Lord Alfred Tennyson fu un grande poeta Inglese morto il 6 ottobre 1892. Già dal titolo, The Day Tennyson Died, il ritorno di Penny Dreadful si immerge nel pieno dell’atmosfera vittoriana, mescolando sapientemente poesia, dramma, lacrime e terrore. E ansia, tanta tantissima ansia. Per questa nuova stagione Showtime negli Stati Uniti ha deciso sorprendentemente di rendere visibile su Youtube il primo episodio, anticipandone la messa in onda del 1 maggio, con nostra somma gioia, anche perché non resistevamo più all’attesa. In Italia Netflix lo trasmetterà il giorno successivo a cadenza settimanale, mentre per la visione su Rai4 dovremo aspettare l’autunno, come l’anno scorso.
L’eccentrico Ferdinand Lyle (Simon Russel Beale) si reca a far visita a Vanessa Ives, visto che non riceve più nessuna notizia da tempo. Vanessa infatti è vittima di una forte depressione, e lo intuiamo subito da come è conciata: a causa dell’assenza di Ethan e di Ser Murray è caduta in un profondo stato di abbandono, e senza dire una parola l’eccelsa Eva Green riesce a commuoverci, facendoci immedesimare nel suo dolore interiore.
La visita di Lyle però la scuote, regalandoci anche un sorriso grazie alla vena ironica che emerge sempre in Penny Dreadful anche nei momenti più intensi; approfittando della morte di Tennyson, questa serie ci regala uno dei versi più belli mai scritti dal poeta:
I hold it true, whate’er befall;
I feel it when I sorrow most;
‘Tis better to have loved and lost
Than never to have loved at all.
Vanessa piange sulle ginocchia dell’amico, finalmente concedendosi un contatto umano in un momento molto toccante. Con le sue parole Lyle ha infuso un po’ di forza e autostima nell’animo di Vanessa, riuscendo a convincerla ad andare da un’alienista, ovvero uno dei primi termini con cui si definivano gli psicoanalisti, prima ancora dell’intervento rivoluzionario di Sigmund Freud. Vanessa prende coraggio ed esce di casa dopo mesi, e si reca presso lo studio della Dr.ssa Seward, che con grande sorpresa – nostra, e di Miss Ives – scopriamo essere la grande Patty Lupone, che in nell’episodio The Nighcomers della stagione precedente aveva interpretato la strega Joan Clayton.
Quello a cui assistiamo è uno scontro tra due forti personalità (e due bravissime attrici): la dottoressa incalza e scuote l’animo ferito e barcollante di Vanessa, che però non si piega all’attacco senza apparente empatia a cui è sottoposta, ma riesce ad alzare la testa e controbattere, facendo riemergere la Miss Ives che conosciamo, intelligente e risoluta. Nonostante la Dr.ssa Seward ammetta di essere una discendente della famiglia Clayton, ancora non sappiamo se avrà solo un ruolo come psicoanalista o se ad un certo punto mostrerà i suoi eventuali poteri. Per adesso a noi va benissimo riavere la Lupone anche come strizzacervelli, il nuovo personaggio è riuscitissimo.
Il primo compito per Miss Ives, anche se un po’ cognitivo-comportamentale e non proprio psicoanalitico, è quello di fare qualcosa mai fatto prima. La città in lutto per la morte di Tennyson, e Vanessa nel suo vagare viene fermata da un ragazzino – un vampiro, è abbastanza chiaro – che la saluta in un modo che con quel suo “my beloved” ci rimanda subito all’ultima puntata della scorsa stagione, And They Were Enemies. Un po’ confusa, ma non certo consapevole dell’incontro, Miss Ives capita per caso nel Museo di Storia Naturale, dove tra animali polverosi e impagliati fa la conoscenza di quello che sembra un nuovo personaggio, lo zoologo Alexander Sweet (l’affascinante Christian Camargo).
Il simpatico scambio di battute con il loquace curatore del museo alleggerisce lo spirito di Miss Ives, che riesce persino ad accennare un sorriso, tra uno scorpione sotto formalina e l’altro, senza arrivare al flirt vero e proprio. Di ritorno a casa, palese specchio interiore del proprio stato mentale, Vanessa decide di aprire le finestre per far entrare il sole, lavare finalmente le pile di piatti e togliere le ragnatele che si erano impadronite della dimora di famiglia. Ignara del nuovo pericolo che incombe, si accende una sigaretta e recita un’altro bellissimo verso di Tennyson:
Beat, happy stars, timing with things below.
Beat with my heart more blest than heart can tell.
Blest but for some dark undercurrent woe;
That seems to draw-but it shall not be so:
Let all be well, be well.
Ovviamente veniamo introdotti anche agli altri protagonisti di Penny Dreadful, anche se non tutti – e meno male, grazie per il sapiente dosaggio. Ethan Chandler (ben ritrovato Josh Hartnett), è sempre agli arresti di Bartholomew Rusk (Douglas Hodge), ma l’ispettore di Scotland Yard commette l’impudenza di andare a prendere un tè nella carrozza ristorante, nel New Mexico, Stati Uniti: più british di così non si può.
Ad ogni modo un commando di mercenari ingaggiati dal signor Talbot, il padre di Ethan, ammazza un po’ di gente e scappa col prigioniero. Tra i passeggeri ecco spuntare Hecate Poole (Sarah Greene), la giovane strega figlia di Madame Kali. Quello che ci faceva sul treno lo scopriremo presto, i suoi poteri non sono da sottovalutare. Ethan intanto sembra quasi impaziente di riabbracciare il padre, probabilmente per stritolarlo, e noi ci stiamo chiedendo se la famiglia Talbot non sia un vero e proprio clan di licantropi.
All’altro capo del mondo Ser Malcom Murray (bentornato Timothy Dalton) ha appena sepolto l’amico Sembene a Zanzibar, in quello che però non sembra assolutamente un villaggio vacanze Veratour: nel momentoin cui esce da una locanda degli sprovveduti locali cercano di rapinare il nostro esperto esploratore.
Altra azione molto fisica che si somma alle sequenze di Ethan Chandler, forse per bilanciare le atmosfere lineari con Miss Ives. In soccorso di Ser Malcom, che comunque se la cava benissimo nonostante l’età, arriva un nativo americano Apache, Kaetenay (Wes Studi) che riuscirà a convincerlo a lasciare l’Africa per accorrere in aiuto di Ethan, che l’indiano conosce bene:
Our son needs us. Where is your heart, Malcom Murray?
Con questa introduzione quindi scopriamo un nuovo che personaggio che sembra un po’ il sostituto di Sembene, ma i forti legami con Ethan rendono sicuramente più coinvolgente, anche solo perché in due scene Wes Studi ha recitato più battute di Danny Sapani nelle due precedenti stagioni.
Le novità di questa stagione non sono finite, in quanto Victor Frankenstein (Harry Treadaway) riceve la visita di un vecchio compagno di studi, niente meno che il Dr. Jekyll, interpretato da Shazam Latif. La palese origine indiana dell’attore fa da sfondo al profondo razzismo della Londra di fine ‘800, ma il dottore per adesso non sembra curarsene. Da cinque anni non riceve notizie da Victor, e alla richiesta d’aiuto dell’amico è accorso in men che non si dica. Il legame tra i due è molto profondo, e Victor svela di aver avuto successo con gli antichi esperimenti, sconfiggendo la morte.
Henry Jekyll, lo sappiamo dalla letteratura, cela una personalità malvagia, il celebre Mr. Hyde, e Victor ne conosce la natura violenta e omicida. Jekyll però è ora in grado di controllare “The Beast Within“, la bestia dentro, anche grazie al suo essere diventato un esperto in chimica e neurologia, e accetta la richiesta di aiuto per fermare Lily. Un nuovo affascinante personaggio prestato a Penny Dreadful, quindi, che aiuterà Victor magari facendolo anche smettere di farsi di eroina dalla mattina alla sera.
Un altro segmento di questo primo episodio è Caliban (Rory Kinnear) la Creatura, bloccato su una nave incagliata a nord tra i ghiacci dell’artico, una situazione che non sembra turbarlo più di tanto. La sequenza è abbastanza rapida ma di profonda importanza per il personaggio: Caliban infatti ha una vera e propria epifania perché improvvisamente, mentre canta una ninna nanna a un bambino morente, ha un flash back del suo passato da vivo, mentre canta la stessa canzone a un bambino!
Che sia il figlio? Nella visione è presente anche una donna, forse la moglie, e quindi una famiglia: che abbia trovato uno scopo alla sua esistenza? Velocemente Caliban spezza il collo al bambino per non farlo più soffrire e abbandona i compagni di viaggio a mangiarsi tra di loro, e si incammina sul mare ghiacciato. Tanto è già morto.
Naturalmente viene anche introdotto il nemico di questa stagione, e la scena finale è talmente ansiogena e spaventosa da far accapponare la pelle. Renfield, il simpatico segretario della Dr.ssa Seward, ha il vizietto di visitare le prostitute dei bassifondi della città: a questo giro però gli va male, perché viene catturato dai vampiri e portato al cospetto del loro signore, niente meno che il Conte Dracula. Il nome a fine episodio ci lascia senza fiato, e la scena riesce benissimo solo con una voce esterna e con un primissimo piano del viso terrorizzato di Renfield, assoldato da Dracula per spiare i movimenti di Miss Ives.
Torna e stupisce, Penny Dreadful, l’applauso è da standing ovation per il cast, prima fra tutti Eva Green, la sceneggiatura, la regia e tutto il resto. Nonostante manchino ancora all’appello Dorian Gray e Lily – e qualche altro nuovo personaggio – questo primo episodio è stato praticamente perfetto, e si merita 5 porcamiseria su 5.
Torna Penny Dreadful, tornano i vostri tweet!
SIGLA DI PENNY DREADFUL MI SEI MANCATA PIÙ DELL'ARIA CHE RESPIRO #PennyDreadful #SerialUpdate
— sof (@SofiaShoe) April 28, 2016
Penny Dreadful SEI VITA sarà un’altra stagione pazzesca.
— LeoSnake (@Leosnake84) April 27, 2016
https://twitter.com/hey__lexa/status/725672279909261312