Once Upon a Time5×08 Birth – 5×09 The Bear King

Anche se questa settimana Once Upon a Time si è lanciato in un doppio episodio, contro ogni aspettativa le due puntate non hanno nulla in comune; la prima fa semplicemente da traino a quella che viene dopo, senza che le due storyline si intreccino se non per alcuni dettagli – trascurabili – della trama orizzontale. […]

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Anche se questa settimana Once Upon a Time si è lanciato in un doppio episodio, contro ogni aspettativa le due puntate non hanno nulla in comune; la prima fa semplicemente da traino a quella che viene dopo, senza che le due storyline si intreccino se non per alcuni dettagli – trascurabili – della trama orizzontale.
Tuttavia, rispetto al livello generale che sta tenendo questa quinta stagione, la prima puntata messa in onda si rivela essere piuttosto forte; compie vari passi in avanti – inaspettati – nella trama orizzontale e riesce laddove le altre avevano finora fallito: far emozionare i suoi spettatori. La seconda invece – dedicata a Merida – è piuttosto deboluccia, anche se entrambe puntano a suscitare in chi le guarda emozioni che Once Upon a Time era solito strappare.
Ammetto di aver rivisto, in questi 80 minuti, quel vago barlume che mi aveva fatto affezionare alla serie.
Ma andiamo con ordine.

What I did for Love

Canta così una recente canzone di Guetta; l’auctoritas da cui ho preso la citazione non è dei più elevati, certo, ma la semplicità di questa affermazione rispecchia in pieno il punto focale di tutta l’ottava puntata.
Emma Swan, da che ci è stata presentata ormai cinque anni fa, ha subito avuto una caratterizzazione netta: cinica, disillusa, l’ultima persona al mondo che si pensava potesse far parte di quel circo ambulante di storie che è – per l’appunto – Storybrooke. Agli sceneggiatori, in questa puntata, va il plauso della coerenza; scopriamo, finalmente, ciò che davvero è successo in quei mesi di buco e perché Dark Swan ha deciso di cancellare loro la memoria.

Che la storia con Hook fosse molto importante per la nostra protagonista – e soprattutto per catturare l’audience, data la grande fanbase di cui godono i #CaptainSwan – non era di certo una novità; ma che anche l’ormai ex crudele pirata fosse completamente cotto di lei non era un dato così scontato. Alle donne servono i fatti e, per l’appunto, Killian li serve su un piatto d’argento: propone a Emma (quando tutto sarà finito) di andare a vivere insieme, il che è un grande, grandissimo passo per qualsiasi coppia.

5x08 Birth Once Upon a Time Recensione

Sta qua la miccia che infuoca la polveriera su cui Emma Swan sta seduta più o meno da quando ha deciso di “frequentare” qualcun altro che non sia il (defunto?) Neal; sì, perché il timore più grande per un personaggio che ci è sempre stato mostrato come terrorizzato dall’essere abbandonato – comprensibilmente, data tutta la sua storia – e che preferisce fuggire da ciò che ama come misura preventiva, è proprio questa: la paura di un futuro con qualcuno, la paura di innamorarsi a tal punto che sarà impossibile sopportare un’eventuale fine. È questa stessa paura che impedisce a Emma di liberarsi davvero dell’oscurità dentro di lei (come riesce a cavarle fuori tramite pugnale una pragmatica Regina) perché, una volta eradicato il male, la vita vera comincerà.

5x08 Birth Once Upon a Time Recensione

In un suggestivo intreccio di presente e passato – questa volta molto più comprensibile, essendoci solo (!) due piani temporali – e di camei piuttosto superflui ma divertenti (Hello, blonde Doctor Whale!), l’episodio scorre frenetico verso la nascita di cui si parla nel titolo; anzi, le nascite.
Il piano di Emma consiste nel riversare in un “recipiente ad hoc” tutta la magia oscura per liberarsene, finalmente, e quale contenitore migliore di chi già ci sguazza? Zelena è la vittima designata. Vittima perché Dark Swan è pronta a fare tutto ciò che è necessario per disfarsi della magia nera, compreso trafiggere con Excalibur la Strega dell’Ovest; ma non è disposta a troncare vite innocenti, a suo dire, e magicamente la gravidanza di Zelena diventa parto improvviso. Robin si ritrova così papà di una bambina in cinque secondi, e questo contribuisce solo a rendere tutto questo triangolo ancora più morboso.

5x08 Birth Once Upon a Time Recensione

Ma non è questa la nascita più importante, bensì quella di un altro Dark One.
Leggenda vuole che le ferite inferte da Excalibur non possano rimarginarsi; l’oscuro segreto di Emma, ironia vuole, è proprio l’aver agito per il troppo amore e aver salvato Hook da morte certa dopo che Artù l’aveva ferito in maniera apparentemente innocua.
È Zelena a mostrare a Capitan Uncino, con un acchiappasogni, la crudele verità: per salvarlo, Dark Swan rinuncia a fondere nuovamente le due parti di Excalibur ed eliminare la magia nera da se stessa; è per amore che strappa l’oscurità da Merlino e lega l’anima di Killian all’altra metà della spada, salvandogli la vita – e condannandolo all’eternità– in un campo pieno degli stessi fiori che Mago Merlino aveva fatto crescere per Nimue.
Vendetta. Amore. La linea che li separa pare essere davvero sottile in questo caso, se spingono entrambi a compiere le scelte sbagliate e a dannarsi per l’eternità.
L’amore, del resto, fa fare cose orribili.

4

 

“Giace scomoda la testa che indossa una corona”

William Shakespeare, nell’Enrico IV, aveva già avvisato tutti quanti che essere re non è affatto semplice. Il nono episodio, ambientato questa volta nella DunBroch di Merida, non fa altro che confermare questa teoria.
Nettamente più debole della puntata che l’ha preceduto, Once Upon a Time scivola di nuovo negli errori inveterati dalla quarta stagione: complica gli avvenimenti infarcendo quaranta minuti di troppi flashback, confondendo lo spettatore e non permettendo a nessuno dei personaggi di esprimersi al meglio.

5x09 The Bear King Once Upon a Time Recensione

La presenza di Mulan e di Ruby – altri camei regalati per celebrare il centesimo episodio – fanno da semplice contorno campato per aria, tra scozzesi che giocano a fare Braveheart e riferimenti più o meno azzeccati all’originale lungometraggio Pixar. La strega che aveva donato a Merida la magia per cambiare la sua vita (ottenendo solo di trasformare in orso sua madre e i suoi fratelli) si rifà viva a chiedere che la futura regina dai capelli rossi paghi il debito del padre. Le fiabe – e Tremotino soprattutto – insegnano da sempre che “all magic comes with a price”; il defunto padre di Merida, pur di vincere una battaglia, ha chiesto alla strega qualcosa che lo aiutasse a far prosperare il suo regno. Gli è stato dato, quindi, un elmo incantato, capace di convincere chiunque a combattere per il proprio ideale, anche se questo significa morte certa.

5x09 The Bear King Once Upon a Time Recensione

Fino all’ultimo, restiamo convinti che il Re Orso del titolo abbia sfruttato quest’elmo per convincere tutti i clan a seguirlo in una battaglia già persa in partenza, in cui lui stesso ha perso la vita; tuttavia, dato che Merida deve saldare il debito del genitore restituendo lo stesso elmo perduto, scopriamo in questa ricerca che in realtà l’uomo non l’ha mai usato davvero ed è stato capace di ispirare i suoi uomini senza trucchetti magici.
Artù e Zelena sono alla ricerca di quello stesso elmo, per cercare di sconfiggere Emma e tutti gli altri (in quegli ormai famosi mesi di buco è successo anche questo, già), ed è anche così che scopriamo che è stato Artù a uccidere il padre di Merida, poiché aveva già provato a ottenere l’elmo. Provaci ancora Arthur!

5x09 The Bear King Once Upon a Time Recensione

La conclusione dell’episodio vorrebbe far emozionare, ma invece risulta piuttosto banale: la strega, come ogni magia che si rispetti, rivela che era stato lo stesso padre a chiedere qualcosa che facesse prosperare il regno. È la consapevolezza di Merida, che era pronta a rinunciare al trono per un altro clan se qualcuno fosse riuscito a ritrovare l’elmo, che farà grande il regno. Sarà lei con la sua saggezza a prosperare. E a cercare vendetta contro Artù, ovviamente.

3

 

Non capisco se l’ingenuità delle storie e dei personaggi in Once Upon a Time sia voluta appositamente per richiamare le atmosfere bidimensionali delle fiabe o sia colpa di una pessima sceneggiatura. La grande colpa di questa serie, purtroppo, è di non chiarire mai davvero questa domanda che chiunque si sarà fatto almeno una volta, guardando un episodio. E finché non risponderà, il mio giudizio non potrà che essere fatto con l’amaro in bocca.


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