Scandal5×09 Baby It’s Cold Outside

In occasione del consueto hiatus invernale, Scandal si congeda dal suo pubblico con un winter finale controverso sia per i temi affrontati che per le svolte narrative che traghetteranno la serie al 2016. Planned Parenthood Non è la prima volta che le donne di Shondaland prestano il loro volto a cause sociali rilevanti, cercando di […]

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In occasione del consueto hiatus invernale, Scandal si congeda dal suo pubblico con un winter finale controverso sia per i temi affrontati che per le svolte narrative che traghetteranno la serie al 2016.

Planned Parenthood

Non è la prima volta che le donne di Shondaland prestano il loro volto a cause sociali rilevanti, cercando di far leva sull’opinione pubblica forti del consenso popolare di cui godono. Era solo una settimana fa che si discuteva di questione razziale in Grey’s Anatomy.

Scandal 5x09 Baby, It's Cold Outside Recensione

Questa settimana si discute di genitorialità pianificata e di come sarebbe pericoloso renderne discrezionali i finanziamenti pubblici, mettendo a repentaglio servizi e possibilità come l’aborto, il counseling, gli screening per il cancro ecc… La tematica viene discussa attraverso la figura di Mellie che fa ostruzionismo ad un patto di stabilità fondamentale per l’Amministrazione Grant che prevede appunto l’introduzione di tale discrezionalità.

Quella di Mellie è però una battagliata destinata a fallire in quanto l’approvazione non è assolutamente in discussione, i numeri ci sono, come si dice in gergo; la sua unica arma è prendere parola in Senato prima della votazione e non terminare il suo intervento fino allo scadere del termine ultimo per la sessione di voto. In piedi, senza potersi mai fermare, senza potersi mai allontanare.

Un’impresa storica dunque, che innesca sessioni di live broadcasting nei maggiori media, che diventa trend topic sui social network attraverso l’hashtag #IStandWithMellie: inutile dire che Mellie riesce nel suo intento, seppur con un piccolo aiuto da parte di Olivia e della sempre meravigliosa Susan Ross.

Non è un caso che sia proprio Mellie il volto di tale iniziativa: repubblicana, di destra, l’ex First Lady diviene simbolo di tutte quelle donne forti che con fierezza difendono il loro diritto di scelta, andando al di là delle proprie convinzioni politiche se necessario.

Mellie: I don’t even know why I’m doing this. I’m a republican. I just didn’t like Gibson telling me what I can’t do.

Olivia: You’re the biggest bitch I know. Don’t tell me you can’t do this.

Nonostante l’importanza dei temi, Bellamy Young ci regala sempre una Mellie Grant che riesce a strapparci un sorriso, nella sua interpretazione di questa donna quasi disegnata a tavolino, composta, impeccabile nei modi e nel vestire, costretta stavolta a trattenere la pipì davanti all’intero Senato degli Stati Uniti, a parlare di finanziamenti pubblici da scalza con i tacchi – diventati quasi una tortura – sul pavimento.

Scandal 5x09 Baby, It's Cold Outside Recensione

Olivia Pope goes Mellie Grant

Le figure di Olivia e di Mellie sono centrali in questo episodio di Scandal e assumono tratti diametralmente opposti rispetto alla loro classica caratterizzazione.

Mellie si stacca per un attimo dal suo consueto ruolo di (ex) First Lady e moglie tradita per prendere le redini della parte più impegnata della serie, delle tematiche politiche che hanno un’evidente impatto sullo spettatore, che viene portato a riflettere su temi di attualità.

Olivia, quasi prigioniera alla Casa Bianca, è invece costretta ad assolvere ai suoi doveri di First Mistress quasi First Lady raccogliendo l’eredità di Mellie: i doveri di rappresentanza, l’organizzazione di cene e ricevimenti vari, le frustrazioni di una donna a cui quasi viene chiesto di spegnere il cervello.

Quando siamo ormai certi dell’esito di questa sua esperienza alla Casa Bianca, ecco la bomba che non ti aspetti: proprio mentre in Senato la lotta in difesa della genitorialità programmata volge ormai al termine, Olivia Pope si trova in un’asettica sala operatoria per mettere fine ad un’inaspettata – letteralmente – gravidanza, sulle note di Silent Night, scelta musicale sicuramente provocatoria, che ha destato non poche polemiche negli States.

Di certo il dualismo tra le storyline di Olivia e Mellie, da sempre antagoniste, è confezionato fin nei minimi dettagli e quindi non possiamo che fare un plauso agli sceneggiatori da questo punto di vista. Ciò che disturba abbastanza non è solo questa gravidanza, del tutto inaspettata e superflua, che nulla aggiunge all’economia della storyline dedicata ad Olivia e Fitz, ma in generale questa tendenza all’esagerazione che sta caratterizzando l’Olitz in questa quinta stagione; tendenza il cui andamento è caratterizzato unicamente da picchi, in un verso o nell’altro senza un’apparente linearità di fondo.

Scandal 5x09 Baby, It's Cold Outside Recensione

A ulteriore conferma di ciò, subito dopo l’aborto, assistiamo già a quello che per molti versi potrebbe essere un breakup definitivo – ma è Scandal… li rivedremo insieme presto – con i soliti dialoghi intensi tra Olivia e Fitz, che un tempo potevamo anche apprezzare, ma che adesso assumono più i contorni di una cifra stilistica della serie piuttosto che un highlight dell’episodio.

Olivia: There is no Vermont! There is no jam! There is no future! Not anymore.

Da segnalare l’ulteriore parallelismo con Mellie nella scena in cui Olivia setaccia in lungo e in largo il guardaroba in cerca del barattolo di liquore dell’ex First Lady.

Father and Sons

Altro tema portante di questo winter finale è quello del B613 e di Rowan. L’ex Commando è prigioniero di Huck che però – contrariamente alle aspettative – non cede ai suoi istinti animaleschi nonostante le ripetute provocazioni di Papà Pope e i suoi estenuanti monologhi. Anche per Joe Morton il monologo a tutti i costi inizia ad essere controproducente e quindi stavolta anche Huck ha da dire la sua:

Huck: Did you have a TV in prison? […] She chose him… the president… over you. […] Or, uh… do you prefer Jake? Which white boy do you approve of being inside your daughter? […] So, like I said, you are nobody’s father. I know what you want. And knowing that you want to die? Oh, it’s almost better than killing you.

La svolta alle vicende del B613 è però connessa a Jake e la scoperta della verità – avrà alla fine ascoltato Olivia nonostante il rancore? – su Lazarus One e l’assassinio di Elise: entrambi sono riconducibili a Russel, ennesimo figlio di Rowan ancora vivo e pieno di rancore. In poche parole, Russel freddato da Jake, Rowan liberato, e Jake di nuovo d’amore e d’accordo con Papà Pope. Nel controsenso più generale. E la cosa che più spiace è che qualsiasi nuova storyline connessa al B613 appare molto più che prevedibile.

Scandal 5x09 Baby, It's Cold Outside Recensione

In definitiva questo nono episodio azzera quasi tutto ciò che abbiamo visto finora, e alla ripresa invernale rivedremo Olivia Pope di nuovo alle prese con l’OPA e i diabolici piani del padre, magari volti a vendicarsi di Fitz per l’ignominia subìta dalla figlia.

Non possiamo dire che sia un episodio da dimenticare, anzi: di sicuro la vicenda di Mellie è pregevole così come la struttura narrativa e il già accennato parallelismo con Olivia. Sono apprezzabili anche le parti più leggere, che alleggeriscono un attimo il tutto permettendo di tirare un po’ il fiato, affidate al triangolo David-Elizabeth-Susan nonché alle futili disquisizioni sullo spirito del Natale tra Quinn e Marcus. Anche la colonna sonora è notevole, in particolare l’Ave Maria finale.

Purtroppo i grossi nei sono ovviamente nella gestione del rapporto tra Fitz e Olivia e il B613, come già evidenziato, e influenzano non poco il giudizio di questo episodio altrimenti più che positivo.

3

 

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