Outlander2×05 Untimely Resurrection

I progetti del principe Charles proseguono, e costringeranno Jamie ad un'alleanza forse non troppo gradita. Nel frattempo l'incubo del giovane Fraser fa improvvisamente capolino a Versailles. La sua voglia di vendetta non coincide però con la volontà di Claire, che invece teme per il futuro del primo marito Frank.

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Avevamo appena finito di dire, giusto una puntata fa, che questa seconda stagione aveva trovato mano mano una costante lineare nel modo di sviluppare la trama? Beh, dopo questo quinto episodio è il caso di rivedere le nostre affermazioni. “Untimely Resurrection” è la prova inconfutabile della poliedricità di questa serie che dopo 3 puntate caratterizzate da schemi narrativi perfettamente inscatolati con ordine e senso logico, ci presenta un episodio che si discosta dalla recente routine alla quale eravamo abituati. Lo schema narrativo di questa quinta puntata è più altalenante rispetto al solito, capace infatti di intervallare alle solite (e comunque sempre perfettamente sviluppate) argomentazioni, anche qualcosa di diverso, sia esso totalmente inedito oppure con un profumo (amaro) di passato non così tanto distante.

I recenti disordini in casa Fraser hanno provocato scompiglio un po’ ovunque: da quella ormai famosissima cena con tanto di rissa e scazzottata finale al posto del classico e banale dessert dopo pasto, ha avuto inizio un lento ramificarsi di conseguenze che porteranno i nostri protagonisti (e non solo) a prendere decisioni talvolta anche piuttosto drastiche. La prima vera conseguenza degna di nota è strettamente collegata alla ormai consolidatissima tematica della ribellione giacobita. La grossa catasta di problemi e ostacoli che circondano Jamie sembrano ammonticchiarsi in maniera sempre più sostenuta per il giovane Fraser, che viene investito dall’ennesimo grattacapo anche in questo quinto episodio. Questa volta però il senso del dovere si mescola con i fatti personali: Jamie, per conto del principe Charles, è costretto a stringere un’alleanza d’affari, di natura commerciale, con il Conte Saint Germain in persona.

Outlander 2x03 Untimely resurrection recensione

Ecco, in questo caso non è del tutto chiaro se Jamie si possa considerare fortunato o meno. In fondo si tratta sempre di avere a che fare con l’uomo sospettato, direttamente o indirettamente, dell’avvelenamento di Claire e dell’aggressione a Mary Hawkings , per tanto lavorare con lui potrebbe risultare alquanto insopportabile, soprattutto in mancanza di prove tangibili della sua colpevolezza. Da un altro punto di vista però, come si presuppone in effetti durante il colloquio di Jamie con il conte, il fatto di poter finalmente confrontarsi vis a vis con l’uomo probabilmente responsabile delle recenti sfortune della moglie, lo rende più sicuro, quasi spavaldo, apparentemente con lo stesso piglio che lo ha contraddistinto dopo la rivelazione di Claire sulla sorte di Randall.

E questo la dice lunga sul personaggio di Jamie: un uomo all’avanguardia sotto svariati punti di vista, almeno per l’epoca storica di appartenenza, che però spesso sembra dare l’impressione di voler dimostrare a se stesso e agli altri di “essere uomo”, dimostrare di essere in grado di proteggere Claire a tutti i costi e soprattutto rinvigorirsi, rinascere improvvisamente quando si tratta di affrontare una sfida. Diciamo che avere questo faccia a faccia a muso duro con il conte ha foraggiato non poco il sue essere maschio alfa che si batte il petto per dimostrare di essere il più forte.

Aprendo velocemente una piccola parentesi, forse è il caso di mandare dei segnali di fumo agli autori per domandare cortesemente quando avessero intenzione di scoprire le carte sul Conte Saint Germain. Voglio dire, bella l’aura di mistero attorno a questo personaggio, lo sguardo profondo e glaciale che sta sempre sul chi va là eccetera eccetera, ma dopo un po’ anche basta: ora è il caso di sbilanciarsi almeno un pochino.

La situazione che però può essere considerata forse più spinosa e delicata, questa volta è gestita dalle esperte mani di Claire che, mal grado la sua volontà, si trova davanti ad un bivio, di natura prettamente morale a dirla tutta, nella quale è imbrigliata, e questo dilemma etico sembra consumarla in ogni minuto dell’episodio.

Outlander 2x03 Untimely resurrection recensione

Il giovane Alex Randall è ora in prigione, accusato dello stupro della bella e fragile Mary Hawkings che, una volta ristabilita, chiede a Claire la gentilezza di consegnare alla Bastiglia un dispaccio che spieghi le vere dinamiche dell’aggressione, scagionando quindi Alex e sollevandolo da tutte le accuse. Il vero problema però è che, a detta di Mary, lei e il giovane Randall hanno progettato di sposarsi da lì a breve.

E perchè questo dovrebbe essere un problema? Due ragazzi che negli ultimi tempi hanno vissuto di sole sfortune meritano sicuramente ogni bene. Infatti nella prima manciata di secondi lo sguardo atterrito di Claire ci lascia vagamente spiazzati. Poi però il monumentale problema si palesa davanti a noi con velocità fulminea: se i due ragazzi dovessero sposarsi, che ne sarà del Frank del futuro? Dai necrologi e dagli alberi genealogici sfogliati nel 1945, Claire aveva letto distintamente che Mary si sarebbe sposata e avrebbe avuto un erede con il fratello del ragazzo, l’incubo di Jamie, Black Jack Randall.

Outlander 2x03 Untimely resurrection recensione

 

Se questo non fosse avvenuto, a rigor di logica, Frank non sarebbe mai effettivamente nato. Ed ecco quì il dilemma morale: consegnare o non consegnare il dispaccio? salvare il futuro del suo primo marito e condannare un giovane innocente oppure no? Cosa è più giusto? Qui il vero scontro tra titani se lo giocano egoismo e coscienza.

Da brava mediatrice qual’è, Claire decide di mettere in atto il minore dei mali: chiedendo al giovane Randall un appello alla sua coscienza, lo fa ragionare sul futuro che avrebbe una giovane come Mary con un ragazzo come lui, ormai senza futuro per via dello scandalo. A questo punto però ci troviamo di fronte a non uno ma bensì due cuori spezzati: Alex a malincuore decide di lasciar andare per sempre Mary, mentre Claire è attanagliata dal senso di colpa per aver spogliato una giovane coppia dall’amore e dalla felicità.

Outlander 2x03 Untimely resurrection recensione

A questo punto però, ci viene quasi da pensare che forse l’affetto per Frank non è mai del tutto svanito. Questo sospetto viene rimarcato dall’epilogo dei fatti che vedono protagonista Black Jack Randall. Ebbene si, il perverso e sadico comandante è tornato a calcare le scene di Outlander. La sua apparizione è gestita in maniera esemplare: di colpo, improvvisa, un fulmine a ciel sereno nella cornice più bella e scintillante che potrebbe esserci, Versailles.

Lo sgomento di Claire, evidentemente a secco di parole nel ritrovarsi di fronte l’uomo che ha segnato in maniera quasi irreversibile il suo amato marito, è però stemperato in modo geniale grazie alla figura piacevole ed esilarante di Luigi XV. Come già percepito qualche episodio addietro, il sovrano è presentato come un uomo altezzoso, a tratti frivolo, con movenze particolarmente effeminate, un linguaggio a dir poco curato e forbito ma soprattutto una pungente ironia grazie alla quale ci rende piacevolmente partecipi dell’umiliazione di Jack Randall al suo cospetto, nei confronti del quale non può certo asserire la sua tracotanza animalistica che tanto lo contraddistingue, a meno di non voler penzolare da una forca ovviamente.

Outlander 2x03 Untimely resurrection recensione

La reazione di Jamie invece è quella che ormai tutti ci aspettavamo: per una precisa esigenza di copione nel voler creare un momento di suspance, in un inquadratura lontana che non ci permette di udire alcuna parola, Jamie sfida Randall in un duello senza esclusione di colpi. Egli ovviamente accetta senza esitare e questo provoca nel ragazzo un’eccitazione tale che non vedevamo dai tempi in cui lo stesso Randall gliel’aveva tolta con la sua violenza. Claire però questo non lo accetta. Agendo alle spalle del marito, si reca alla Bastiglia per dichiarare la colpevolezza di Randal nell’aggressione a Mary.

Questo fa letteralmente uscire di senno Jamie: perchè proprio lei, proprio la donna che ama e che ha assistito al dolore perpetrato dal sadico comandante, vuole negargli la gioia di uccidere Randall, la soddisfazione di liberarsi con le sue stesse mani dell’uomo che gli ha rovinato la vita? Ecco forse questo è il primo, vero momento di tutta la serie in cui cominciamo a provare poca simpatia per la nostra protagonista: dopo il debole tentativo di giustificare il suo gesto asserendo di preoccuparsi per Jamie, ecco infine tirare fuori il succo delle sue preoccupazioni.

Outlander 2x03 Untimely resurrection recensione

Si tratta di Frank, sempre e solo di Frank. Se Randall dovesse morire nel duello, che ne sarà di Frank? Il comandante non è destinato a morire a breve ma sposare Mary ed avere un figlio da lei. Prima il giovane Alex e ora il suo Jamie: quante persone devono ancora soffrire per il suo egoismo? E si tratta di egoismo perchè lei chiede a Jamie una proroga di un anno dato che è l’arco di tempo in cui Randall dovrebbe conoscere e sposare Mary.

A questo punto vediamo un Jamie furente e tremante di rabbia, una condizione che raramente lo vede protagonista, e fa parecchio strano vederlo in queste condizioni a causa della donna che ama. Perchè è sempre lui a dover sopportare? Perchè deve sempre piegare la testa nei confronti delle debolezze altrui? E come se non bastasse Claire cerca di piegare la sua coscienza ricordando che lui le deve la vita, ha un debito da pagare.

Per la sua infinita correttezza Jamie a malincuore accetta, ma non appena Claire si avvicina per ringraziarlo ed abbracciarlo, lui la scaccia disgustato, guardandola con la rabbia e il disprezzo paradossalmente simili a quelli riservati esclusivamente per Black Jack Randall.

Outlander 2x03 Untimely resurrection recensione

Se Outlander, per intensità e qualità, fa sempre passi avanti, il rapporto tra Claire e Jamie regredisce progressivamente. Ed è strano che questa situazione inversamente proporzionale non influisca in alcun modo sulla qualità della serie anzi, la rende innovativa, diversa rispetto alla prima e caratterizzata da un un’intensa analisi degli aspetti più introspettivi dei nostri protagonisti. Quattro porca miseria e mezzo per questo quinto episodio.

4.5

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