Orange Is The New Black3×04 Finger in the Dyke – 3×05 Fake it Till You Fake it Some More

Le interpretazioni sono sempre state uno dei punti forti delle passate stagioni di Orange is the new black, dispiace dire che ormai ne sono diventate uno dei pochi punti a favore. Dopo la partenza a rilento la serie ci ha illuso di poter ravvivarsi con la drammatica vicenda di Nicky e con le news sul […]

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Le interpretazioni sono sempre state uno dei punti forti delle passate stagioni di Orange is the new black, dispiace dire che ormai ne sono diventate uno dei pochi punti a favore. Dopo la partenza a rilento la serie ci ha illuso di poter ravvivarsi con la drammatica vicenda di Nicky e con le news sul destino incerto del carcere di Litchfield, ora invece ci regala due episodi piuttosto piatti e anonimi. Nel quarto e nel quinto episodio approfondiamo due personaggi secondari, Big Boo e Marisol; tutto il cast da come sempre il meglio di se, ma gli sviluppi di alcune sottotrame, i pochi registrati, lasciano non poco perplessi.

Partiamo con gli aspetti positivi. Abbiamo capito che il tema della maternità sarà ormai il punto focale di tutta la serie, o almeno dei flashback dei vari personaggi, e questa costanza è sicuramente da premiare. La storyline di Big Boo (per l’occasione soprannominata Bib Boobs dall’amica e consigliera “Pennsafucky”) funziona bene anche in questo senso: il rapporto con i genitori e con la malattia della madre, insieme all’accettazione della propria sessualità, sono esplorati attraverso scene intense e mai troppo banali; anche i meno sensibili al tema sapranno apprezzare. Meno riuscita è invece la vicenda di Marisol “Flaca” Gonzalez, che spacciando finti acidi a scuola si ritrova coinvolta nel suicidio di un compagno, tutto molto inaspettato, e se vogliamo anche coinvolgente, ma approfondimento sul personaggio (a parte la simpatica svogliatezza tipicamente emo) non ne vediamo.

Ciò che invece funziona bene è, nello stesso episodio, la vicenda della selezione per il nuovo incarico. La scena del test è decisamente ben riuscita, riesce a farci comprendere con estrema facilità la personalità e le aspettative di ogni detenuta, le paure e le sicurezze, le speranze e le ingenuità.
Facendo un passo indietro al quarto episodio segnaliamo invece le intense scene degli incontri con i visitatori esterni, che valorizzano in particolar modo le interpretazioni delle attrici. Abbiamo nell’ordine, l’hippie Soso (Kimiko Glenn) che mette in chiaro cosa vuol dire essere in carcere ad una (ex) amica, poi la focosa Gloria (Selenis Leyva) alle prese con l’educazione a distanza del figlio Benito, e in ultimo l’instancabile Piper (Taylor Schilling) che si lascia andare ad un’appassionata scenata con la propria famiglia al completo.
Oltre alle tre tre appena citate molto merito va anche alle protagoniste dei due episodi, Lea DeLaria e Jackie Cruz; questa serie per fortuna qualche volta si ricorda anche di esaltare le individualità e mettere da parte quella dimensione corale che l’ha resa grande.

Passiamo alle note dolenti. I nascenti romanticismi tra Red e Healy sembravano poter dare nuovo smalto ad un personaggio che ha già dato molto nelle due stagioni precedenti, e invece dobbiamo prendere atto che si rischia di indebolire una delle poche donne cazzute che sono rimaste. Red sembra un leone ferito, la sua pupilla Nicky è in isolamento, l’attività di famiglia (e la famiglia stessa) è ormai andata, nel sesto episodio la vediamo chiedere all’amato Healy un nuovo incarico in cucina, ma lui rimane alquanto deluso da questo atteggiamento. Sarà l’età che avanza, sarà che la vogliono un po’ far respirare dopo due stagioni di fuoco, ma noi ci aspettiamo tutt’altro atteggiamento dall’energica russa. Ripigliati Red!

Chi si trova nella stessa situazione di impotenza è, per altri motivi, Caputo. Lo shock per l’imminente chiusura del carcere è già passato: Litchfield potrebbe restare in piedi come proprietà federale gestita dalla MCC. Serve però una valutazione positiva, ed ecco quindi, puntuale come il ciclo delle nostre detenute, lo svolgersi della visita da parte della MCC, la classica visita di persone esterne, su cui si vuol fare bella impressione, ma in cui tutto ciò che può andar male va inevitabilmente male, a causa di piccole coincidenze e stranezze del tutto casuali. Basta, cara Lauren Morelli, seriamente, questa scena l’abbiamo già vista milioni di volte in altre occasioni e non ci fa più ridere. Che poi la valutazione alla fine sarà inspiegabilmente positiva, così come inspiegato è l’ultimo favore reso dalla perfida Figueroa, quindi perchè preoccuparsi, intanto a Litchfield tutto si sistema in qualche modo.

Intanto le vicende delle altre detenute vanno avanti. Bennet è scomparso, andato. Il classico periodo di riflessione o qualcosa di più? Una disperata Dayanara si convince quindi che la madre di George “Pornobaffo” Mendez sia la scelta migliore per l’affidamento del bambino. E forse dopo tutti questi alti e bassi ce ne convinciamo anche noi.
Gloria consiglia a Norma di andaci piano con la sua dimensione mistica: “Santeria is some serious shit!”. La sensazione è che questa storia delle guarigioni porterà a grossi guai. Piper e Alex nel frattempo si comportano finalmente da fidanzate, e ci esce anche il tempo per una compilation-regalo (che noi vi proponiamo nella sezione Freakin’ Music a conclusione di questa recensione). Alex però sospetta che una delle detenute sia una spia di Kubra, che dall’esterno si vuole vendicare; a quanto pare la droga non ha smesso di circolare in quel di Litchfield.

Alzi subito la mano chi si ricorderà di questi due episodi tra qualche settimana, noi no di certo. Non che siano completamente da buttare, ma un po’ di delusione c’è e non la neghiamo. 3 Porcamiseria su 5 sono più che sufficienti. Un paio di belle sequenze e delle buone interpretazioni non bastano per renderci entusiasti di questa nuova stagione. Da Orange is the new black ci aspettiamo di più, e siamo fiduciosi che questo “di più” arriverà presto.

3

 

FREAKIN’ MUSIC

Vi proponiamo i primi tre brani della compilation (su carta) che Alex regala a Piper per il suo compleanno. Forse un giorno ci sarà dato sapere anche il nome degli altri brani, intanto buon ascolto!

 

 

Porcamiseria

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