Scream Queens1×05 Pumpkin Patch

Mi piace il lavoro di Murphy & Co.? No. Avrei mai pensato di appassionarmi a Scream Queens? No. Merita? Sì. Mi devo ricredere su Murphy & Co.? Calma. Lo ammetto: ogni settimana Scream Queens riesce a stupirmi sempre di più. Siamo partiti da un pilot dai contorni poco chiari – e dalla natura perlopiù scadente – e […]

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Mi piace il lavoro di Murphy & Co.? No. Avrei mai pensato di appassionarmi a Scream Queens? No. Merita? Sì. Mi devo ricredere su Murphy & Co.? Calma.
Lo ammetto: ogni settimana Scream Queens riesce a stupirmi sempre di più. Siamo partiti da un pilot dai contorni poco chiari – e dalla natura perlopiù scadente – e ci stiamo dirigendo velocemente verso qualcosa di accattivante e capace di intrattenere, specialmente se visto in compagnia e con due Martini Dry nello stomaco.

I toni sono sempre più sarcastici e comici, in un contesto più rilassato che si distacca molto da quelli delle prime puntate, nelle quali il messaggio predominante era quello del vorrei ma non posso, in un continuo stridere di battute con poco effetto. Il segreto sta nell’accettare lo show per quello che è: un intermezzo a tratti piacevole, ma in cui non vanno riposte troppe aspettative.

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Una volta fatto questo, ci dimentichiamo quasi del livello altissimo di trash: è così trash che fa il giro e si può fare altro che amarlo. Sono i perfetti 45 minuti di spensieratezza tra il ritorno a casa dall’ufficio e il primo drink pre-cena.
In questo episodio, contrariamente ai precedenti, ci sono punti che ti portano a ridere – o quantomeno a sorridere – sia per il loro essere comici quasi ai livelli della stupidità, sia perché magistralmente dosati e amalgamati nella trama. Forse è arrivato il momento per Murphy di accettare la sua vera natura di ottimo creatore di cagate pazzesche serie tv più leggere.

Quello che ci risulta chiaro dalla puntata di questa settimana, è che quello a cui assistiamo è sempre più un gioco al massacro; dopo la fuga di Zayday dalle grinfie del Red Devil e la corsa presidenziale della KKT sancita da colpi bassi e tradimenti, il tutto viene coronato da un voltagabbana inaspettato e dalla scoperta del covo dell’assassino.
La scorsa settimana avevo proposto la mia teoria, secondo cui tutti i personaggi potrebbero essere dei potenziali assassini per le più disparate ragioni; la puntata di questa settimana non fa altro che rafforzare ulteriormente questa idea.

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Sicuramente, uno dei punti principali a sfavore dei primi episodi era dato dal fatto che la storia fosse concentrata completamente intorno a Chanel, che risultava per questo motivo un personaggio eccessivo, pesante e noioso. Dividere l’attenzione dello spettatore anche tra gli altri personaggi invece, la mette sotto una luce migliore, sia a livello di trama che a livello di interpretazione: non mi ero mai soffermato molto su Emma Roberts come attrice, ma devo ammettere che il ruolo di stronza altezzosa e arrogante le riesce alla perfezione.
Alcuni definiscono il suo personaggio un guilty pleasure, considerazione data dal fatto che, spesso e volentieri, esterna la sua cattiveria con affermazioni che tutti noi pensiamo, ma che non osiamo dire; altri, invece, la definiscono semplicemente lo strumento della gang Murphy per esternare battute che solo loro credono divertenti. Io penso che Chanel serva principalmente per sviluppare l’arco di tutti gli altri personaggi, una sorta di catena a doppia C che unisce il tutto. Sebbene il suo personaggio fornisca momenti di puro intrattenimento e ilarità, come la scelta di far vestire tutti da moglie di ex presidenti e il portare un asiatico al test di matematica, assistere in ogni episodio ad un metodico (quanto blando) takedown del suo regime inizia ad essere un po’ ripetitivo.

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Hester, invece, si rivela una vera stronza, e voi sapere cosa si dice in proposito: una volta che iniziano, ti succhiano via pure l’anima. L’alunna, in questo, ha superato ufficialmente la maestra: con un abile gioco di alleanze, riesce a far sbattere Chanel in prigione e a far ricadere la colpa sulla Chanel #5. È pronta a tutto, anche a tradire il suo idolo, pur di avere le luci solo su di lei, il che è un po’ ironico vista la fame smisurata di attenzioni di Lea Michele. Non sarà proprio lei la figlia della ragazza morta nella vasca, in cerca di vendetta attraverso l’eliminazione completa delle KKT?

Più manipolatrice di Hester, c’è solo Chanel #3. Tralasciando che non avevo ancora capito che i paraorecchie che indossa costantemente fossero un omaggio a sua madre Carrie Fisher (la Principessa Leila) cosa sta tramando realmente? Cosa nasconde? L’unica verità su di lei è che è un cane sciolto: non risponde a nessuno.  Potrebbe essere il suo alone di indifferenza un mezzo per nascondere inclinazioni omicide? Una cosa è sicura: tra tutte, lei è sicuramente la mia preferita.

Chanel #5 è uno dei personaggi cardine di questo quinto episodio, ed è uno dei pochi ad essere dipinto con qualche sfaccettatura in più quando, per esempio, si ribella prima alla scelta dei costumi per halloween e, in seguito, quando in cucina prepara biscotti con pezzi di unghie. Per quanto la recitazione di Abigail Breslin lasci un po’ a desiderare (non che quella degli altri attori/attrici sia propriamente da Premio Oscar), in questo momento il suo personaggio è sicuramente un centro di interesse: riuscirà a ribellarsi a Chanel o morirà nella prossima puntata? Finora, lei è quella che, tra tutte, ha dato meno modo di farci sospettare della sua vera natura, sempre che, in preda all’esasperazione, non decida di togliere di mezzo la sua amica-dittatrice.

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Zayday, dal canto suo, è il grande punto interrogativo di questa puntata. Avrà ragione la guardia di sicurezza Denise che continua ad accusarla di essere il killer del campus, oppure la ragazza è sempre di più vittima delle circostanze avverse? In questo episodio la vediamo alle prese con le attenzioni amorose del Red Devil, ma il rapporto tra i due non è ancora molto chiaro. Denise, con i suoi siparietti esilaranti, si riconferma ancora una volta la ciliegina sulla torta di ogni episodio; spero solo che non la uccidano la prossima settimana.

Il colpo di scena di questa puntata, abbastanza inaspettato, è sicuramente Gigi, che si scopre essere in combutta con il (o uno dei) Red Devil. Questo ci conferma ancora una volta in più che l’identità dell’assassino e quella della bambina nella vasca coincidono, tutto sta nel capire chi sia prima di rimetterci la pelle.

Devo ammettere che questo è stato, finora, il primo episodio in cui i vari richiami a film-serie tv-pop culture non mi sono pesati: dalla scenetta alla Orange Is the New Black con Chanel, al labirinto di Shining con la Chanel#5 e i due gemelli (che, sono pronto a scommettere, diventeranno i nuovi feticci di Murphy), al richiamo della botola del Silenzio Degli Innocenti in cui è tenuta prigioniera Zayday.
Anche le sequenze più ironiche e sarcastiche mi sono stranamente piaciute. Non mi riferisco ovviamente al grande mischione di razzismo-insulti-bullismo, bensì a quelle più propriamente leggere e frivole (ad esempio, il camminare letteralmente sui propri passi della Chanel #5 e dei gemelli per non lasciare tracce nel labirinto).

Continuando su questa strada, liberandosi dei quadretti di satira sociale che difficilmente si mescolano con tutto il resto (ad esempio, la scena della rissa nella sala mensa in nome del femminismo), puntando invece sulle battute ad alto tasso di assurdità (tipo quella del masturbarsi guardando Dora l’Esploratrice), Scream Queens può diventare un piccolo gioiello del palinsesto televisivo autunnale. Mai avrei pensato di scrivere una recensione favorevole al lavoro di Murphy, lo giuro, ma con questi ultimi sviluppi la serie può addirittura ambire ad una seconda stagione.

3.5

 


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