Ed eccoci arrivati come sempre qua, fedelissimi, a farci del male recensire una nuova puntata di Once Upon a Time. Questa settimana, ed è raro, lo show ha saputo mostrarci una grande abilità che ormai per dignità sta andando perduta: non solo ha toccato il fondo, ma ha pure iniziato a scavare. Non riesco proprio a prendere sul serio l’accozzaglia di nonsense di questo episodio, che porta qualsiasi spettatore – può piacere, ok, ma non negatelo – a farsi continue domande sul perché stia succedendo questo e quest’altro senza però sapersi dare una risposta.
E no, non è un giallo o un thriller il cui scopo è proprio tenere sulla corda, quindi non ci sono scuse.
L’episodio di questa settimana è dedicato interamente a Ruby e subito scatta la prima domanda perplessa: perché è in Underbrooke ed è letteralmente piovuta dal cielo alla fine della scorsa puntata? Perché personaggi a caso devono essere introdotti per forza di cose nello show senza che abbiano una connessione col resto? Qua si va ben oltre il buco di trama; non riesco a capire se gli sceneggiatori abbiano perso il filo di quello che stanno facendo o è tutto un grande e misterioso piano a noi ignoto. Misteri.
Ruby è un personaggio che nella prima stagione era sicuramente ben fatto; l’idea che fosse Cappuccetto Rosso in persona a impersonare il Lupo – a sua iniziale insaputa – e che uccidesse il suo stesso fidanzato inerme (sospettato di essere lui la Bestia che terrorizzava il villaggio) è un’originale rilettura della fiaba di Perrault.
Cosa rimane di quella Ruby, adesso? Perché gli autori hanno sentito il bisogno di farla capitare a Oz con Mulan, alla ricerca del suo branco (e ancora, perché? Quale?) e di farla innamorare di Dorothy, conosciuta dieci secondi prima? Per regalarci il limone-lesbo o per altre esigenze di trama che nuovamente mi sfuggono?
Seriamente, la faccenda di Once Upon a Time sta diventando davvero problematica. La scelta di ritirare fuori tutti i personaggi passati – Ruby è ormai sparita dagli schermi da un pezzo – perché nel mondo dei morti tutto è concesso, oltre che per mancanza di altre idee forse, sta affossando sempre di più la trama e l’originalità della storia. La storia d’amore tra Ruby e Dorothy, risvegliata dall’ormai famoso true love’s kiss dopo una maledizione di Zelena (perché?!), è campata per aria; le scarpette d’argento – anche se in realtà sono rosse (e da qua il gioco di parole del titolo) servono esclusivamente per portare via Biancaneve dall’Oltretomba, dopo che Hook ha sostituito il suo nome con quello di Charming.
Ma anche qua, le motivazioni di tutto questo agire restano ignote.
Nei restanti quaranta minuti, Belle realizza che “ops, il Signore dell’Oltretomba può accelerare la mia gravidanza e prendersi subito il bambino”, quindi decide di chiedere aiuto a Zelena; in tutta risposta, la strega le consiglia di pungersi con lo stesso fuso dell’arcolaio che ha addormentato Dorothy per fermare il tempo.
Giuro che non comprendo perché, se non per un goffo tentativo di sfoltire i personaggi non necessari sullo schermo, che si era fatto troppo affollato. Praticamente tutta Storybrooke si è trasferita da Ade, rendiamoci conto per favore.
Due porca miseria. E sono davvero tanto, tanto buona con un episodio che ne avrebbe meritati zero.
C’è qualche siparietto divertente, ma stop. Zero totale.
Ade continua a essere un bel personaggio – e la sua alleanza con Zelena li rende forse la coppia più interessante di tutta la serie – ma quando ci si continua a chiedere il perché di quello che si sta guardando non è mai un bene.
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Eloquenti francesismi:
Posso dirlo che mi sono ampiamente rotta il cazzo di sto filtro rosso? #OUAT
— Valentina (@val_sfm) April 11, 2016
Lannoia:
Ma l'utilità di Belle? Io boh, ormai durante le sue scene sto così #ouat pic.twitter.com/KHQnJ89pcV
— captain amell.➴ (@amelljvbett) April 18, 2016
Alla faccia del colpo di fulmine:
Vabbè che l'amore ha le sue ragioni che la ragione non conosce ma Ruby e Dorothy hanno si e no conversato per 3 minuti. #ouat
— Ornella (@freakingsilence) April 18, 2016
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