Once Upon a Time sembra aver deciso di dedicare la seconda parte della sua quinta stagione al rispolvero dei personaggi passati; se per dar loro maggior spessore o rispondere a domande irrisolte – o magari perché scarseggiano altre idee – non è dato sapere. Fatto sta che questo nuovo episodio riporta sullo schermo un’altra anima rimasta bloccata in Underbrooke (cit. Regina) in attesa di trapassare: Milah, a cui viene dedicata la parte flashback della puntata utile ad approfondire uno dei migliori personaggi della serie: Tremotino.
Patti e contratti
Una costante delle passate stagioni, ciò che ha reso Tremotino il villain – a volte eroe – più sfaccettato della serie, è lo stridente contrasto tra la sua versione umana e quella oscura. Sposato a una moglie insoddisfatta del marito, troppo pieno di principi o forse troppo codardo, Tremotino ha trascorso metà della sua esistenza da solo con il figlio Baelfire, dopo che Milah ha scelto di lasciare entrambi e inseguire i suoi sogni di felicità con Hook.
È proprio questo che ci viene mostrato, in questa puntata: il primo incontro della defunta amante di Killian e il primo accordo mai stretto da Tremotino, questa volta nel ruolo di contraente. La dura lezione che ogni magia ha il suo prezzo viene appresa presto dal futuro Dark One.
In seguito al morso di un serpente che rischia di uccidere Neal, Tremotino si trova costretto da Milah a scegliere se uccidere il Guaritore e impossessarsi dell’antidoto – non avendo i soldi per acquistarlo – o trovare un’altra soluzione; Rumple forse è un vigliacco e sicuramente non è mai stato spietato. Invece che assassinare il guaritore, sceglie di stringere un patto vincolante con lui: accetta di vendergli il suo secondogenito in cambio della cura per il figlio attualmente in vita. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso per Milah, che si trova incastrata in un futuro stabilito a tavolino dal marito, visto e considerato che è preferibile non avere mai un secondo nato piuttosto che venderlo. Il contratto stipulato dal guaritore fa riferimento alla fiaba originale di Tremotino, in cui il subdolo folletto sembra avere la passione di stringere patti riguardanti figli altrui.
Nel presente, Milah aiuta Emma e lo stesso ex marito a recuperare Killian, che nel frattempo pare essere diventato il nuovo giocattolo preferito di un annoiato Ade. Sorvolando sull’incontro piuttosto divertente tra Emma e la suocera/rivale in amore – è un record quello di essere diventata la donna sia del defunto figlio che dell’ex amante – l’attenzione è tutta per il suo dialogo con Tremotino. Scopriamo che il vero rimpianto della donna, e motivo per cui è bloccata nel limbo, non è Killian bensì il figlio; l’averlo egoisticamente lasciato con il padre, senza più farsi viva, è una colpa che una madre difficilmente riesce perdonarsi.
Ade interviene per interrompere bruscamente questo scambio di opinioni, portando via il Dark One per proporgli un altro patto: se distrugge la barca che permette a tutti di tornare a casa, e costringe così gli altri a restare lì, quelle tre lapidi che aveva chiesto di nominare a Hook non andranno sprecate; Tremotino, ovviamente, è spinto dal desiderio di tornare da Belle e accetta, insegnando così a Milah una lezione importante: spingendola nel Fiume delle Anime Perdute (preso pari pari dal film d’animazione Hercules), le mostra come sia diventato davvero l’uomo che voleva fosse, tanto tempo fa. Spietato e pronto a tutto, anche a uccidere se necessario.
L’amarezza di Tremotino ci accompagna nel colpo di scena finale: chiaramente Ade non rimanda a casa Rumple e reclama il suo debito – da qua il “due” del titolo, in un gioco di intrecci tra presente e passato. Salta fuori che il Guaritore cui il Dark One aveva promesso il suo secondogenito, e poi ucciso dallo stesso Tremotino in seguito, è uno degli ospiti di Underbrooke e ha ceduto il contratto direttamente ad Ade. E il secondogenito di Rumple è in dirittura d’arrivo, come gli ha mostrato proprio l’Occhio delle Parche che prevede il futuro di mamma Belle. Tremotino, adesso, è costretto a lavorare proprio per il Signore degli Inferi, ricordandoci sempre a comunque che in Once Upon a Time ogni magia ha il suo prezzo.
Lapide sì, lapide no
Meanwhile, Regina e il resto dei personaggi di contorno si arrabattano per sapere qualcosa di più del mondo in cui sono capitati. Scopriamo – grazie al sindaco (?) Crudelia, ennesimo ritorno – che ogni anima di Underbrook ha una lapide: se ritta il defunto è ancora lì, se rovesciata è riuscita ad andare oltre, in un mondo migliore. Se è spezzata, forse è meglio non chiedersi che fine abbia fatto.
Questa è la parte più scialba di tutto l’episodio – che già di suo non è esattamente brillante, anche se un tantinello meglio rispetto ai suoi predecessori. Uno degli errori in cui Once Upon a Time incorre troppo spesso è piazzare sullo schermo troppi personaggi a cui non riesce a dare la giusta attenzione; il gruppo partito per gli Inferi è numeroso e non a tutti è concesso spazio sufficiente per non sembrare parte integrante della scenografia. Robin? Charming? Qualcuno ricorda le loro ultime battute?
E mentre Emma recupera Hook, e Regina la sua magia, scoprono che Ade – stufo di aspettare – ha scelto da solo le tre anime destinate a restare a Underbrooke: Biancaneve, Emma e Regina. Alzi la mano chi già l’aveva capito.
A quanto pare, anche noi siamo destinati a restare nel Limbo più a lungo del previsto.
Tre porcamiseria. Contrariamente al solito, tuttavia, non mi sono annoiata.
Tremotino resta comunque un ottimo personaggio, e la prova attoriale di Robert Carlyle è sempre molto buona; la sensazione che anche lui sia diventato un po’ la caricatura di se stesso è forte, ma ignorando gli effetti speciali made in paint e le voragini di trama, sono stati quaranta minuti piuttosto piacevoli.
All Heil Sassy Queens!
Tra Ade e Crudelia il livello di Sassyness dell'Oltretomba è altissimo. Con Malefica si raggiungerebbe la perfezione.#OUAT
— Morwanneg 🎃 (@tenalach_) March 21, 2016
Vi prego, ascoltate la vox populi:
https://twitter.com/perfectderavin/status/711939450155241472
That awkward moment when:
Quel momento imbarazzante in cui incontri la ex del tuo ragazzo ed è anche la madre del tuo primo amore e padre di tuo figlio #OUAT
— Anna (@Cosmo27Girl) March 21, 2016