Il decimo episodio di Shameless US, Church of Gay Jesus, non si distacca troppo dai precedenti, ma ci regala qualche momento significativo, che non possiamo non apprezzare.

Iniziamo da Fiona. Nonostante il suo successo con Ford, che finalmente le si concede, la sua natura generosa e disinteressata non viene apprezzata dal suo malcapitato ex dipendente che, nonostante l’estrema ospitalità della ragazza, le rifila una bella denuncia. A dimostrazione che non sempre dalla vita si riceve quanto si dà. Una lezione che forse pesa particolarmente, in una fase positiva della vita di Fiona. Ma, dopotutto, questo è pur sempre Shameless.

Lip, dall’altro lato, si ritrova ad affrontare l’inaspettato lutto di Youens, che diventa un’occasione per dare sfogo a tutta la rabbia che aveva accumulato nel tentativo di aiutare chi non voleva essere aiutato, anziché se stesso. La sua crisi di nervi e l’impossibilità di comunicare le sue ultime parole dedicate a un “amico”, al funerale dello stesso, danno finalmente espressione all’interiorità del ragazzo, profondamente disastrata. L’assenza di Sierra viene bilanciata dalla comparsa di un nuovo personaggio, la figlia di Youens, che, a suo modo, comprende il risentimento e l’esclusione del ragazzo. Una lezione è servita anche a Debbie che, pur cavandosela da sola, è accecata fin troppo dal denaro per capire quando è necessario darci un taglio: il suo piede, probabilmente, glielo ricorderà nei giorni a venire.

Il culto dirompente di Ian, tema portante dell’episodio, nutre a dismisura il suo ego, rendendolo un vero e proprio idolo delle masse, che pendono da ogni parola (buona o cattiva) che esca dalle sue labbra. Un’occasione per rivendicare i diritti dei più deboli finisce però per diventare un atto molto personale, che serve solo a far crescere l’autostima. Nonostante il ragazzo finisca per ammettere che non sarebbe una grande tragedia se il mondo perdesse interesse nei suoi confronti, la verità è che non può fare a meno di rinunciarvi, perdendo di vista le persone care (povero Trevor) e quello che conta nella sua vita. Il tutto finisce per andare a beneficio di Frank, che usa l’occasione per arricchirsi grazie al suo merchandising fai-da-te a tema gay religioso. Per un Gallagher, ogni occasione è buona per guadagnare, giusto?

La caccia al marito di Svetlana si rivela più difficile del previsto, eppure non riesce a stimolare il nostro interesse, ancora troppo avulsa dal contesto generale. Per finire, chi non impara nessuna lezione è Carl, che pur cercando di evitare un passo per lui troppo grande, oltre che un futuro poco felice con la psicopatica di turno, finisce per ripetere gli stessi errori del padre. Delle congratulazioni (o forse delle condoglianze) sono comunque d’obbligo.

Porcamiseria

6/10

Storia - 6/10
6/10

Tecnica - 6/10
7/10

Emozione - 7/10

6.3/10

In breve

Shameless prosegue sulla stessa lunghezza d’onda degli episodi precedenti, ma dà più spazio all’introspezione di Lip e Ian e non mette da parte le emozioni. Per ora, si resta a galla.

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Porcamiseria

6.3

Shameless prosegue sulla stessa lunghezza d’onda degli episodi precedenti, ma dà più spazio all’introspezione di Lip e Ian e non mette da parte le emozioni. Per ora, si resta a galla.

Storia 6 Tecnica 6 Emozione 7

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