati con questa minaccia da parte di Jacopo de’ Pazzi e con una certa perplessità riguardo il ritmo frenetico e confuso della narrazione che, pur di aprire la strada agli avvenimenti che si sarebbero susseguiti in questi episodi conclusivi, faceva a meno di un approfondimento puntuale e coerente per alcuni personaggi.

Con il senno di poi, però, questa velocità nello sviluppo della trama politica negli scorsi episodi si rivela una scelta ben più efficace del previsto, in quanto fa sì che il season finale possa prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno per portare a conclusione la trama orizzontale, accompagnando gli spettatori attraverso un climax di tensione sicuramente molto riuscito. In Tradimento, infatti, lo spettro dell’imminente congiura contro i fratelli Medici è onnipresente: non importa se sappiamo già cosa sta per accadere e, quindi, quando possiamo tirare un sospiro di sollievo e quando invece siamo vicini al fatidico momento, perché ci ritroviamo trascinati dal flusso narrativo in preda al profondo senso di inquietudine che pervade l’episodio.

Lo spettro dell’imminente congiura contro i fratelli Medici è onnipresente.

A generare un’atmosfera simile è un interessante mix di accorgimenti tecnici e narrativi. Le macchinazioni e i sotterfugi di Salviati e della famiglia Pazzi per preparare il colpo provocano uno spaesamento forse non previsto, mentre l’insufficiente cautela dei Medici, che intuiscono qualcosa ma non fanno abbastanza per difendersi, ci prepara al peggio; il montaggio delle scene è cupo e incalzante, anche grazie all’aiuto di un’eccellente colonna sonora. Particolarmente intenso, ad esempio, è il momento della mancata congiura durante il banchetto di benvenuto imbandito dai Medici in onore della delegazione che accompagna il cardinale Riario, in cui possiamo scovare diversi parallelismi con una scena iconica come quella del Red Wedding in Game of Thrones. A far saltare il primo piano dei Pazzi e dei loro alleati e impedire momentaneamente la strage, tuttavia, sarà l’assenza di Giuliano, sempre più devastato dal lutto per Simonetta: anche questa sottotrama, per quanto secondaria, dà il proprio contributo nella costruzione di un clima disperato, prima di dare un colpo definitivo all’emotività degli spettatori nell’episodio successivo.

Il culmine di questo climax, ovviamente, lo abbiamo all’inizio di Consacrazione. La rappresentazione della Congiura dei Pazzi è forse il punto più alto raggiunto dalla serie finora, sia dal punto di vista narrativo e registico che da quello emotivo: pochi minuti di tranquillità e apparente riconciliazione durante la celebrazione della messa prima che la tensione accumulata finora esploda, investendo il pubblico e tenendolo con il fiato sospeso per tutta la durata della scena. A partire dal primo urlo straziante di Lucrezia, quando si accorge di ciò che sta per accadere, fino all’esalazione dell’ultimo respiro di Giuliano restiamo incollati allo schermo, elettrizzati ed emozionati, mentre la regia alterna un ritmo incalzante a momenti di distensione necessari a mettere a fuoco le reazioni dei Medici sopravvissuti e rifugiatisi nella sagrestia, in particolare il passaggio di Lorenzo dalla disperazione, al senso di colpa, alla rabbia.

Dopo la morte di Giuliano, in un momento ricco di pathos in cui è circondato dai propri cari mentre si prepara a ricongiungersi con l’amata in Paradiso, ha inizio la vendetta di Lorenzo, che rivela di essere sopravvissuto proprio mentre Jacopo si proclama signore di una nuova repubblica fiorentina.. Venuta meno la tensione che aveva fatto da padrona nella prima parte del season finale, il resto dell’episodio non fatica comunque a coinvolgere gli spettatori, sfruttandone l’impazienza di assistere all’ultimo scontro tra il Magnifico e i suoi antagonisti. Il confronto finale di Lorenzo con Francesco prima e Jacopo poi rappresenta la conclusione perfetta per la trama orizzontale, regalandoci una dolceamara soddisfazione: è interessante notare, infatti, come in entrambe le scene il giovane Medici rivolga loro parole accusatorie e spietate, ma allo stesso tempo non nasconda il senso di sconfitta e delusione per non essere riuscito a prevenire il tragico scontro riappacificando le due famiglie, come consigliatogli anni prima dalla nonna Contessina in punto di morte.

Con la morte dei responsabili della congiura e l’esilio di Guglielmo e Bianca da parte di Lorenzo, che trova così il compromesso tra la parentela che li lega e la damnatio memoriae che per suo ordine grava sul nome dei Pazzi, la storica faida tra le due famiglie giunge quindi a conclusione, chiudendo un capitolo e lasciando spazio all’apertura di un altro. È infatti con la promessa di una “rinascita” sancita dalle parole di Sandro Botticelli e dall’inizio della composizione dell’eterna Primavera a partire dagli scarabocchi tracciati da Giuliano durante un litigio che cala il sipario sulla seconda stagione de I Medici, la quale, tirando le somme, conferma le buone premesse con cui era partita e, seppure non esente da difetti, supera la prima grazie ad una gestione più coerente e lineare della trama orizzontale, senz’altro meno confusa e dispersiva, e una maggiore complessità nello sviluppo di alcune dinamiche.

La chiamerò Primavera, perché dopo la morte torna la vita. Si rinasce.

Ciò è evidente anche nella scrittura dei personaggi: nonostante molti raccogliessero ruoli narrativi lasciati scoperti dal passaggio di testimone tra i due cast, rischiando quindi di risultare ridondanti e poco originali, ciascuno dimostra la propria singolarità, nonché una caratterizzazione più studiata e completa rispetto ai protagonisti della scorsa stagione. È il caso di Giuliano e Jacopo de’ Pazzi, che vanno ben oltre le immediate somiglianze con Lorenzo il Vecchio e Rinaldo degli Albizzi; più difficile è guardare le azioni (e un po’ anche l’aspetto) di Clarice senza pensare a Contessina, ma ciò non impedisce al personaggio di Synnøve Karlsen di muoversi sulle proprie gambe ed entrare nel cuore degli spettatori a modo suo. Anche lo stesso Lorenzo, per quanto maggiormente costretto ai paragoni con il nonno a causa del ruolo di leader che condividono, scegliendo di non superare certi limiti morali e non mostrarsi più spietato del proprio nemico, resta una figura sostanzialmente positiva, un eroe per Firenze, laddove Cosimo si è rivelato essere un anti-eroe.

Questa stagione supera la precedente grazie ad una gestione più coerente e lineare della trama orizzontale e una maggiore complessità nello sviluppo di alcune dinamiche.

Fortunatamente, la loro storia non finisce qui e già sono cominciate le riprese per una terza stagione incentrata sulla maturità di Lorenzo, il che ci permetterà di apprezzare il potenziale di questi personaggi, a differenza dei loro predecessori, anche in futuro. E se è pur vero che di doman non c’è certezza, dobbiamo ammettere che il fascino che li caratterizza, unito agli indizi lanciati nel corso del season finale – prima fra tutti la menzione di un certo Leonardo – e all’evidente miglioramento nella qualità generale della serie, non renderà semplice il lungo periodo d’attesa che ci separa dal vederli affrontare nuove sfide nel tentativo di proteggere gli interessi della famiglia e di Firenze.

  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 7.5/10
    Tecnica - 7.5/10
  • 9.5/10
    Emozione - 9.5/10
8.3/10

Summary

Un season finale pervaso da una tensione costante resa alla perfezione, oltre che dal ritmo narrativo, da un montaggio serrato e da una colonna sonora inquieta e incalzante. Il momento dello scontro finale tra Medici e Pazzi è arrivato e noi non ci aspettavamo nulla di meglio.

Porcamiseria

8.3

Un season finale pervaso da una tensione costante resa alla perfezione, oltre che dal ritmo narrativo, da un montaggio serrato e da una colonna sonora inquieta e incalzante. Il momento dello scontro finale tra Medici e Pazzi è arrivato e noi non ci aspettavamo nulla di meglio.

Storia 8 Tecnica 7.5 Emozione 9.5
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