Servant è ambientato tutto nell’appartamento di una coppia della upper class di Philadelphia. Dorothy è una giornalista televisiva per il notiziario locale, Sean è un consultant chef per i migliori e costosi ristoranti. Nessuno dei due ha il tempo – o la voglia, scopriremo – di stare dietro a Jericho, il loro neonato, e così hanno deciso di ingaggiare una nanny, la religiosissima Leanne. La storia della nuova serie Apple TV+ è – essenzialmente – tutta qua! Ora, se ancora non avete chiuso la pagina e cancellato SerialFreaks dai preferiti è forse perché avete visto il voto e avete una certa fiducia nei nostri confronti, vediamo quindi se riusciamo a mantenerla fino alla fine di questa recensione….

Servant è una serie di genere horror psicologico creata da Tony Basgallop, di cui M. Night Shyamalan è regista del pilota e anche produttore esecutivo – e comparsa senza battute. Su una cosa bisogna essere chiari fin da subito a costo di sembrare ridondanti: non è scritta da M. Night Shyamalan. E il voto che abbiamo deciso di dare in virtù delle ottime premesse è anche per questo.
La forza della serie non è nell’horror, completamente assente nei suoi primi 30 minuti, bensì nella claustrofobia che la scrittura e la regia, di comune accordo, riescono a trasmettere in ogni scena. Una regia che vi immergerà fino al collo in una paranoia e ansia che Shyamalan sa gestire alla perfezione – forse proprio perché deve solo interpretare un testo non scritto da lui.

Sono dei luoghi chiusi anche le persone, che non a caso ci vengono presentate, e in seguito ritratte, con dei primi piani strettissimi che farebbero invidia a Sergio Leone. La recitazione è sublime e gli attori sono tutti bravissimi. Sicuramente spicca Lauren Ambrose con la sua isterica Dorothy, seguita – a sorpresa – da Rupert Grint con il suo viscido e volgare Julian, fratello di Dorothy. Anche se Julian nel pilota appare solo in una brevissima scena, è indimenticabile. Non sono comunque fuori luogo o meno bravi Toby Kebbell che interpreta il cinico marito di Dorothy, Sean, e Nell Tiger Free che interpreta la fanatica Leanne. La storia principale ruoterà sicuramente intorno allo strano e conflittuale rapporto di questi ultimi due e ci aspettiamo grandi cose.

Il pilota fa sicuramente il suo dovere e, se per 30 minuti siamo stati incuriositi e forse un po’ scettici, nel finale siamo rimasti sicuramente coinvolti. Non vediamo, quindi, l’ora di finire questa recensione per continuare la visione. Servant sarebbe perfetta per una maratona binge, se non avesse un’uscita con cadenza settimanale… Nonostante ciò: ottimo risultato anche e soprattutto per Apple TV+, che ha bisogno di nuove serie che facciano parlare di sé. E questa è una di quelle.

8/10

Storia - 8/10
9/10

Tecnica - 9/10
8.5/10

Emozione - 8.5/10

8.5/10

Summary

Scrittura e regia riescono di concerto a concentrare in 30 minuti la claustrofobia, paranoia e ansia necessari a catturarci. Visto che è tutto ambientato dentro una casa molto è affidato alla recitazione, che è ottima. Che dire? Servant sarebbe perfetto per una maratona binge, se Apple TV+ non facesse uscire gli episodi settimanalmente…