Shameless8×03 God Bless Her Rotting Soul

Nel tentativo di risolvere una situazione spinosa, tra avvenimenti iperbolici e nuove identità, i Gallagher hanno modo di impartire e ricevere lezioni di vita.

7.8

Un avvenimento in apparenza benigno, dal quale scaturiscono successivamente conseguenze tutt’altro che piacevoli, è un elemento più che familiare in Shameless. Non ci ha sorpreso, dunque, che la metanfentamina di Monica, responsabile dell’aumento delle ricchezze della famiglia Gallagher, sia in realtà appartenuta al suo ex compagno, e nemmeno che quest’ultimo decida di vendicarsi per la sua perdita.

Il tentativo di trovare una soluzione ed evitare un disastro è motivo di unione per i Gallagher che, per quanto non vogliano ammettere di aver commesso un grosso errore, rinunciano all’orgoglio rivolgendosi a Fiona, la più responsabile del nucleo familiare e – si può dire – lungimirante. La preoccupazione passa in secondo piano rispetto alla soddisfazione dell’aver sempre avuto ragione e, in uno dei suoi tipici discorsi alla non sareste nulla senza di me, la ragazza non può che godersi il momento. Almeno fino alla rivelazione scomoda che l’unico modo per recuperare la metanfetamina rimasta è sconsacrare la tomba di Monica.

La lezione dei Gallagher viene compresa non tanto con le vanghe in mano, ma più nel ritrovarsi con una tomba scaraventata al suolo – grazie all’assurda presenza di una mini gru – che rilascia il corpo e odori devastanti. L’impresa riesce solo grazie all’unione e al sacrificio di gruppo, a confermare nuovamente che, dinanzi a un reale pericolo, i Gallagher non smetteranno di esserci gli uni per gli altri. Ne è ulteriore dimostrazione il sentito discorso del nuovo Frank – che forse ora dovremmo chiamare Francis – pronto ad atti di eroismo per difendere i familiari.

La nuova identità assunta da Frank finisce per non essere, almeno dopo tre episodi, una bufala colossale e, in un processo di santificazione, ci ritroviamo davanti un uomo rinato, che sperimenta per la prima volta il senso di colpa, e forse tutte le emozioni che non avevano mai avuto posto nel suo corpo dilaniato dall’ubriachezza. Solo il tempo potrà dirci se dobbiamo davvero abituarci a questa nuova immagine di Frank come protettore degli animali e buon samaritano (sì, è incredibile solo scriverlo).

Ian, Lip e Kevin sono, a loro modo, intrappolati in piccole o grandi ossessioni, che non riescono a far scattare il salto di qualità delle loro vite. Lip, tuttavia, riesce a trovare un barlume di speranza nella possibilità di aiutare il suo vecchio professore Youens, un’occasione di sì fare un’opera buona, ma specialmente di distogliere le attenzioni da se stesso e dalla voglia di bere per dimenticare i dispiaceri. Nel rovesciamento di ruoli che vede stavolta un Lip più maturo insegnare una lezione, non è da escludere la possibilità di redenzione persino per un caso quasi irrecuperabile.

Ian, dall’altro lato, fallisce nel tentativo di gestire l’onnipresente dolore per la morte di Monica, continuando a corteggiare senza tregua un Trevor più interessato al benestare di Ian che alla possibilità di un rinnovato rapporto sentimentale, e ignorando il suo bisogno di leccarsi le ferite e aprirsi realmente con qualcuno.

La storyline di Kevin è forse quella meno riuscita, dipingendolo in un’esagerata crisi ipocondriaca che lo conduce a scoprire la sua appartenenza a un ceppo americano quasi estinto, famoso per gli accoppiamenti intrafamiliari. Una banale ricerca su Internet – con tanto di fotografia photoshoppata male – dà a Kevin la possibilità di riallacciare con il suo passato, scoprendo la sua “vera” identità come Bart del Kentucky. Il tutto, purtroppo, sembra un po’ forzato e fuori contesto. La chicca è il ritorno di Svetlana, che tornerà sicuramente a occupare più spazio nella storyline, dopo un pratico accordo al femminile.

Lezione in arrivo anche per la nostra Debs, alla quale non basta il ruolo da strong woman per cavarsela sempre e comunque. Ormai rifiutata dal ragazzo disabile che sfruttava per denaro – che tanto stupido in realtà non è – resta senza uno spicciolo in mano. L’opportunismo, a tutti gli effetti, non paga.

Tralasciando la trascuratezza nei confronti di Liam – che speravamo potesse guadagnarsi un ruolo più chiaro nella serie dopo quanto visto nella première – e a tratti di Carl, Shameless non delude, regalandoci dei Gallagher sempre più uniti e capaci di farsi rispettare. Come sottolinea Fiona, mai sfidare un Gallagher per non finire al tappeto.

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Porcamiseria
  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.8/10

In breve

Le vicende dei Gallagher non perdono la loro qualità, seppur contenendo qualche esagerazione di troppo. Le storyline di alcuni personaggi trascurati sono da approfondire, mentre sono da migliorare quelle che si focalizzano troppo su temi ricorrenti.

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Porcamiseria

7.8

Le vicende dei Gallagher non perdono la loro qualità, seppur contenendo qualche esagerazione di troppo. Le storyline di alcuni personaggi trascurati sono da approfondire, mentre sono da migliorare quelle che si focalizzano troppo su temi ricorrenti.

Storia 7.5 Tecnica 8 Emozione 8
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