Arrivati al quarto episodio è possibile ormai confermare quello che sarà uno dei leitmotiv di questa settima stagione di Shameless: la voglia di riscatto di Fiona. Il suo percorso personale, che ha subìto una netta accelerazione nello scorso episodio, continua chiaramente in questo I Am Storm, ma con un sapore del tutto particolare. All’evoluzione di Fiona Gallagher si affianca quella della carriera di Emmy Rossum, al suo debutto dietro la camera da presa.
Svetlana: Don’t be strong woman. Strong women weather storms. You want to be the storm.
Il titolo dell’episodio nasce quasi per antitesi di uno dei saggi insegnamenti della nostra amatissima Svetlana – in sintesi, farsi mantenere da un uomo – ma è evidente che la vera tempesta in questo caso è rappresentata dalla maggiore dei fratelli Gallagher.
La sua posizione nei confronti dei propri fratelli è ferma e netta, così come il suo proposito di realizzare qualcosa di suo nella vita, a costo di qualche sacrificio, che sia questo abbandonare il tetto di casa Gallagher – probabilmente un gesto impulsivo già rientrato con l’offerta di pace di Lip e Debbie a fine episodio – quanto piuttosto entrare in rotta con l’amica di sempre, Veronica. Non è puro arrivismo il suo, bensì un profondo senso di frustrazione: frustrazione che Fiona riesce finalmente ad esprimere all’ennesimo commento spocchioso e arrogante di Lip:
Fiona: I took the GED so you would stay in school. I waitressed my ass off so that you could go to college and drink yourself sick. The past ten years, I’ve taken care of every single Gallagher in this family except one.
Per noi fan della prima ora, sono parole che pesano come un macigno perché sappiamo bene di quanti e quali fardelli si è sempre caricata Fiona, ed è inutile sottolineare per l’ennesima volta la bravura della Rossum. Doppia bravura aggiungiamo, perché se è vero che non le possiamo attribuire la paternità dei dialoghi, di certo possiamo apprezzarne l’esordio alla regia per come ha espresso attraverso le immagini tutta l’anima della “sua” Fiona. Tutta la sua rabbia e il suo astio sembrano quasi azzerarsi per un attimo nelle inquadrature alla tavola calda: quel sorriso di affetto e tenerezza verso Ian e Trevor, la gioia nel vedere tutti divertirsi, salvo poi ritornare malinconica in quel suo splendido vestito rosso, da sola, fuori dalla tavola calda. Fiona non è cambiata, non ha rinnegato l’amore per la sua famiglia, né per i suoi fratelli, ha solo deciso di riversare un po’ più d’amore verso se stessa.
Emmy Rossum è però anche sinonimo di femminilità, di quelle selvagge, carnali, e forse non è un caso che la scena di Svetlana, che si bagna col tubo dell’acqua lasciando trasparire la sua giunonica bellezza russa, sia forse una delle scene più sexy di tutta la serie, nonostante ce ne siano state proposte di ben più spinte. Probabilmente la bella Emmy ci ha messo molto un suo personalissimo tocco.
Per quanto al centro dell’attenzione, Fiona non è però l’unica protagonista, né l’unica tempesta dell’episodio, anche se poi va beh, a voler essere sinceri di tempeste in Shameless ce ne sono sempre a iosa.
Ian supera il lutto(?) per la rottura con Caleb avvicinandosi a Trevor, che si scoprirà essere un ragazzo transgender (F2M) che lo catapulterà in un modo fatto di tante definizioni e sfaccettature della sessualità, attenzione spasmodica ai pronomi da utilizzare, eccetera. Chiaramente fanno molto pensare le sue reazioni di fronte a parole come “intersessuale“, “pansessuale” o acronimi come AFAB (Assigned Female at Birth – ndA). Le dinamiche tra Ian e gli amici di Trevor hanno probabilmente un duplice scopo: porre di certo l’attenzione su tematiche come la transfobia o una certa sensibilità verso chi si sente altro da sé, ma al tempo stesso evidenziare come spesso certo disattenzioni o mancanze di tatto possano essere dettate dall’ignoranza di certe tematiche, da un’insensibilità che nasce banalmente dal non essere pienamente consci di tutte le eventuali problematiche. Un po’ come accade per Ian insomma. È forse una delle pochissime volte che certi temi vengono trattati così direttamente in Shameless, e sicuramente la prima volta che Ian si trova a relazionarsi con una certa parte della comunità LGBT fuori dalle mura di un locale gay o un retrobottega, giusto per rinverdire i ricordi.
Cambiando registro, la parte più comica è chiaramente quella riservata a Kev, Veronica e Svetlana che non solo ci fa ridere tantissimo, ma che mette anche in luce la new entry dello scorso episodio, quel padre che ha venduto la propria figlia come schiava del sesso e che adesso riesce a farci ammazzare dalle risate non avendo ancora quasi detto una parola. Russia batte USA 2-0. Per loro però non ci sono solo risate: pur nella surrealtà della loro storyline, emerge qualche ombra nel loro rapporto: una sorta di senso di sfiducia da parte di Kev e V nei confronti di Svet, ma anche l’opportunismo di quest’ultima quando candidamente ammette a Deb che questa loro situazione è una situazione vantaggiosissima sotto diversi punti di vista.
Per il resto qualche commento al volo:
- Carl sempre una spanna sopra gli altri e questa sua strada verso l’arruolamento nelle Forze dell’Ordine è sempre più convincente, quando anche solo a pensarlo qualche stagione fa ci sarebbe venuto da ridere.
- Lip poco efficace e/o interessante. Come per la storyline universitaria, il suo personaggio funziona poco in solitaria e rende invece tantissimo nel nucleo familiare o in storyline autodistruttive in cui emerge tutta la bravura di Jeremy Allen White. Per fortuna, questa sua deriva è già stata più volte telefonata, quindi non ci resta che attendere.
- Debbie e Frank sono ormai un disco rotto. Speriamo arrivi presto per loro qualcosa di veramente convincente, anche se sulla storyline di Frank qualche riserva la abbiamo: in un certo senso, la lotta per il suo rifugio e il dover organizzare questa sua nuova famiglia allargata sembrano far intravedere una sorta di percorso di redenzione che potrebbe anche stupirci. Pur sperandoci sempre però, su Frank e le sue storie ci siamo già espressi in Hiraeth. O prendere o lasciare, non si può fare altro.
L’episodio di questa settimana è in definitiva davvero godibilissimo e scorrevole, frenato forse dalle storyline deboli e/o poco avvincenti di cui sopra che lo allontanano dall’eccellenza. Le fondamenta di questa settima stagione iniziano ad intravedersi, adesso abbiamo bisogno dei primi veri scossoni, come Shameless ci ha ben abituati a ricevere.
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Le lezioni di vita di Svetlana sono migliori di tutte quelle che i tuoi genitori ti hanno insegnato. Sempre e comunque! #shameless
— 𝙶𝙸𝙶𝙶𝙸𝙽𝚂 (@thatssogiggins) October 24, 2016
L'apertura con Yavgeny che piange e tradotto "non posso credere che vi siate persi Shameless,nessuno potrà consolarmi" ahahahahah #Shameless
— alohomora (@_Iamalsoawe_) October 24, 2016
Comunque Svetlana >>>>>> voi#Shameless
— Francesca. (@blvackthorn) October 24, 2016
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