Revenge4×14 Kindred

Dopo la puntata carica di tensione e particolarmente “action” di settimana scorsa, si torna alla classica atmosfera di quiete prima della tempesta con questa puntata dal ritmo leggermente più rilassato, in cui però succede ugualmente la qualunque (del resto, è di Revenge che stiamo parlando). La prima cosa che salta all’occhio durante la visione della […]

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Dopo la puntata carica di tensione e particolarmente “action” di settimana scorsa, si torna alla classica atmosfera di quiete prima della tempesta con questa puntata dal ritmo leggermente più rilassato, in cui però succede ugualmente la qualunque (del resto, è di Revenge che stiamo parlando).

La prima cosa che salta all’occhio durante la visione della puntata è l’evoluzione, seppur presentata brevemente, del rapporto padre-figlia tra David ed Emily, che sembra fare finalmente un salto al livello successivo: David non vede l’ora di avere indietro la vecchia Amanda, e le chiede più o meno esplicitamente di dichiarare al mondo la sua reale identità.

Peccato che lei, nel frattempo, abbia compiuto più o meno una ventina di reati federali tra scambio di identità, nome, impronte digitali e revenge varie compiute ai danni dei suoi nemici. La nostra Emily, comunque, pur entusiasta di aver finalmente modo di passare un po’ di tempo con suo padre, non sembra altrettanto contenta di riprendersi definitivamente il suo vecchio nome. E come biasimarla, quando passi la maggior parte della tua esistenza con un’identità falsa a tentare di riabilitare il nome di tuo padre morto, l’ultima cosa a cui pensi è l’eventualità di riprenderti in mano la tua vecchia vita esattamente nel punto in cui l’avevi lasciata.

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Sono molto curioso di vedere cosa deciderà Emily a riguardo e le implicazioni che questa cosa potrà avere.

Ad ogni modo, in questa puntata abbiamo modo di scoprire a quali livelli di vigliaccheria è capace di arrivare la madre di Louise, proprio il giorno della festa di matrimonio con il suo finto marito Nolan.
L’omicidio del padre ad opera di Louise è, infatti, tutta una bufala da lei inscenata, volta a mantenere il cospicuo gruzzolo della figlia nelle sue mani. Quindi, ricapitolando, questa mentecatta:

  •  ha fatto passare la figlia per omicida, falsificando il rapporto della polizia con l’aiuto dell’amante;
  • l’ha drogata per anni, per fare in modo che sembrasse matta da legare e ottenendo la gestione del suo patrimonio;
  • ha minacciato di far venire tutto a galla il giorno del matrimonio, per riprendersi i soldi da usare per la campagna elettorale di quell’incapace di suo figlio.

Fortuna che c’è il nostro Nolan (sempre sia lodato) a mettere le carte allo scoperto, esponendo pubblicamente la madre che è costretta a scappare, insieme al figlio, con la coda tra le gambe. Ora i soldi di Louise sono salvi e lei potrà finalmente sputtanarseli come meglio crede.

Devo dire di aver trovato la storia di Louise abbastanza interessante, nonostante qualche mia riserva iniziale: non è oggettivamente una trama importante nell’economia della serie, però è un efficace diversivo. La madre di Louise però è talmente cattiva e senza scrupoli da sembrare un po’ una macchietta, complice forse la mancanza di tempo per approfondire il suo personaggio.

Peccato solo per l’utilizzo di Nolan in questa parte della stagione, relegato al ruolo di spalla di un personaggio secondario (!!). Pur avendo un suo arco narrativo personale (cosa che di per sè potrebbe essere positiva), all’epilogo di questa parte di stagione appare evidente che Nolan dà il meglio di sé come braccio destro di Emily, nonostante lei sia convinta, in questo momento, di non averne bisogno.

Del resto, quando la minaccia principale è rappresentata da Margaux LeMarchal, assolutamente non credibile nel ruolo di nuova revenger, anche io al posto di Emily tenderei ad adagiarmi un po’ sugli allori.

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Il ridicolo scambio di frecciatine tra le due biondine nello studio LeMarchal ha avuto come unico effetto l’umiliazione TOTALE di Margaux, e il confronto con la classe e il carisma di Victoria è davvero impietoso. Devo dire di aver nutrito, inizialmente, una certa simpatia per il suo personaggio, ultima ruota del carro perfino nella sua famiglia e costantemente all’ombra del padre e del fratello. Il personaggio poi si è rivelato, via via, sempre più odioso. Ora davvero non si regge, non vedo l’ora di vedere anche lei in galera per un reato che non ha mai commesso. Chissà come si comporterà ora che c’è in ballo la reputazione del suo ex fidanzato.

Perché ricordiamolo, esiste un altro personaggio, nel mondo di Revenge, che detiene la palma di idiota dell’anno 2012-13-14, e, se va avanti così, anche ’15: Jack Porter.

Jack ha per tutto l’episodio un atteggiamento francamente incomprensibile, con i suoi colleghi, con Margaux e anche con Emily. La poverina, stavolta seriamente preoccupata per la stabilità mentale del suo amico d’infanzia, viene trattata a pesci in faccia completamente a caso. Preoccupandosi solo per altri cinque secondi circa, lei va d’impulso a casa di Ben e si butta a capofitto tra le sue braccia,limonandoselo come se non ci fosse un domani.
E Jack, persona nota per trovarsi costantemente nel posto sbagliato, al momento sbagliato e/o con le persone sbagliate, dove si trovata? Ovviamente fuori da casa di Ben, e si vede tutta la scena (mancava solo il binocolo) con la sua classica faccia da pesce lesso.
Semini quel che raccogli, Jack. Sono quattro stagioni che ad ogni puntata ce l’hai con Emily per una motivazione diversa, è ovvio che lei ad una certa si stufa anche. Ben ed Emily insieme hanno un’alchimia che inizialmente non mi sarei mai aspettato, staremo a vedere come si evolverà la situazione. Io li sto già shippando di brutto.

Per finire in bellezza, Victoria ha una sua nuova acerrima nemica sbucata al nulla, che minaccia di portarle via tutte le amichette.

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Irrilevante a dir poco, per ora.

La scena in cui la nostra Regina umilia in pubblico tutte le sue amiche (ree di averla abbandonata in occasione della vendita di beneficienza della Daniel Grayson Foundation), minacciando di rivelare tutti i loro segreti, è veramente da manuale. Victoria è una che sa come tenersi strette le amiche.

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È un po’ strano, a dire il vero, vedere Victoria così isolata rispetto al piano principale della narrazione. Rimane da capire se dietro alla volontà di non portare più avanti la propria vendetta verso Emily ci sia l’amore per David o qualche piano che cova in segreto da settimane, in pieno stile (ormai ex) Queen of Hamptons.

Il cliffhanger finale non mi ha particolarmente coinvolto; del resto se un suo parente vicino è morto, non restano che la figlia Charlotte (e MAGARI fosse morta sul serio) o Patrick, sparito da più o meno 25 episodi e di cui, onestamente, nessuno sente la mancanza. Alla fine, mi spiace solo un po’ per la povera Vicky che sta sperimentando un lutto ogni più o meno due settimane.

Il mio voto alla puntata, godibile nonostante la carenza di spunti per mandare avanti la trama principale, è 3 porcamiseria su 5.

voto-3

Purtroppo è arrivato il momento di salutare Revenge per qualche settimana, l’appuntamento è per l’8 Marzo con la puntata 4×15 – “Bait”, di cui agevoliamo il promo (attenzione, per quanto ovvio, è SPOILER).

Porcamiseria

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