Succession2×09 DC

I Roy devono affrontare un'audizione al Senato per delle accuse interne alla società: ne nasce un episodio perfetto, che fa del climax la sua cifra stilistica.

9.3

“È come un superpotere?” chiede RheaLogan sul finale di questo nono episodio di Succession, “Dire menzogne così a qualcuno?”. È in fondo Rhea non ha tutti i torti, perché bisogna davvero avere un potere straordinario per essere come i membri della famiglia Roy. Basta prendere i figli: possono anche non essere ancora all’altezza del padre nel fare business e nel portare avanti una società come la Waystar Royco, ma se c’è da dire qualche bugia il loro sembra essere un innato talento. E il fulcro di questi sessanta minuti è proprio questo.

DC è la puntata fino ad ora più seria ed a tratti più oscura di Succession, ma che al contempo risulta essere anche il migliora. Una sceneggiatura perfetta costruita su un crescendo di trama costruisce un episodio che, seppur per la sua comicità ristretta si distanza dai precedenti, rappresenta in maniera inappuntabile quello che la famiglia Roy è: un covo di opportunisti e malevoli, egoisti e sfruttatori, pronti anche ad incolpare chiunque pur di salvarsi la pelle. Quello che Succession ci ha abituato a vedere fino ad ora era una famiglia Roy in delirio di onnipotenza, sempre e comunque al comando; in questo caso accade letteralmente il contrario: sono i Roy la preda ed i senatori i predatori assetati di sangue. Se in mezzo tra le due fazioni ci sono accuse di molestie avvenute sulle crociere di proprietà della Waystar e coperte dalla dirigenza, davanti allo schermo c’è uno spettatore che non sa se prendere le parti dell’accusa o quelle dei Roy, perché in fondo ci si è ormai affezionati a queste pessime persone.

L’audizione al Senato americano diventa un match all’ultimo sangue. Sul ring al primo round salgono per i Roy TomGerri – chissà se è stata voluta come cosa: a differenza della famosa coppia del cartone animato, qui i due siedono allo stesso tavolo contro i senatori. A farne le spese è Tom, che porta avanti un’audizione in cui l’incoerenza ne è la regina: ammette, infatti, dopo aver precedentemente affermato il contrario, di capire il perché il vecchio capo del dipartimento crociere, Lester, venisse soprannominato nelle mail Mo Lester, ammettendo dunque di conoscere la sua reputazione. Tom esce così dall’aula sconfitto, sbranato da chiunque, o per dirla alla Tom “fucked from every direction“.
A salvare la situazione sarà poi la seconda coppia, quella formata da Logan e Kendall, i quali riusciranno tenere testa al Senato.

L’episodio perfetto, che si regge su una sceneggiatura in crescendo

I tre figli svolgono così un ruolo a loro adatto, tirando fuori gli artigli a difesa del padre che in quest’episodio, e per la prima volta in assoluto, sembra in forte difficoltà: Kendall è al suo fianco, Roman viene mandato in Turchia per fare lobbying prima di essere preso in ostaggio dai terroristi – anche se sarebbe stato più bello vederlo nell’occhio del ciclone, tanto che la sua storyline è quella meno interessante all’interno dell’episodio -, e Shiv viene mandata a parlare con un’accusatrice per farla desistere dalle sue intenzioni.
Rhea, sul finale, è costretta ad abbandonare la barca perché in fondo con dei soggetti così sociopatici non sarà facile conviverci.

Sul finale poi Logan emana la sua sentenza: serve un sacrificio di sangue. Ovviamente per ora sembra essere Tom il candidato più papabile: guardando ciò che sta accadendo sembra quasi sia stato messo alle crociere come polizza assicurativa per i Roy, come per avere un capro espiatorio semplice da usare.
Ma occhio a Greg: mentre Tom bruciava le carte che contenevano le prove della copertura delle molestie, Greg si è tenuto da parte dei fogli. Che i Roy sacrificheranno in qualche modo l’innocente Greg e nella prossima stagione di Succession ci godremo la sua vendetta? E’ solo un’ipotesi, certo, ma significherebbe una battaglia all’ultimo sangue tra i fratelli Roy, Logan e Ewan…e noi non vediamo l’ora!

  • 9.5/10
    Storia - 9.5/10
  • 9/10
    Tecnica - 9/10
  • 9.5/10
    Emozione - 9.5/10
9.3/10

Summary

Una sceneggiatura basata su di un forte climax dà sostanza ad un episodio che rasenta la perfezione. Eccellente la scrittura, che sceglie un tono più serio, ma senza lasciare quella comicità ormai caratteristica della serie. Peccato per la storyline scelta per Roman: seppur potenzialmente interessante, non è risultata funzionale in quanto gli occhi erano tutti rivolti a Washington.

Porcamiseria

9.3

Una sceneggiatura basata su di un forte climax dà sostanza ad un episodio che rasenta la perfezione. Eccellente la scrittura, che sceglie un tono più serio, ma senza lasciare quella comicità ormai caratteristica della serie. Peccato per la storyline scelta per Roman: seppur potenzialmente interessante, non è risultata funzionale in quanto gli occhi erano tutti rivolti a Washington.

Storia 9.5 Tecnica 9 Emozione 9.5
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