Sex EducationSex Education Season 2: Il bisogno di essere se stessi

Mentre Otis cerca di districare il groviglio dei suoi sentimenti, sessuali e non, Maeve inizia a comprendere il suo valore come donna e persona, e Eric si avvicina all’amore come mai prima d’ora.

7.3

La visione della seconda stagione di Sex Education ci ha lasciato soddisfatti e, come aveva fatto la prima, col sorriso. Questa non è una season che accontenterà pienamente tutti i fandom, specialmente quelli incentrati sul pairing Maeve/Otis, dal momento che sceglie di focalizzarsi maggiormente sulla crescita dei singoli personaggi e su ciò che hanno bisogno di diventare per sentirsi completi e liberi.

La storyline di Otis, ad essere sinceri, è forse la più deludente, dal momento che il ragazzo si ritrova – abbastanza consapevolmente – a commettere qualche errore di troppo e scivoloni che minano alla reputazione stessa del personaggio. Il bravo ragazzo per eccellenza finisce, difatti, per divenire egoista e sciatto, coprendosi per di più di ridicolo al party organizzato a casa sua, una delle scene decisamente più “raccapriccianti” a cui assistere. Il problema di Otis, in realtà, è proprio quello di sforzarsi troppo nel fare la cosa giusta, il che paradossalmente lo porta a seguire meno il suo istinto e a combinare solo disastri. La redenzione del personaggio si palesa solo attraverso il primo dialogo sincero con suo padre, la persona che Otis teme di diventare. È così che – per la prima volta – il ragazzo esprime pienamente l’affetto che prova per sua madre e i sentimenti sempre vivi per Maeve.

Maeve, dall’altro lato, segue un processo di profonda crescita, verso la donna migliore che potrà essere: una che affronta un cuore spezzato o una famiglia problematica con coraggio e determinazione; che comprende anche la necessità di dedicare il tempo a se stessi oltre che ai propri cari. La strada di Maeve percorre va proiettandosi verso l’alto, e ci fa dimenticare della delusione per il mancato successo della relazione con Otis, che passa nettamente in secondo piano rispetto al disegno del personaggio in sé – possiamo dirlo, uno dei migliori dell’intera serie fino a questo punto.

Altro punto forte della serie è la storyline di Eric, alle prese con le sue prime esperienze sentimentali, dopo aver passato gran parte della vita a cercare di essere accettato per la persona che è e per i vestiti che indossa. Nel turbinio delle cotte adolescenziali, il ragazzo è confuso tra le attenzioni dello sfrontato Rahim e l’irrazionale sentimento che lo porta inevitabilmente verso Adam, ancora alle prese con la difficoltà di accettarsi e concedersi la possibilità di una vita fatta di affetti e sincerità.

Lo spazio dedicato ad altri comprimari più o meno prominenti quali Ola, Lily, Aimee e Jackson è corposo e apprezzabile: mai sfruttato come riempitivo, lo screentime a loro dedicato va bensì a sensibilizzare su temi fondamentali come la violenza sulle donne, l’accettazione della diversità e il bisogno di aprirsi ed essere capiti dai propri genitori. Come di consueto per Sex Education la narrazione, ancorché romanzata, porta un barlume di rappresentatività per chi una vita come la loro la vive davvero, e costituisce un altro piccolo passo avanti per una industria televisiva e cinematografica ancora spesso incardinata in vecchi archetipi, priva di fluidità.

I traumi dei ragazzi non risparmiano nemmeno gli adulti, come il mal di cuore che appartiene a tutte le età, così come il bisogno di sentirsi vivi e liberi che rivediamo nella mamma di Otis (una sempre eccezionale Gillian Anderson) o nella mamma di Adam. Certo, i loro drammi mai oscureranno l’egemonia teen che vediamo sullo schermo, ma allargano il bacino di utenza anche a chi difficilmente empatizza con storie prettamente adolescenziali.

Sex Education è un pacchetto di emozioni e divertimento assicurato, che ha forse come pecca solo qualche esagerazione di troppo, che rischia di introdurre, per quanto in buona fede, delle note stonate nella narrazione. Ciononostante è un “teen dramedy” da non lasciarsi scappare, con un successo ampiamente meritato di pubblico che finalmente gli vediamo concesso.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.3/10

Summary

Sex Education è il teen drama che non dimentichi, e del quale finisci per conoscere e amare tutti i personaggi. Qualche esagerazione di troppo viene perdonata, visti i pregevoli passi avanti in tema di rappresentatività.

Porcamiseria

7.3

Sex Education è il teen drama che non dimentichi, e del quale finisci per conoscere e amare tutti i personaggi. Qualche esagerazione di troppo viene perdonata, visti i pregevoli passi avanti in tema di rappresentatività.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 8
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