Shameless6×07 Pimp’s Paradise – 6×08 Be a Good Boy. Come for Grandma

Shameless ha sempre avuto la tendenza ad assestarsi su un plateau narrativo una volta raggiunta la metà della stagione; forse lo fa per dare ai personaggi una pausa dopo gli episodi frenetici della prima metà o più probabilmente per indirizzare i personaggi verso quello che sarà l’arco della loro storia negli ultimi quattro episodi che li separano […]

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Shameless ha sempre avuto la tendenza ad assestarsi su un plateau narrativo una volta raggiunta la metà della stagione; forse lo fa per dare ai personaggi una pausa dopo gli episodi frenetici della prima metà o più probabilmente per indirizzare i personaggi verso quello che sarà l’arco della loro storia negli ultimi quattro episodi che li separano dal season finale. Da un lato, quest’anno si sentiva la necessità di un rallentamento come quello a cui abbiamo assistito, dal momento che molti personaggi sembravano o avere poca rilevanza all’interno della storyline principale o essere diventati i protagonisti di trame minori poco accattivanti; dall’altro lato, ciò ha fatto sì che la stagione sia stata divisa in due grandi tranche, delle quali la prima è stata piuttosto sconclusionata se non a tratti poco significante.

Dopo che la minaccia di perdere la casa è stata sventata dall’intervento provvidenziale di Carl, le dinamiche della famiglia Gallagher si sono concesse una pausa dalla frenesia delle scorse settimane e sono finite per ruotare quasi esclusivamente attorno alle storie di quest’ultimo e di Ian. Infatti, dopo che la serie ha affrontato la presa di coscienza di Fiona circa la propria importanza all’interno della famiglia, ovvero la sua battaglia interiore che da un lato la spingeva ad essere madre e dall’altro sorella, Shameless lascia grande spazio a Ian e a Carl. Non a caso, sono proprio loro due i personaggi che in questa stagione hanno avuto e stanno avendo le maggiori possibilità di crescere e maturare in un modo che agli altri personaggi non è permesso.

Shameless US 6x07 Pimp's Paradise - 6x08 Be a Good Boy. Come to Grandma recensione

La storia di Carl ha dovuto lottare fino a questo momento con diversi eccessi e stravaganze. Lo show ha difatti voluto giocare la carta del “white boy Carl“, e quindi gli autori hanno calcato la mano sulla adozione della cultura afroamericana, sfruttando questa situazione paradossale per trarne materiale comico e irriverente come solo Shameless è in grado di fare, dando vita ad una storia sempre al di sopra delle righe e al limite del plausibile. La comicità con cui è affrontata la nuova vita di Carl fa però a pugni con il lato più scuro, emotivo e commovente della sua storia: sebbene il climax del suo percorso narrativo sia stato raggiunto in NSFW, quando Carl ha bussato alla porta di Sean alla ricerca di un posto dove stare dopo aver assistito alla follia omicida di Nick, il proposito di abbandonare per sempre il crimine risuona alla grande in questi due episodi: in Pimp’s Paradise, nonostante Carl continui a comportarsi da bulletto per aver finanziato l’acquisto della casa, le parole di Sean, che lo sprona ad andare oltre lasciandosi alle spalle quanto accaduto, iniziano a far breccia e a smuovere qualcosa – rimorsi? senso di colpa? -, una consapevolezza che si dischiude completamente nell’ottavo episodio, regalandoci la toccante scena – che mette in luce le capacità recitative di Ethan Cutkosky ed Emmy Rossum – in cui Carl si apre in tutto e per tutto a Fiona che, un po’ sorella un po’ madre, lo stringe in un abbraccio che diventa il simbolo di quanto Fiona sia visceralmente protettiva nei confronti dei suoi fratelli.
Shameless ci ha abituati a momenti talmente veri e dolorosi da essere crudi e quasi surreali, mettendo alcuni personaggi in condizioni tali da far sì che ci affezionassimo a loro come fossero i nostri stessi fratelli o sorelle e che tifassimo affinché riuscissero a liberarsene. La fuga di Carl dalla vita criminale è sicuramente uno dei momenti più soddisfacenti e commoventi di questa stagione e porta con sé un messaggio dalla profondità non indifferente: non importa quale sia la tua estrazione sociale o gli zeri del conto in banca, perché c’è sempre la possibilità di redimersi e fuggire da un destino che la società vorrebbe cucirti addosso dal momento della nascita.

L’altra storia che non sembra del tutto destinata a perdersi nel nulla del racconto televisivo è quella di Ian: durante la prima parte della stagione lo abbiamo visto alle prese con la diagnosi di disturbo bipolare e la perdita di Mickey, condannato a scontare otto anni di carcere. Nell’ultima manciata di episodi, inoltre, il giovane ginger di casa Gallagher si è ritrovato catapultato in una storia diametralmente opposta a quella avuta fino a quel momento. In linea con la disfunzionalità che accomuna a vari livelli tutti i Gallagher, Ian ha dovuto imparare a relazionarsi con la “normalità” di Caleb: l’invito a cena fuori, la partecipazione al matrimonio in famiglia e l’essere presentato agli amici sono piccoli dettagli che i “Gallavich” non avevano mai avuto. Lasciato da parte il momento difficile da cui è reduce, Ian sembra cavarsela alla grande e pare che stia trovando la propria dimensione ideale, nonostante la storia con Mickey sia uno dei filoni più gettonati della serie e perciò pare difficile che – prigione a parte – questa venga accantonata nel dimenticatoio così facilmente. L’arrivo di Caleb sembra in realtà un passaggio: forse è il mezzo tramite cui Ian riuscirà a stabilizzarsi e convivere con se stesso in primis, per poi condividere la propria vita con un’altra persona. Grazie a Caleb, infatti, Ian ha iniziato a studiare per diventare paramedico: oramai, Ian non è vittima impotente della sua diagnosi, perché ha un obiettivo da raggiungere nella vita. Forse Caleb serve anche come metro di paragone: il fatto che i due si scoprano entrambi affetti da una patologia e che decidano di confidarselo, potrà servire a Ian come dimostrazione che è possibile andare avanti e condurre una vita normale, senza che il peso di una diagnosi comprometta i propri rapporti sociali e amorosi. Può darsi che questa sia solo una storia passeggera, ma al momento sembra che sia ciò di cui Ian ha bisogno, e tanto basta.

Dunque, se per Carl e Ian ci sono delle storyline piuttosto definite, lo stesso non si può dire degli altri personaggi. O meglio, le loro vengono affrontate con più precisione, scavando nell’intimo dei due protagonisti; al contrario, gli altri fungono quasi da astanti per andare a riempire i vuoti che rimangono in ciascun episodio.
Nella sua nuova vita a casa di Sean, Fiona sperimenta la difficoltà di farsi piacere dal piccolo Will, che è riluttante persino a parlarle perché la vede come un elemento di disturbo nella relazione (conclusa) tra i due genitori. Tralasciando questo piccolo dettaglio, la liaison tra Fiona e Sean sembrava andare a gonfie vele fino a quando quest’ultimo non trova il figlio maneggiare una delle pistole di Carl. Questa scena fa piombare l’episodio in un baratro di drammaticità: sembra che chiunque cerchi di avvicinarsi ai Gallagher debba necessariamente finire in qualche modo al centro di una situazione pericolosa e che non ci sia proprio scampo per questa famiglia, quasi destinata a danneggiare gli altri in un modo o nell’altro. Sean si scaglia contro Fiona rimproverandole il mancato controllo esercitato su Carl, il che mi fa pensare che la storia tra i due non avrà molto seguito: in ogni loro scena non ho mai sentito un feeling particolare, e forse questo sarà il pretesto per il loro allontanamento. Nel frattempo, sembra proprio che per Fiona non ci sia tregua.

Shameless US 6x07 Pimp's Paradise - 6x08 Be a Good Boy. Come to Grandma recensione

Una tregua, invece, sembra averla finalmente Lip: in Be a Good Boy. Come To Grandma, Lip riesce finalmente a liberarsi da quella che è stata una storyline già superflua sin dal suo inizio, degenerata in seguito in un vortice di banalità. Infatti, la storia tra la professoressa e lo studente è un cliché che risale ai tempi di Dawson’s Creek: a mio avviso, gli autori hanno decisamente toppato, mancando decisamente di originalità e di fantasia. Non parliamo poi di come la storia è stata gestita: il rapporto con Helene ha reso Lip la metà del personaggio che era, riducendolo ad uno zerbino al servizio delle voglie e fantasie sessuali della professoressa. Il punto più basso raggiunto dal ragazzo è stata l’ubriacatura seguita dalla scenata pietosa sotto casa sua, nonché della difficoltà di ottenere un’erezione con una donna che non fosse lei. Il fatto che Lip sia diventato protagonista di una storia poco interessante e scritta male è davvero un peccato, perché tra tutti i Gallagher lui è sempre stato uno dei personaggi migliori, quello che ha sempre avuto tutte le carte in regola per allontanarsi dal degrado disfunzionale della propria famiglia e del quartiere dove è cresciuto. Anche la storia con Amanda non lo ha mai valorizzato ed entrambe sono accomunate da una caratterizzazione fin troppo adolescenziale, il che fa scadere i personaggi, nonostante le capacità recitative di Jeremy Allen White siano rimaste invariate.

Dispiace non poter dare di più, ma entrambi gli episodi si meritano 3,5 porcamiseria. Shameless ha un potenziale immenso a livello narrativo: da un lato racchiude la potenza emotiva del drama, dall’altro riesce a scatenare risate come solo le migliori comedy sanno fare. Purtroppo, non sempre questo potenziale è sfruttato appieno: come in questi due episodi, a molti personaggi non viene data la giusta importanza, relegandoli a semplici spettatori delle storyline più importanti – è il caso di Debbie e Frank, che in questi due episodi rimangono all’ombra delle vicende di Carl e Ian, nonostante la storia che li ha visti protagonisti negli scorsi episodi sia stata davvero esilarante.
Ora Shameless si avvicina al finale di stagione e ancora non si intravede una fine chiara per le storie dei protagonisti: resta da vedere se gli autori opteranno per un momento drammatico potente, oppure se decideranno di concludere la stagione con una situazione più serena e distesa.

3.5

 


https://twitter.com/niccals12d3/status/707659220062183426

 

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