Suits5×08 Mea Culpa

Eccoci nuovamente a parlare di Suits e di questa stagione che per più di un motivo non riesce ad essere convincente e l’unico modo per tenere in piedi la baracca sembra essere il ricorrere alle tematiche cardine di questa serie e a quelle dinamiche ormai perfettamente oliate tra i personaggi. Si aggiunga a questo, un’ottima […]

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Eccoci nuovamente a parlare di Suits e di questa stagione che per più di un motivo non riesce ad essere convincente e l’unico modo per tenere in piedi la baracca sembra essere il ricorrere alle tematiche cardine di questa serie e a quelle dinamiche ormai perfettamente oliate tra i personaggi. Si aggiunga a questo, un’ottima capacità nello scegliere le guest star degli episodi, che più di una volta hanno risollevato le sorti della singola puntata.

Litt vs World

Come era prevedibile, la scazzottata tra Louis e Harvey è al centro di questo episodio e viene gestita ineccepibilmente, da un punto di vista stilististico, con un Harvey insolitamente umile e vulnerabile che va a chiedere scusa a Litt. La cosa che però inevitabilmente stona è il ricorrere al solito canovaccio trito e ritrito con cui potremmo rappresentare qualsiasi crisi alla Pearson-Specter-Litt:

  1. Louis va in conflitto con Harvey e anche quando dalla parte della ragione, commette l’inevitabile scorrettezza che mette a repentaglio la credibilità dello studio
  2. Jessica va su e giù per i corridoi, minaccia chiunque ed elabora strategie per mettere tutto a posto
  3. Louis persiste fin quando Donna o Mike (come in questo caso) non lo fa rinsavire
  4. Louis si pente e cerca di fare ammenda
  5. Amici come prima

Intendiamoci, Rick Hoffman, Gina Torres e Sarah Rafferty compiono il loro dovere alla perfezione, quello che manca è il guizzo in più, l’inaspettato, ma è evidente che gli autori hanno preferito non osare più troppo dopo il Darvey e l’evoluzione caratteriale di Harvey. Tenendo conto del potenziale dei tre attori di cui sopra, la trovo una scelta fin troppo prudente.

La differenza rispetto alle altre Litt-crisi è che stavolta non c’è il lieto fine, Louis affronterà le conseguenze del suo gesto e toccherà vedersela con un’agguerrita Jessica durante un difficile meeting in cui si deciderà della sospensione di Harvey.

Pretty Little Lawyers / Liars

Uno dei temi portanti dell’intera serie è sicuramente il segreto di Mike, sempre lì, sempre ingombrante, sempre pronto ad esplodere come una bomba nucleare. Il segreto, finora inutilizzato in questa quinta stagione, torna prepotentemente alla ribalta dopo che Jack Soloff propone Mike per la nomina a junior partner. Per quanto meritata, questa nomina metterebbe Mike sotto le luci dei riflettori, e con lui il suo segreto.

Mike non può permetterselo, Jessica non può permetterselo, l’intero studio non può permetterselo.

Se inizialmente pensavamo che l’episodio vertesse sull’insoddisfazione personale di Mike e sul dover accettare un futuro senza possibilità di carriera, le dinamiche di potere interne porteranno Jessica ad acconsentire alla nomina a junior partner. Fin qui nessun problema.

Il problema, se vogliamo, nasce dopo, quando, al primo caso da partner, Mike (assistito da Rachel) si trova ad affrontare quella Claire con cui era uscito anni or sono e a cui aveva confidato di non aver mai frequentato legge. Certo ne ha fatta di strada la ragazza, e adesso si occupa anche di grosse cause. Seriously? Faccio veramente troppa fatica a trovare realistica questa storyline.

La paura di essere scoperto costringe Mike a farsi da parte e lasciar fare tutto a Rachel, mettendola chiaramente in una difficilissima posizione, data la sua incapacità poca esperienza. Stavolta, ad essere compromessa dal segreto non è la credibilità dello studio quanto la forza del rapporto tra Mike e Rachel: quanto forte potrà essere il sentimento di Rachel nel rischiare davvero tutto per il suo uomo? Se da un lato, le tensioni e le menzogne non fanno vacillare Rachel, le dure parole di Claire nel confronto finale con Mike insinuano il dubbio nel cuore del ragazzo: è giusto che la sua donna debba affrontare tutto ciò, è questo il destino a cui il loro amore la condannerà?

Questo epilogo onestamente mi ha sorpreso e non mi è affatto dispiaciuto, forse darà uno scossone alle cose. Come detto all’inizio di questa recensione, le guest star quest’anno sono davvero azzeccate. È vero, rimango perplesso dalle modalità, ma l’ingresso di Spencer Claire ha dato una bella scossa al torpore delle dinamiche sul fronte Mike e Rachel. D’altronde, anche la scelta non è casuale e anche un bel po’ gigiona: Claire è infatti interpretata da Troian Bellisario che, oltre ad essere una delle star di Pretty Little Liars, è anche la vera fidanzata di Patrick J. Adams.

So, What’s Next

Il problema di questa stagione, come detto più volte, è il non avere un’identità ben precisa, giunti ormai ad una manciata di episodi dal midseason finale.

Anche in questo episodio si è ben distinto John Pyper-Ferguson (ex Brothers & Sisters) nei panni di un ormai redento Jack Soloff che nel finale rimane però vittima di un altro dei ricatti di Hardman, ormai unico possibile artefice di un qualcosa che risollevi le sorti di questa prima metà di stagione. Le puntate che ci separano dal summer finale saranno sicuramente dedicate al nuovo pericolo per Jessica&Co., ma sicuramente ci sarà un serbo qualcos’altro sul fronte sentimentale.

Il voto per questo episodio è di tre porcamiseria e mezzo: la scossa causata da Claire non può onestamente colmare l’assoluto perpetuarsi di un canovaccio trito e ritrito. Il mezzo punto lo dò per Troian e per l’aver citato (per la seconda volta) Game Of Thrones nell’inusuale tentativo di Mike di far rinsavire Louis:

Mike: If you think that, then let me put this in terms that you might understand. Harvey is Jon Snow, I’m his Uncle Benjen, and you used me to lure him out so that everybody could stab him to death.

Louis: How dare you defile Game of Thrones by comparing Harvey to Jon Snow.

Mike: That’s not the point, and you know it. The point is, you betrayed Harvey, the same way that kid betrayed Jon Snow.

Louis: Well, in that case, it was for the good of The Watch.

Mike: Yeah, I’m sure that’s what that kid thought, too. But I guarantee you, he’s going to regret stabbing his friend for the rest of his miserable life.

3.5

 

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Anche su Twitter sono abbastanza d’accordo con noi sulla gestione dello studio:

Abbiamo poi reazioni moderate sull’ennesimo pericolo per Mike:

Il clamore sui social è comunque dato per lo più dalla citazione di Game Of Thrones:

Porcamiseria

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