Shameless8×11 A Gallagher Pedicure

Shameless ritorna, questa settimana, con un mix esplosivo di vignette Gallagheriane che, seppur prive del lustro degli inizi, riescono a fare centro. Sicuramente, l’unità della famiglia Gallagher si è ormai ridotta a un’usuale singola scena mattutina, con chiacchiere spicciole e consigli buttati qua e là. Tuttavia, questo resta uno show da non condannare e che, con qualche intoppo, ci spinge ancora a seguirlo con attenzione.

Fiona (una come sempre favolosa Emmy Rossum) è alle prese con un problema più grave del previsto, che però non la abbatte troppo, ma anzi la induce a reagire con rabbia e furore. I piccoli dispettucci che si rifilano agli odiati vicini divengono una guerra a tutti gli effetti, con tanto di lotta all’ultimo sangue per difendere un malcapitato cagnolino. Il tutto continua a farci rendere conto della forza emotiva della ragazza, che è cresciuta a dismisura, se pensiamo al suo passato.

Lip ci delude nell’abbandonare un proprio percorso personale per aiutare, ancora una volta, qualcun altro. Sierra appare di nuovo follemente innamorata o, forse, è semplicemente attratta da chi è in grado di fare di tutto per lei, persino rispedire il padre violento in prigione. L’amore di Lip per la drammaticità è forse quello che più lo rovina, distruggendo il suo incredibile potenziale sullo schermo.

Debbie e il suo problema al piede finiscono per regalarci, in questo episodio, alcune tra le scene più bislacche di Shameless. Un rischio serio, che può solo essere risolto con un consistente bottino, viene risolto fai-da-te da Debbie e Liam (o meglio da Frank), e l’amputazione di tre dita appare quasi come un servizio fatto in casa, senza particolari intoppi (a parte gli svenimenti). La crociata di Frank per assicurarsi una buona provvigione non porta ancora concreti risultati e non possiamo dire che ci sorprenda. Le sue lamentele nei confronti dei figli ingrati ci hanno, però, nostalgicamente ricordato i contrasti di un tempo, che questa stagione preferisce tuttora lasciare in sordina.

Ian, dal canto suo, stavolta si occupa di proteggere un ragazzo che non può che ricordargli se stesso. Ciò lo spinge a restare fermo sulle sue posizioni in maniera più che netta, senza dare alcuna possibilità a chi non osanni il suo Dio gay. La scena coreografica finale col botto ha di certo il suo impatto, e cristallizza il nuovo stato santificato di Ian, che non verrà mai più dimenticato.

Su Carl e Cassidy spendiamo poche parole. Il viaggio della memoria di Carl non è altro che una scusa della ragazza per avvinghiarsi ulteriormente a lui, e stringerlo nella morsa. Il comportamento della ragazza è pressochè incommentabile (i selfie con il morto, ma è seria?). Kevin e Veronica sono sempre più nelle retrovie, e Svetlana può farci pena, ma non a livelli cosmici. Ci vuole ancora tanto lavoro per reintrodurli nel contesto Gallagheriano generale, dopo aver vissuto un disparte quasi l’intera ottava stagione.

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