Quantico1×07 Go

Dopo averci lasciato con un cliffhanger scontato e poco plausibile – perfino chiamarlo così è un eufemismo azzardato -, questa settimana Quantico ha deciso di abbassare il tiro rispetto agli episodi precedenti e di levare il piede dall’acceleratore, dandoci una puntata che di interessante ha avuto ben poco. Mentre la prima stagione si avvicina inesorabilmente alla […]

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Dopo averci lasciato con un cliffhanger scontato e poco plausibile – perfino chiamarlo così è un eufemismo azzardato -, questa settimana Quantico ha deciso di abbassare il tiro rispetto agli episodi precedenti e di levare il piede dall’acceleratore, dandoci una puntata che di interessante ha avuto ben poco.

Mentre la prima stagione si avvicina inesorabilmente alla fatidica metà – momento topico per prevedere l’andamento degli episodi successivi ed eventualmente sperare in un giudizio positivo per il rinnovo – anche in Accademia è tempo di esami: le reclute si preparano a sostenerne uno pensato appositamente per eliminare dai giochi i meno adatti a diventare agenti dell’FBI. Non ci vuole un genio per capire chi supererà l’esame: per via della ormai consolidata struttura a flashback, conosciamo già quale sarà il destino di Alex & co.: i NAT, infatti, saranno agenti confermati al tempo dell’esplosione a Grand Central.
È poco probabile quindi che qualcuno nel team di reclute protagoniste possa essere espulso: come si spiegherebbe altrimenti la loro partecipazione alle indagini post-attentato?

Primo punto negativo di questo episodio (e di parte di quelli precedenti): lo spettatore spesso sa a priori quale sarà il futuro dei protagonisti e questo annienta la suspense e l’effetto sorpresa è ridotto ai minimi termini, quando presente.
Secondo punto a sfavore: l’esame viene usato furbescamente dagli autori come riempitivo, una sorta di calderone narrativo sfruttato per dare un po’ di spazio alle vicende amorose delle reclute: infatti, mentre il resto del gruppo è occupato a risolvere enigmi come neanche durante una prova settimanale del Grande Fratello (mancava giusto che Miranda chiedesse di aprire l’audio con le reclute come una Marcuzzi qualsiasi), Alex affronta Ryan sulla vicenda della missione non-più-segreta che lui ha dovuto svolgere per conto di O’Connor, mentre Caleb si lamenta con Shelby del fatto che essere un “figlio di” spesso comporta degli svantaggi (mossa furbissima, non c’è che dire, lamentarsi dei propri genitori con qualcuno che li ha persi); dopo aver scoperto il segreto delle gemelle, Simon evita ogni tentativo di approccio da parte di Raina. A quanto pare, gli esami a Quantico sono un’occasione per socializzare.

Mentre tutti discutono del più e del meno e l’esame sembra ormai essere andato a “meretrici” (la finezza è d’obbligo altrimenti i grandi capi mi censurano), perché nessuno ha la minima idea di ciò che bisogna fare, ecco che Brandon dà di matto e scappa via dall’aula, convinto che il suo destino all’Accademia sia ormai spacciato. Che sia un suggerimento da parte degli autori a non farci continuare la restante noiosissima parte dell’episodio?.

Ciò dà il via ad un avvincentissimo (e invece) room escape game: le reclute vengono intrappolate nell’aula e da sotto il banco di Brandon spunta un timer impostato su un countdown.
È iniziato un crossover Quantico-Saw e nessuno mi aveva avvertito?
Panico. Terrore. Aiuto. O forse no.

Con un colpo di genio (che bello sarebbe se le forze dell’ordine conducessero le indagini con così tanto acume), le reclute scoprono che Brandon ha piazzato nell’aula quella che sembra essere una bomba e che hanno solo venti minuti di tempo prima di saltare in aria come fuochi d’artificio il 4 Luglio. Ecco che allora il povero Simon viene scelto come vittima sacrificale: sarà lui a guidare gli altri per disinnescare l’ordigno, mentre metà delle persone presenti in aula, tra cui Elias, se la dà a gambe levate per paura di esplodere. Losers.
In maniera piuttosto prevedibile, quando il countdowm termina e nessuna bomba esplode, Miranda entra in classe e comunica alle reclute che, avendo dimostrato coraggio e spirito di sacrificio, hanno superato l’esame a pieni voti. 110 e lode a tutti e via con gli addii: Caleb si appresta a lasciare Quantico perché il suo corso da analista è finito (falso, perché grazie a un pongoregolamento viene riammesso come NAT, facendo felice Shelby che nel frattempo ha avuto modo di conoscere Mr. Haas, nonché suo futuro amante e padre di Caleb), seguito a ruota da Elias, che in un impeto emozionale dovuto alla partenza bacia Simon (questi “finti etero”… Simon, deciditi!), e da Ryan che, dopo aver riottenuto il distintivo, se la fugge a gambe levate lasciando Alex letteralmente a bocca asciutta.
Come se non bastasse, ennesimo colpo di scena viene sprecato e sbrigato nel giro di pochi minuti: Miranda svela l’esistenza di Nimah e Raina ai loro compagni increduli mettendo così la parola fine alla loro copertura. Kaput.

Tralasciando la parte superflua (e oltretutto, mal congegnata) ambientata a Quantico, veniamo ora al presente. Alex e Simon sono sulle tracce delle gemelle, i cui sentieri sembrano essersi divisi: Raina non ha più contatti con Nimah, da quando quest’ultima si era recata a Grand Central per sgominare una cellula terroristica, e teme che la sorella sia rimasta intrappolata nel covo degli attentatori. Nel tentativo di liberarla, Alex e Simon si avvalgono dell’aiuto di Ryan e Shelby, che però vengono tracciati e seguiti da una quanto mai sospettosa Natalie: in questo modo l’FBI viene a conoscenza della posizione di Alex.

QUANTICO - "Go" (ABC/Phillipe Bosse) JOHANNA BRADDY

Inizia così un blitz armato con gli agenti a caccia dei sospettati: Alex è ancora una volta costretta a fuggire, ma viene fermata proprio da Natalie. Quest’ultima, però, alla vista di Ryan ferito, forse per via di una questione sentimentale ancora irrisolta tra i due, non li arresta e intima loro di andarsene. Siamo punto e a capo: non conosciamo ancora l’identità del terrorista e Alex è costretta a latitare.

Diversamente dagli scorsi episodi, questo spicca per la sua linearità: gli eventi scorrono in maniera semplice, forse perché poco sostanziosi, e a tratti scontati e banali; non ci sono cliffhanger rilevanti e nessun nuovo sospettato, anche perché i protagonisti sono ormai passati tutti sotto la lente di ingrandimento, per cui è assai improbabile che il terrorista sia uno di loro.
Una parte considerevole dell’episodio viene dedicata alle questioni sentimentali, a discapito dell’andamento generale della puntata: un action-thriller risente fortemente di questi rallentamenti narrativi, specie quando viene lasciato troppo spazio al drama spiccio e poco coinvolgente. Il risultato è un episodio piatto e poco dinamico, ad eccezione degli ultimi minuti, con diverse scene che lasciano l’impressione di essere state inserite come semplici filler.

C’era da aspettarsi un episodio del genere a questo punto della stagione: gli autori sanno che, concludendo ogni puntata con un cliffhanger, farebbero diminuire la credibilità della trama orizzontale e le aspettative per la settimana successiva con un conseguente calo di ascolti.
Nonostante un rallentamento per certi versi necessario, questo episodio non convince; il voto non può andare oltre i 2,5 porcamiseria su 5, nella speranza che la prossima settimana la serie possa risollevarsi tornando ai fasti dei primi episodi.

2.5

E mentre aspettiamo di scoprire quali altri misteri ci attendono, leggiamo qualche tweet curioso:

https://twitter.com/hey__lexa/status/663769182887129088

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