Rise1×06 Bring me Stanton – 1×07 This Will God Willing Get Better

Vedere questi due ultimi episodi di Rise è stato come vedere un terremoto. Iniziano a vibrare prima gli strati inferiori, senza farsi notare troppo, ma alla fine le crepe che si aprono in mezzo alla strada e le scosse mostrano che, mentre tutti camminavano tranquillamente, qualcosa nel sottosuolo stava accadendo. Sono momenti decisivi, di svolta per molti personaggi, che non vogliono o non possono andare avanti come hanno fatto finora. Lou, Gordy, Gwen, Simon, Robbie, Lilette, la madre di Lilette, si ritroveranno con la superficie crepata, scoperta e indifesa, e dovranno reagire. Ma i fiori rinascono anche in mezzo alle crepe giusto?

Iniziamo dai ragazzi, che influiranno sulla rottura finale di Lou. Gordy finalmente realizza di avere un problema di alcolismo e si rivolge a sua madre per avere aiuto presso una struttura dedicata. Qualcos’altro sembra cambiare per lui. Gwen ha deciso di cambiare prospettiva, di provare a guardare la situazione dei propri genitori da un punto di vista più imparziale e di ridistribuire le colpe: non è la madre che ha tradito, è stato suo padre. E per questo anche lui ha una parte di colpa nel divorzio che stanno affrontando, anche se per Gwen è più facile incolpare solo sua madre con cui non è mai riuscita a instaurare un vero legame. Da questo punto si scatena una fase ribelle in piena regola, con tanto di irruzione con scasso ed elezione di Gordy a suo bad boy. Due ragazzi, uno che è stato in rottura con la sua famiglia e che sta cercando di rimediare, e una ragazza che ha appena iniziato il suo tumulto. L’incontro non giunge in un momento facile per nessuno dei due, ma forse può essere esattamente quello di cui hanno bisogno. Sarebbero un perfetto sostegno esterno l’uno per l’altro mentre cercano di chiarire la situazione all’interno delle loro famiglie. Intanto ci ricavano una notte d’amore per certo.

spesso anche chi è convinto di poter aiutare gli altri non riesce davvero a percepire dove stia il problema

Un’altra coppia che trova un angolo di pace nei momenti insieme è quella fra Lilette e Robbie. I due ragazzi non hanno una vita facile al momento: il coach ha perso fiducia nel ragazzo e lo mette in panchina, mentre la ragazza deve lavorare ancora di più per affrontare le spese del mese visto che sua madre è stata licenziata dalla tavola calda. L’ex quarterback non molla lo spettacolo, ma la qualità delle sue performance diminuisce: il futuro della sua borsa di studio è in gioco e non pare convinto di volerla mettere così a rischio per il teatro. Lou non sembra capirlo, con i suoi genitori non può farne parola e intanto lo stress aumenta a tre settimane dallo spettacolo. Una sua esplosione sembra imminente, e che nessuno degli adulti a lui vicini sembrino capirlo ci fa capire quanto in questo telefilm spesso, anche chi è convinto di poter aiutare gli altri, non riesce davvero a percepire dove stia il problema. Lilette invece vede chiaramente dove sta il problema di sua madre: deve scendere dal suo piedistallo e trovarsi un lavoro, in questo modo lei potrà anche tornare alle prove pomeridiane. La madre non sembra capire cosa ci sia di tanto importante in questo spettacolo e la loro relazione si riempie di crepe e spaccature. Ma non tutte le crepe vengono per nuocere: grazie all’impegno che Lilette mette in “Spring Awakening” e ad un nuovo lavoro realizza che qualcosa in lei deve cambiare: dovrà scendere a compromessi con un lavoro che non le piace, ma non dovrà farlo per forza con un comportamento che non le va a genio. Far capire al coach che, prima o poi, dovranno ufficializzare la loro storia perché non sono due adolescenti in cerca di una fuga dalla realtà è il segno di crescita per cui noi (e Lilette molto probabilmente) abbiamo sospirato.

La crepa di un altro personaggio, Simon, invece comincia ad aprirsi proprio alla fine dell’episodio, nel letto di Annabelle mentre dovrebbe approcciarsi al sesso per la prima volta. Realizza (un po’ all’ultimo) che sì, potrebbe essere pronto ad andare a letto con qualcuno, ma quel qualcuno è Jeremy, che si è dichiarato a lui e che Simon però ha rifiutato. Un problema? Decisamente, sia sul fronte familiare che su quello sentimentale. Un altro tassello importante dello spettacolo sembra essere al suo punto di rottura, e questo avrà le sue conseguenze sullo spettacolo. Quando anche i problemi del passato di Maashous legati a sua madre e quelli di Michael, connessi alla sua vecchia migliore amica rimasta incinta, intaccano ulteriormente le vite dei ragazzi del club di teatro, il cast al gran completo sembra davvero tremare e non riuscire più ad azzeccare una scena. Ovviamente questo porta alla rottura più grossa. Lou prima deve rinunciare alla sua scenografia e capire che non sempre pestando i piedi come un bambino otterrà sempre ciò che vuole, poi deve realizzare che il cambiamento di Gordy non può essere repentino e che ci vorrà del tempo. In tutto ciò le vendite dei biglietti dello spettacolo sono ai minimi storici. Infine i suoi ragazzi, inclusa la sua rockstar Robbie Thorne non sembrano mettere la passione che lui pretende nel suo spettacolo. Dovrà ben mettersi ad urlare no? Il suo crack alle prove con Robbie è palese, e sembra mettere in dubbio se stesso e tutto ciò che ha progettato per il club di teatro.

i singoli partecipanti devono realizzare una cosa importante: allontanandosi dallo spettacolo non sfuggiranno a ciò che li tormenta fuori da esso

Siamo ad un bivio: o qualcuno tiene unita la squadra, o nessun fiore nascerà dopo questo terremoto. La signorina Wolfe sembra l’unica ancora in piedi, ce la farà? Beh, sicuramente è abbastanza forte per dare una bella spinta. Ma i singoli partecipanti devono realizzare una cosa importante: allontanandosi dallo spettacolo non sfuggiranno a ciò che li tormenta fuori da esso. Se hanno un problema devono risolverlo, e combattere per quello in cui credono, ovvero il club di teatro. Sempre che ancora ci credano.

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