Scandal7×02 Pressing The Flesh

Una trattativa diplomatica dalla storica importanza fa da sfondo alla solitudine di Mellie, quasi intrappolata nel suo nuovo ruolo di leader. La moralità di Olivia è ancora una volta messa a dura prova, ma i suoi incontri con Curtis sembrano parlare al lato più umano del personaggio.

6.0

Dopo l’esplosivo esordio della scorsa settimana, Scandal rallenta un po’ regalandoci un piacevole (?) episodio di passaggio, utile a chiarire tutte le dinamiche in gioco durante l’ultimo anno di vita della serie, ma che procede a rilento sotto diversi punti di vista.

La cena con il Presidente del Bashran è un momento cruciale per la Presidenza di Mellie Grant, vicinissima ad un accordo diplomatico senza precedenti con un Paese ancora schiavo di un sistema arcaico e patriarcale. La figura del presidente Rashad è piuttosto emblematica, da un lato fedelmente obbediente alle tradizioni della propria cultura, dall’altro animato da uno spirito progressista che lo spinge a cercare un futuro migliore per sua nipote. Olivia, con la collaborazione di Jake, cerca in tutti i modi di convincere Rashad ad aderire alla rivoluzionaria trattativa della Presidenza Grant, ma la paura di essere esiliato o assassinato frena gli istinti reazionari dell’uomo, rassegnato all’idea di non poter cambiare le sorti del suo Paese. Il B613 entra dunque in azione, cercando inutilmente di corrompere Rashad affinché possa eseguire ciò che in un certo senso sembra essergli imposto dall’alto, ma senza risultati. È poi uno strano susseguirsi di eventi, che permettono di salvare la vita del leader del Bashran, a cambiare le carte in tavola, dando un lieto fine ad una storia che fa in realtà da sfondo alla vera protagonista dell’episodio: Mellie.

La donna sembra già essere incredibilmente confusa dal suo nuovo ruolo nella storia del Paese, quasi come se la Presidenza avesse annullato la sua femminilità o, più semplicemente, la sua umanità. In un lunghissimo sfogo con Olivia, Mellie rivela di voler vivere per qualche minuto senza pensare alle sue numerose responsabilità, illustrando un’immagine piuttosto chiara dei suoi desideri sessuali più reconditi e la conseguente frustrazione nel non poterli soddisfare. Le parole di Mellie mostrano l’altro lato della medaglia, meno luccicante e forse più pericoloso: la solitudine del potere. La tristezza di Mellie non svanisce alla fine dell’episodio, ma assume una valenza totalmente diversa nell’ultima importante conversazione con Rashad: i sacrifici della donna saranno ricompensati solo col tempo, quando tutte le donne della Nazione e del mondo intero capiranno di poter essere ciò che vogliono, cambiando definitivamente l’assetto di una società che marginalizza le loro forze e le rende estremamente vulnerabili. Una morale dolceamara, segnata forse da una contorta visione del patriottismo visibile in più di un momento durante l’episodio, ma che crea un inevitabile collegamento con la sofferenza di Fitz, da sempre perseguitato dalla stessa, insaziabile voglia di evadere dal mondo politico.

La grande incertezza di Pressing The Flesh rimane la moralità di Olivia, personaggio a cui, nonostante gli sforzi, non riusciamo a dare una collocazione. La sua complessità è da sempre stata il perno dell’intera serie, elemento di punta su cui si struttura qualsiasi episodio. Eppure, i suoi desideri e le sue scelte sembrano viaggiare su binari completamente diversi, lasciandoci un po’ perplessi. La sua politica del “Il fine giustifica i mezzi” va infatti a contrapporsi all’incredibile forza d’animo dimostrataci la scorsa settimana, come se questa nuova versione del personaggio stesse cercando ancora di trovare la sua strada, alternando momenti di risolutezza assoluta ad altri più “umani”. Ottima partenza invece per il nuovo interesse amoroso della donna: Curtis è un personaggio che funziona, sopratutto nelle scene con Olivia, ma che dovrà purtroppo fare i conti con il ritorno di Fitz. Nuovo triangolo amoroso in vista? Noi ci auguriamo non sia questa la strada che il team di Shondaland vuole intraprendere, perché ci abbiamo messo quasi sette stagioni a porre fine a quello precedente e onestamente la storia è già abbastanza forte da poter proseguire senza tutto ciò.

Nell’episodio si lascia spazio anche a tutti gli altri personaggi, dal probabile nuovo interesse amoroso di Cyrus alla ritrovata scintilla fra Abby e David. I QPA s’infiltrano infatti alla cena di gala organizzata dalla Casa Bianca per l’arrivo di Rashad con il solo obiettivo di poter incontrare nuovi potenziali clienti, ma la formalità dell’ambiente non fa per Charlie che, dopo una lunga resistenza, esprime a Quinn le proprie perplessità circa il futuro della loro relazione. Il lieto fine sembra arrivare più o meno per tutti ed è piuttosto chiaro che gli autori stiano in qualche modo cercando di ricomporre gradualmente ogni pezzo del puzzle.

Pressing The Flesh suscita nello spettatore sentimenti contrastanti poiché estremamente convincente in diversi momenti, ma quasi banale nella risoluzione delle varie storyline. Dopo il grande ritorno della premiere, nessuno si sarebbe mai aspettato un secondo episodio degno di nota, ma i ritmi incalzanti della scorsa stagione hanno sicuramente ri-creato delle aspettative piuttosto alte nel pubblico della serie.

Porcamiseria
  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 6/10
    Tecnica - 6/10
  • 6/10
    Emozione - 6/10
6/10

In Breve

L’incontro con il Presidente del Bashran permette a Mellie di realizzare un’importante verità, ma la sua solitudine sembra essere destinata ad accompagnarla durante l’intera durata del suo mandato. Nel frattempo, Olivia si giostra fra gli incontri segreti con Curtis e le sporche vicende del B613, esercitando una sorta di controllo assoluto sulle due dimensioni.

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Porcamiseria

6

L'incontro con il Presidente del Bashran permette a Mellie di realizzare un'importante verità, ma la sua solitudine sembra essere destinata ad accompagnarla durante l'intera durata del suo mandato. Nel frattempo, Olivia si giostra fra gli incontri segreti con Curtis e le sporche vicende del B613, esercitando una sorta di controllo assoluto sulle due dimensioni.

Storia 6 Tecnica 6 Emozione 6
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