Revenge

Revenge, soprattutto a partire dalla seconda stagione, ha sempre avuto un merito poco riconosciuto dai più: è un telefilm assolutamente consapevole della sua qualità di guilty pleasure: non si è mai preso troppo sul serio, e tira fuori espedienti (sia narrativi che puramente strumentali) assolutamente insoliti e, soprattutto, al limite dell’inverosimile.
La cosa interessante è che, a differenza di molte altre serie che si prendono fin troppo sul serio pur non avendone le qualità, ci riesce benissimo, soprattutto in puntate come questa dove tira fuori la sua vera natura trash.

Partiamo, ovviamente, da Emily e Ben (che io ormai shippo a manetta, visto il clamoroso due di picche riservato a Jack nello scorso episodio), la cui storyline è paradossalmente quella meno interessante. Sappiamo bene che ormai i due sembrano quasi in una vera relazione stabile, tra un segreto di coppia e l’altro. Eh sì, perchè proprio come aveva lasciato intendere ~~quella stronza di~~ Margaux nello scorso episodio -con i suoi grotteschi tentativi di tirare fuori gli scheletri nell’armadio di chiunque abbia almeno incrociato una volta nella vita lo sguardo della nostra Emily- il caro vecchio Ben ha dalla sua un matrimonio andato male con la bella April.
E quindi quale inizio migliore per la controrevenge di quella mangia-baguette a tradimento di Margaux, se non il nuovo interesse amoroso di Emily?

Con il ricatto, Margaux riesce a convincere Ben che la moglie è in pericolo: il vecchio fidanzato di lei -un certo Wes– sta venendo a cercarla. Scopriamo anche che Ben ha reso, involontariamente, la vita di April un inferno: nel tentativo di incastrare Wes (un delinquente di prima categoria) e in preda ai suoi soliti deliri da giustiziere, ha fatto fare alla poveraccia la figura della spia, ed è stata costretta a scappare cambiando identità per paura di prendere delle sonore mazzate. Non la si può biasimare, insomma, se ce l’ha un pochino a morte con il nostro poliziotto preferito (nonchè l’unico, ricordiamolo).
Fortunatamente Ben, con l’aiuto di Emily che non è proprio una sprovveduta, riesce a sventare ancora una volta i piani di vendetta di Margaux, in una sequenza che è solo un piccolissimo assaggio della componente principale della puntata: il WTF.

Margaux cerca di capirci qualcosa: ma chi è che devo rovinare? Emily Thorne o Amanda Clarke?

Ma veniamo a quella che per me è stata indubbiamente la parte più divertente della puntata: la rivalità tra Victoria e Natalie si fa sempre più serrata, dopo la rivelazione shock, da parte di quest’ultima, della sua identità di amante di nonno Grayson. Tralasciando la piccola parentesi della battaglia legale per l’eredità, in cui il povero Lyman in veste di avvocato difensore di Victoria è durato quanto un gatto in tangenziale, le due non fanno altro che scannarsi come due liceali che litigano per il fidanzatino. Il tutto ovviamente per nostra immensa gioia, ma andiamo con ordine.

Natalie è una vera opportunista che, oltre ad aver avuto una relazione con Conrad (ma vabbè, lui se le era fatte tutte nel raggio di centinaia di chilometri, quindi la cosa non ci stupisce più di tanto) ha architettato un complesso piano per accaparrarsi l’eredità del nonnino, che voleva lasciare tutto alla deliziosa nuorina Victoria.

Mo’ ti faccio vedere io.

Nel frattempo decide di distruggere anche David, perchè si sa, negli Hamptons se vuoi essere qualcuno non ti bastano i soldi, devi avere anche il potere. E qual è il modo migliore per guadagnare il potere, se non incutere timore in chiunque ti stia vicino?
Nel tentativo più maldestro di inscenare una molestia sessuale mai visto nella storia della televisione, Natalie spiattella il suo malefico piano ad un David ~~finto~~ incredulo: non tralascia proprio niente, nemmeno la parte in cui conferma di aver praticamente lasciato schiattare il vecchiaccio di fame fino a costringerlo a modificare il testamento a suo favore.
Peccato che giusto dietro la porta, pronta a registrare tutto, ci sia nientepopòdimenochè….Victoria.

E vai con i fuochi d’artificio.

A Victoria viene il dubbio di avere la memoria piena nel telefono

Tutto questo è puro trash. Raramente ho riso così tanto in un telefilm, forse solo con il 2BrokeGirls dei tempi migliori. Ad ogni modo, forse ce la siamo finalmente tolta dalle scatole.

Ma c’è anche un’altra persona che l’ha fatta proprio grossa, l’emblema del bipolarismo più estremo: Louise. Io non riesco davvero a non empatizzare con il suo personaggio, con la sua fragilità mascherata dall’apparente autoironia, con la sua situazione familiare difficile.
È proprio dalla famiglia che arriva l’ennesima fregatura, e manco a farlo apposta c’è dietro Lyman, che dopo il calcio nel sedere ricevuto da Victoria si è riciclato come spia per conto di Margaux. Non sia mai, però, che Lyman riesca a fare qualcosa senza combinare un disastro: non è riuscito nella sua campagna elettorale, la madre non se lo fila più come prima e Victoria lo ha umiliato come solo lei sa fare. Come ultima spiaggia si presenta quindi a casa di Louise con un discorso strappalacrime, e lei lo accoglie a casa come se nulla fosse successo, ovviamente con il parere contrario di Nolan.
Forse in preda alla momentanea “crisi di coppia” che sta attraversando con lui, forse sperando davvero di riuscire a riallacciare i rapporti con il fratello, decide di non dare ascolto al marito; purtroppo, fa decisamente male, perchè non fa nemmeno in tempo a varcare la soglia che già lui sta frugando nel computer di Nolan, alla ricerca di informazioni riservate.
Louise per l’ennesima volta è vittima delle angherie di un suo familiare. C’è da dire che, per una volta, si è fatta valere gettando, seppur accidentalmente, Lyman da un dirupo. La cosa che non capisco, tuttavia, è il motivo per cui non dice nulla a Nolan, il quale secondo me sarebbe stato solo contento di essersi tolto dalle scatole una presenza così scomoda in casa sua.

Ormai sembra chiaro che gli autori abbiano deciso di far diventare Margaux LeMarchal il nuovo villain della stagione. Archiviato il capitolo Malcom Black (che, diciamocelo, incuteva tutto un altro timore), il riciclo di questo personaggio come cattivone che trama alle spalle di Emily sembrava, all’inizio, davvero grottesco. Tuttavia, Margaux è la dimostrazione vivente di come anche le persone apparentemente più innocue, se accecate dalla rabbia, possano diventare delle furie assassine.

Finora i tentativi sono stati vani, e dove poteva andare a parare la francesina (che ricordiamolo, dopo 15 puntate non ha ancora capito che ormai tutti sanno chi è davvero Emily Thorne) per essere sicura di non fallire nei suoi intenti? Ma ovviamente dallo sfigato per antonomasia, la persona che finora ha già pensato bene di rovinarsi da sola, e alla quale basta giusto una piccola spinta per cadere con il sedere per terra: Jack.
Ammetto che il suo è stato un colpo davvero basso: Jack ha effettivamente alzato l’ascia di guerra collaborando con Emily nell’espediente del braccialetto di Carl, ma qui si sta davvero portando il tutto ad un livello superiore: vedere Jack in manette, con le lacrime agli occhi mentre gli portano via suo figlio Carl, l’unica cosa che ormai conta per lui, mi ha davvero scosso e ha aumentato a dismisura l’odio per Margaux. Questa donna è capace di tutto, ormai, e la cosa bella è che il suo movente è assolutamente non commisurato alle sue azioni. Quello che è sicuro è che, come direbbe qualcuno, la nostra Margaux è più bella che intelligente.

Il mio voto alla puntata non può essere meno di quattro PorcaMiseria su cinque. Sento molte persone che auspicano la cancellazione della serie in quanto non avrebbe più niente da dire; io ormai la vedo come una versione stilosa di Beautiful, e per quanto mi riguarda possono andare avanti così per almeno altre cinque stagioni.

Nel prossimo episodio (andato in onda ieri, e che a breve recensiremo qui su SerialFreaks) vedremo la reazione di Emily, che sicuramente ha il sangue che le ribolle nelle vene.

Stay tuned!