Nonostante questa quinta stagione di Once Upon A Time si stia dimostrando ancora parecchio confusa, c’è un leggero miglioramento in questo episodio rispetto ai due precedenti che, nel bene e nel male, sono serviti ad introdurre una serie di storie e personaggi. In questa puntata la storia sembrerebbe entrare nel vivo e, con un inaspettato colpo di scena, potrebbe anche tornare ad essere avvincente come nelle precedenti stagioni.
L’intero episodio ruota in un modo o nell’altro attorno al personaggio di David. Il Principe Azzurro comincia ad avere un problema col suo personaggio, la trasformazione di Emma risveglia in lui dei sentimenti contrastanti: vorrebbe fare qualcosa per salvare sia la figlia che Storybrooke, ma non sa bene cosa concretamente potrebbe aiutarlo. Un potente senso di rassegnazione si abbatte quindi sul povero principe.
David, come ho spesso sottolineato nelle mie recensioni, è da troppo tempo in panchina: è oggettivo infatti che nelle ultime stagioni siano state sempre Emma o Regina a salvare chi era in pericolo e ciò comincia a turbarlo profondamente.
David lega inaspettatamente con Artù, sia nel presente che nel passato (come apprendiamo dal flashback ambientato nella “dimenticata” Camelot): i due hanno molto in comune, in primis le umili origini, ma in realtà dietro questa amicizia si cela qualcosa di molto più grande.
Regina, a Camelot, scopre che un magico fungo velenoso potrebbe aiutarli a contattare Merlino, e di conseguenza salvare tutti. David e Artù partono alla ricerca di questo magico oggetto, ma a causa di una battaglia con dei cavalieri morti posti a protezione del fungo, quest’ultimo viene smarrito. In realtà però, l’artefice di tutto è proprio Artù: il sovrano di Camelot nasconde il fungo e progetta di utilizzarlo per difendere il proprio regno dagli intrusi.
Una situazione analoga si verifica nel presente, dove invece Artù finge di esser stato derubato per poter intraprendere una sorta di missione con David. Come a Camelot dunque, Artù nasconde qualcosa. Il re è furioso per essere stato trascinato via dal proprio regno senza un apparente motivo e, progettando di ricostruire la propria Camelot a Storybrooke, si scopre disposto a tutto, anche uccidere uno dei propri cavalieri.
David non mi ha mai trasmesso molto, al contrario l’ho stroncato in almeno dieci recensioni diverse, ma devo dire che in questa puntata ha mostrato un lato inedito del suo personaggio sicuramente più interessante. In particolare, c’è un momento particolare in cui, tutto sommato, emerge il possibile potenziale del Principe Azzurro. David si lamenta infatti del modo in cui il suo personaggio è passato alla storia e, sfogandosi con Artù, spiega come non voglia essere ricordato solamente per aver svegliato una principessa dal sonno profondo, ma voglia invece essere un vero e proprio eroe. La terribile situazione di Storybrooke è quindi un’occasione per riscattarsi e dimostrare chi è veramente, ed effettivamente, l’aver trovato il fungo velenoso nel presente (nonostante non si conosca ancora la sua funzione per via della memoria cancellata) potrebbe rappresentare un nuovo inizio per lui.
Hook e Belle sono invece alle prese con i loro problemi d’amore. Hook è ormai rassegnato: perdere Emma per vederla diventare Il Signore Oscuro è inevitabilmente un colpo al cuore, e quando quest’ultima cerca in tutti i modi di riguadagnare la sua fiducia, non fa che peggiorare le cose. Hook prende dunque una posizione e, con un filo di voce, dice ad Emma di non amarla più. Al contrario Belle vive nella speranza che Gold possa risvegliarsi da un momento all’altro, anche se le probabilità iniziano a scarseggiare. Eppure, alla fine pare proprio che Gold si risvegli, ma per intervento di Emma che, ormai accecata dal potere, ha bisogno di lui per estrarre Excalibur.
La svolta del personaggio di Artù dà alla trama una grossa spinta per una degna evoluzione. Il modo in cui Lancillotto avverte Snow circa la vera indole del sovrano ci fa capire che Artù è davvero una minaccia, non semplicemente un uomo che rivuole il proprio castello. Mi auguro davvero che, andando avanti, la trama possa diventare sempre più lineare e ci permetta di seguire la storia in modo meno confusionario.
Nella speranza che questo episodio possa essere il punto di partenza per una storia più avvincente, assegno alla puntata 3,5 porcamiseria su 5.
Twitter Freaks
Hook ha detto "TI AMAVO" al passato perchè conosce gli Oscuri. Sa che questo porterà Emma ad interrogarsi su chi è davvero.#OUAT
— Daniele (@edo_daniele) October 12, 2015
Lancillotto che ricompare è sgancia la bomba!! "Il cattivo a Camelot è Artù!" Ecco! Di bene in meglio! #OUAT
— Gingy7891 (@Gingy7891) October 12, 2015
E poi c'è Charming che ti insegna a guidare in mezzo minuto, ma ce ne mette 30 a sedersi su una sedia imbottita #OUAT
— Divesca ☀ (@Midgardsgrouch) October 12, 2015
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