La quinta stagione di Once Upon a Time è stata caratterizzata, finora, da un insieme piuttosto disordinato di avvenimenti: tra l’introduzione di svariati nuovi personaggi (che siano riusciti o meno, è un altro discorso) e il tentativo di mantenere una coerenza narrativa, gli episodi hanno zoppicato, trascinandosi nei quaranta minuti – settimana dopo settimana – con molte domande e quasi nessuna risposta.
È forse la prima puntata, questa, in cui finalmente riusciamo a intravedere una luce in fondo al tunnel che conduce dritto dritto a dicembre, quando andrà in onda il fall finale che segnerà – come da tradizione – la fine del primo ciclo narrativo della quinta stagione.
Con un complesso intreccio di piani temporali, l’episodio di questa settimana ci trascina nel passato, in diversi momenti della storia di Merlino: è a lui, infatti, che è dedicato un approfondimento ben riuscito, facendone uno dei personaggi meglio caratterizzati dell’intera stagione – malgrado i fan del ciclo arturiano stiano piangendo da quando è comparso sullo schermo. E ho detto tutto.
La storia del Santo Graal, più o meno, la conosciamo tutti, chi con più dettagli, chi solo per sentito dire, ed è entrata a pieno diritto nelle quest dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Quindi, non è strano ritrovarla qua, dato il mischione che stanno facendo tra Storybrooke e Camelot.
Scopriamo che ben mille anni fa, Merlino e un suo sfortunato compagno si sono ritrovati – dopo essere fuggiti da non si sa bene dove, probabilmente disertori di un esercito – in pieno deserto, abbagliati da un miraggio che tanto miraggio non era. È così che il mago acquisisce i suoi poteri, bevendo direttamente dalla sacra coppa, dopo che questa aveva trasformato in cenere l’altro amico assetato. Da qui, comincia un viaggio a ritroso verso la linea temporale più recente, che in questo caso è il tempo che i nostri protagonisti hanno trascorso – e poi dimenticato – a Camelot nel tentativo di salvare Emma.
In quel di Camelot, nella ricostruzione di cosa effettivamente è successo in quei sei mesi di buco, la storia si divide in due.
Da una parte, la nuova Dark Swan (che non è ancora tanto dark) e Merlino si imbarcano nell’impresa della settimana, ovvero recuperare il primordiale Fuoco di Prometeo per riforgiare i due pezzi di Excalibur e usare la spada per estirpare l’oscurità. I due – perché ovviamente non può mai essere facile l’impresa – dovranno vedersela con il Dark One originale, quello da cui ha avuto origine tutta la magia oscura. Il quale, ovviamente, agirà tramite Emma.
Dall’altra parte, HookReginaCharmingSnowRobin&Zelena (che ormai sono talmente piatti da formare un unico grande personaggio) si occuperanno di sottrarre ad Artù la parte più lunga della spada.
Inutile dire che una quest riesce e l’altra per niente.
Il gruppetto incaricato di recuperare Excalibur bighellona senza soluzione, permettendo a Zelena di infinocchiarli per l’ennesima volta e fornendo così ad Artù la possibilità di controllare Merlino ritorcendogli contro un suo stesso incantesimo: anche l’altra parte di Excalibur diventa un pugnale-controlla-persone. E adesso, il mago è alla mercé del re.
Sono Emma e Merlino il vero nucleo centrale dell’episodio, quest’ultimo soprattutto. È lui infatti a introdurre nella storia un altro personaggio che promette sorprese, in un modo o nell’altro: Nimue.
Per gli affezionati del succitato ciclo arturiano, Nimue è uno dei nomi della Dama del Lago, colei che seduce e imprigiona Merlino in un albero. E fino al colpo di scena finale, nessuno poteva immaginare che la fanciulla di cui il mago si innamora duecento anni prima senza appello, per cui fa crescere fiori e di cui non riesce a leggere il futuro, sia davvero colei che lo porterà alla rovina.
Nimue è una donna consumata dalla vendetta contro Vortigan, il già visto indossatore della maschera veneziana di pessimo gusto; l’uomo, alla disperata ricerca del Santo Graal, ha raso al suolo il suo villaggio e sterminato i suoi abitanti. Merlino le confida di essere in possesso proprio della sacra coppa, che l’ha reso immortale e gli ha donato i poteri, ma è pronto a rinunciarci per amore pur di trascorrere la vita insieme a lei.
In un parallelo tra “presente” (Camelot dei ricordi) e passato, Merlino si accompagna a due donne per adempiere alla stessa missione: utilizzare il Fuoco di Prometeo per forgiare Excalibur – con Nimue – e per riforgiarla di nuovo nel presente – con Emma – dall’ultima scintilla, ora nelle mani del Dark One originale.
Sì, ma quando arriva sto colpo di scena? Se pensate che il brodo sia troppo annacquato, pensate a me che l’ho sorbito per quaranta minuti.
Il guizzo di sapore, in tutta questa puntata, lo dà proprio Nimue: mentendo a Merlino, ha bevuto nel Santo Graal per ottenere il potere di distruggere Vortigan. E la magia, la stessa magia che era stata donata a Merlino, diventa nelle sue mani la prima, vera magia oscura. È lei il Dark One primordiale, colei da cui tutto è iniziato, che ha preferito il potere e la vendetta all’amore; è lei che instilla in Emma Swan la scintilla del dubbio, che forse l’oscurità può tornare utile per proteggere chi ami. Si è lasciata sedurre a tal punto dalle tenebre che è Nimue in persona a spezzare Excalibur, per proteggersi e non essere distrutta. E sarà sempre lei – che indosserà la maschera che fu di Vortigan –, come la leggenda originale racconta, a intrappolare mago Merlino nell’albero da cui Artù l’ha liberato.
It’s easy to live with darkness, if you could dress it up as vengeance.
Entrambe le scintille – il dubbio che la magia oscura possa essere utile e il Fuoco di Prometeo –, Emma se le tiene ben strette. Fino a capitombolare di nuovo nel presente, questa volta il vero presente, a Storybrooke. Qui, Dark Swan riforgia Excalibur e si appropria di tutto il potere a essa collegato, pur avendo ricordato il suo primo incontro con Merlino/maschera del cinema, che l’aveva dissuasa dal prendere la spada. Ma la strada verso il buio pare attrarre la nostra ex Salvatrice molto più del previsto.
Tre porca miseria. E mi sento magnanima, solo perché Merlino è ganzo.
Lo scempio del ciclo arturiano e l’infinito nulla delle puntate mi stanno davvero facendo pensare che forse gli sceneggiatori non san più che pesci prendere.
https://twitter.com/_maldivivere_/status/663787166791835648
Noi abbiamo il raduno dei camperisti
A Storybrooke hanno il raduno dei Dark One #ouat— Susy Stark 🐺 (@AllStarsLA) November 9, 2015
"Se non altro, ti ricorderà che qui c'è un ardente pirata dagli occhi penetranti che ti ama"
💔💔 #CaptainSwan #OUAT— eližaveta (@elisabethend) November 9, 2015
siamo passati da "mille anni prima" a "200 anni prima" a "anni prima" ma che cazz? #OUAT
— mr carlyle (@adsfdlawrence) November 9, 2015
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