Ritorniamo nel presente narrativo della seconda stagione di Penny Dreadful, con questo quarto episodio dal titolo sibillino: creature infernali in luoghi celesti. La puntata riprende infatti dalla fine della storia appena raccontata da Miss Ives sul suo trascorso da apprendista fattucchiera (nello scorso episodio QUI), ma non l’ha raccontata solo a Ethan, bensì a tutto il gruppo. Evidentemente Ethan l’ha convinta a condividere il suo passato con il resto dei protagonisti, di modo da trovare una soluzione a questo nuovo pericolo.
Il Verbis Diablo viene parzialmente decifrato da Lyle: non è una lingua quella scritta negli oggetti rinvenuti al British Museum, ma un’unica frase, scritta in frammenti di varie lingue conosciute. In pratica il Demonio in persona aveva sussurrato all’orecchio del monaco del XI secolo le sue memorie, trascritte in maniera sconnessa: la storia di quando il Demonio fu cacciato dal Paradiso. Quando però Ser Malcom si azzarda a dire che forse in questi resti c’è la profezia del possibile futuro di Miss Ives, la stessa Vanessa perde la pazienza:
You’ll understand I find it difficult to accept I’m the object of an eternal Satanic quest that’s so far only demonstrated in something that’s half poetry, half gibberish
Le streghe nel frattempo proseguono col loro piano. Hecate cerca di sedurre Ethan, fingendo di farsi salvare dall’essere investita da un cavallo (magari ce caschi, stronza); con moine e sorrisini si fa portare in un bar dove dice di essere americana proprio come Ethan, che però non è scemo e la sgama subito.
Anche perché, le aragoste che crescono nei campi, ma sarai scema. Ethan però pensa che Hecate sia un’emissaria del padre che lo rivuole in America, e non un’emissaria del Demonio, ma la strega teme di essere stata “annusata”, senza però venir smascherata. Madame Kali non è soddisfatta, e decide che la prossima mossa è attaccare.
Victor Frankenstein invita Vanessa in una boutique per acquistare dei vestiti da regalare alla “cugina”, cioè Lily/Brona, e Vanessa accetta, un po’ per distrarsi, un po’ per legare con Victor – col quale ogni tanto ha qualche battibecco.
La giornata è un divertente diversivo alla cupa atmosfera che circonda la serie, non dico comico ma quasi, soprattutto nel vedere Victor impacciatissimo e Miss Ives addirittura sorridere! Bella come idea quella di perfezionare i personaggi regalandoci uno scorcio di come fosse la moda dell’epoca: e vi dico anche che la costumista è Gabriella Pescucci, italianissima vincitrice di un premio Oscar come miglior costumi per L’Età dell’Innocenza (quindi mica pizza e fichi). Cosa sta architettando Victor? O meglio, cosa gli sta passando per la testa, visto il modo con cui flirta con Lily – ricambiato – che è una sua creatura resuscitata, la promessa compagna per Caban?
A proposito di Caban: la Creatura lavora già da Putney’s, il museo delle cere, e inizia a conoscere meglio la figlia del suo capo, Lavinia, che scolpisce in prima persona i visi e i corpi delle statue nonostante sia cieca. Lavoro che però non le piace:
They’re all fresh when they come out of the molds, and then I make them suffer.
Forse una metafora della vita stessa, siamo fatti per soffrire? Caban l’ha sempre pensato, ma ultimamente, grazie alle sue esperienze di vita forse sta iniziando ad apprezzare la bellezza che può esserci nell’esistenza. Ho però notato una cosa: come mai il padre di Lavinia si riferisce alla propria figlia come freak? In fondo è solo cieca. A meno che non ci sia qualcosa sotto…
Di tutt’altro genere invece è la storia tra Dorian Gray e Angelique, che danno spettacolo nella Londra Vittoriana. E dove la porti una travestita per un appuntamento? Al circolo del ping pong, mi pare ovvio. Tra una coppa di champagne e una batosta con le racchette – Dorian perde 12 a 0, cappotto – sono entrambi edonisti e narcisi, nel mostrarsi nelle loro finte apparenze: Dorian eternamente giovane, Angelique donna, quando l’abbiamo visto benissimo nel secondo episodio che tra le gambe c’ha lo strufolone.
Non dimentichiamoci dell’ispettore Rusk, sempre sulle tracce di Ethan e che si trova ad un punto morto: il superstite con mezza faccia mangiata non collabora, dicendo di non ricordare niente dell’accaduto.
Un’altra indagine si accavalla, ovverosia quella dei due coniugi uccisi dalla strega in metropolitana, che però l’ispettore intuisce sia di un’altra fattura: tagli netti, chirurgici, ben diversi dal macello della locanda. E già sospetta forze magiche all’opera…
Finalmente però un po’ di azione: Miss Ives decide di farsi una dormita, e rinuncia anche alla super torta Buttercream preparata da Sembene (cioè Buddy Valastro levati).
Non c’è il tempo di rilassarsi che le streghe escono dalla tappezzeria – di nuovo applausi per i costumi, perché alcune scene non sono solo effetti speciali – e fanno su un casino pazzesco.
Tutto questo per strappare una ciocca di capelli di Vanessa, che comunque riesce a cacciare una delle streghe tornando a parlare in verbis diablo.
La serie acquista slancio e ci porta sempre più vicino a quello che vogliono le streghe. Cosa nasconde Miss Ives? E Ethan, vogliamo approfondire il suo personaggio? Cos’altro, che probabilmente nemmeno lei sa? Secondo me un altro flashback sarebbe utile, considerando che questa serie ha 10 episodi, e non 8 come la prima. 4 PorcaMiseria su 5, l’episodio mette altra carne al fuoco, anche senza i momenti ansiogeni della seconda puntata.
Ed Ecco i vostri Tweet!
@Spempssss secondo me andando avanti con la serie acquisterà sempre più spazio!
https://twitter.com/Spempssss/status/603249162218545153
@parawhechelon io ancora non ho capito il ruolo di Dorian in questa stagione…
Voglio un episodio tutto su Dorian Gray. Sarà la mia morte, ma… #PennyDreadful
— Vanessa 🍁👻 (@imhimpacifier) May 26, 2015
Applausi Applausi per la citazione a @allonsydearie
ESCONO DALLE FOTTUTE PARETI nel vero senso della parola #PennyDreadful
— bobo the angsty zebra (@allonsydearie) May 26, 2015
Porcamiseria
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