Mentre tutto il mondo starà commentando la 4×12, noi di Serial Freaks siamo ancora alla 4×11. Tra gli impegni Sanremesi, la scelta degli outfit per Arisa ed Emma, le interviste e la nostra vita privata (dai ci avevate creduto), siamo un po’ in ritardo. Rimedieremo, lo giuro (credeghe)!
L’episodio si apre con uno sconvolto Fitz che si appresta ad usare ogni possibile risorsa a sua disposizione per liberare Olivia. Purtroppo, nessuno alla Casa Bianca sembra più essere ai suoi ordini. E’ un vero e proprio colpo di Stato quello che si sta attuando, e Olivia è l’arma più efficace a cui si possa ricorrere per attuarlo senza colpo ferire.
Dietro questo manovre si cela addirittura il Vice-Presidente: tramite uno struggente video-messaggio di una rassegnata e impaurita Olivia Pope a Fitz, l’uomo riesce a far sì che gli Stati Uniti dichiarino guerra all’Angola Occidentale. Questa mossa servirà a riconciliare il Partito con Fitz e, dopo il suo mandato, Andrew ne potrà sarà il successore naturale.
Ma la guerra è solo la prima delle richieste che verranno avanzate: il piano del VP è quello di usare Fitz a suo piacimento per tutto il resto del mandato e di uccidere ovviamente poi la stessa Olivia.
Fitz è completamente solo, ma per fortuna riesce, con un paio di stratagemmi, a mettere al corrente della situazione sia Mellie sia Cyrus. Huck, Quinn e Jake nel frattempo, cercano in tutti i modi (compresa la tortura <3) di localizzare Liv sfruttando il più piccolo indizio, ma tutti i tentativi sono vani. Sarà solo grazie alla fantastica Mellie che il gruppo riuscirà ad avere un modo concreto di localizzare il luogo di prigionia di Olivia.
Sul luogo della prigionia però non troveranno più nessuno. Olivia infatti, convince il suo carceriere ad offrire i servigi della donna al mercato libero. Liv è un’arma potentissima e il suo valore inestimabile: d’altronde tramite lei si riesce a manipolare addirittura il Presidente degli Stati Uniti, altro che pugnale di Rumpelstiltskin. Perché accontentarsi di Andrew?
Devo dire che mi piace la piega che sta prendendo questa seconda parte di stagione. Abbandonati(?) il B613, gli attentati a Fitz, le elezioni e il triangolo Fitz-Olivia-Jake, Scandal dimostra di riuscire ancora a raccontarci delle storie nuove e magari, perché no, spostare il baricentro su intrighi di stampo internazionale.
Stavolta i porcamiseria sono solamente 4: l’episodio complessivamente ha avuto meno pathos del precedente, però siamo davvero su un livello alto.
Porcamiseria
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