Suits5×10 Faith

Chiudere la summer season con un cliffhanger è stata una scelta saggia. Ad una manciata di secondi dalla fine stavo già facendo “ciao ciao” con la manina a Suits, quando per la prima volta dall’inizio di questa stagione succede qualcosa. Non che questo salvi lo show da un fallimento di idee dietro l’altro, in ultimo […]

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Chiudere la summer season con un cliffhanger è stata una scelta saggia. Ad una manciata di secondi dalla fine stavo già facendo “ciao ciao” con la manina a Suits, quando per la prima volta dall’inizio di questa stagione succede qualcosa.

Non che questo salvi lo show da un fallimento di idee dietro l’altro, in ultimo i flashback onnipresenti in Faith.

Back and forth

Dopo quella lanciata nello scorso episodio, con Harvey e Mike sull’orlo delle dimissioni, un’altra bomba esplode nel cuore pulsante della Pearson Specter Litt: le votazioni per rimuovere Jessica da managing partner. I risultati sono tutt’altro che scontati e il golpe potrebbe accadere realmente grazie anche a Hardman che minaccia Litt di distruggere l’azienda della sorella nel caso lui voti in favore della Pearson.

Per di più Harvey e Mike sono introvabili, il primo troppo impegnato a trovare la soluzione a suoi problemi grazie alla sua psicoterapeuta ed il secondo cercando consiglio dal suo vecchio sacerdote.

Proprio qui comincia il dramma: lo show si frammenta inserendo flashback sulle vite di entrambi gli uomini che non solo spezzano il ritmo della storia al tempo presente, aggiungendo poco e nulla oltretutto, ma sono un pugno nell’occhio. Seppur inutili potevano essere comunque qualcosa di interessante perché chiaramente le due storie sono ad alto contenuto emotivo. Vedere Harvey lottare con il padre e Mike che si strugge nell’accettare la morte dei genitori è molto toccante ma poi dai un’occhiata al taglio di capelli del Mike adolescente e ti si inaridisce il bulbo oculare in 0.2s.

Hollywood ci ha abituati a 30enni che interpretano 15enni ma Suits non si impegna neanche a renderlo credibile ed anzi lo sottolinea. Patrick J. Adams con il ciuffo emo unto è una caricatura degna di uno sketch da quattro soldi e non certo adatto ad un prodotto che ha sempre mantenuto la sua patina glamour.

Capisco la scelta di non cambiare, nei flashback, gli attori per Jessica ed Harvey ma per Mike era necessario ed ha tolto moltissimo alla scena.

La maggior parte dell’episodio viene occupato da queste intrusioni nel passato e viene lasciato troppo poco spazio a ciò che era davvero interessante, In primis il break down di Jessica, evidentemente arrivata al limite. Lo studio legale è la sua vita: come mostrato in un flashback ha rinunciato al suo matrimonio per poter proseguire la sua carriera, ed ora tutto sta per crollare.

Nonostante Gina Torres sia solitamente ottima, in Faith il tempo dedicatole è poco, e non riusciamo ad empatizzare completamente con lei. Con Harvey sono riusciti benissimo a rendere la sensazione di alienazione ma evidentemente, per l’ennesima volta, gli autori non sono interessati al personaggio della Pearson, le cui storyline sono sempre tagliate in modo frettoloso con il risultato di non vedere altro che una donna ben vestita falcare i corridoi lanciando sguardi torvi a destra e a manca.

Donna totalmente priva di spessore e messa in scena solo perché “è il finale, deve esserci”.

This is my resign

Harvey realizza che, ovviamente, il motivo per cui teme che dimettendosi possa “tradire” Jessica sia tutto da ricercare nel rapporto con la madre. Non so che background abbiano gli autori di Suits ma sono sicura si tratti di gente convinta che le teorie di Freud siano ancora scientificamente valide, altrimenti non si spiegherebbe questo voler appioppare alla signora Specter tutti i mali del mondo.

Harvey decide di dimettersi realizzando che questo è l’unico modo per poter davvero ringraziare Jessica, e così la spada di Damocle si sposta dalla testa della Pearson; Soloff è lasciato solo a leccarsi le ferite e Louis può fare il gradasso con le spalle coperte, tarallucci e vino per tutti come al solito.

Mike Ross invece, spinto dai consigli di Trevor, va a consultarsi con Padre Walker, direttore della scuola privata frequentata dal ragazzo durante l’adolescenza. Ovviamente Mike chiede al prete consiglio “sotto confessione” così da sollevare entrambi dal problema giuridico della conversazione. Il problema però è che l’assoluzione e il perdono non possono essergli impartite; Mike non è pentito di ciò che ha fatto ed anzi, non vede l’errore nella sua condotta.

La sua indecisione è spinta principalmente dal timore di perdere Rachel, così come ha perso i genitori (Padre Walker e la Dr. Agard devono aver frequentato la stessa università). Arrivano dunque anche le sue dimissioni dalla Pearson Specter Litt ma non è per nulla di sollievo per Jessica che improvvisamente si trova senza più i suoi cardini.

L’abbraccio finale fra Harvey e Ross è toccante e ci lascia qualche secondo fantasticare su un loro futuro insieme, ma la dolcezza dura poco. Mentre Mike si avvia per dare un ultimo saluto al suo ufficio due agenti lo fermano e lo dichiarano in arresto per “conspirancy to commit fraud.”

S05EP11

In una recente intervista lo showrunner e creatore Aaron Korsh ha confermato che l’arresto di Mike è per la falsa laurea e non altri motivi, la grande domanda ora è: chi è la spia?

Le teorie principali che ho trovato leggendo i vari tweet e forum sono 3, nulla di certo ma l’inverno è ancora lontano:

  • Padre Walker: Tanto gettonata quanto improbabile. Non solo il prete verrebbe scomunicato per aver infranto la confessione ma in caso di processo la sua testimonianza non sarebbe valida in quanto ritenuta “under privilege”
  • Mom&Dad Zane: Che involontariamente abbiano scoperchiato il vaso di pandora mentre cercavano di dare alla propria figlioletta il matrimonio desiderato? Non sono una fan di questa spiegazione ma adoro la teoria collaterale per cui potrebbe essere proprio Robert Zane a difendere Mike.
  • Soloff e Hardman: Perché nessuno è riuscito a trovare nulla su Soloff? Se invece Hardman avesse scoperto di Mike e riferito a Jack la cosa rendendo così “complice” anche lui, tenendo Soloff sotto scacco e costretto ad eseguire i suoi ordini? In un colpo solo Hardman si libererebbe di Mike, Harvey, Jessica, Donna, Rachel e Louis! Qualcosa di simile a questo è ciò che più mi convince. L’arresto è per cospirazione e dunque implica più di una persona coinvolta.

In conclusione, questa prima parte è stata molto incerta e con molti, troppi, difetti. Faith guadagna tre porcamiseria ma solo per il misero cliffhanger e come incoraggiamento. Per la seconda metà mi auguro si ritorni al vecchio lustro, ridandoci uno show che nella sua frivolezza era comunque molto godibile.

3

 

Insomma più Darvey e casi legali, meno clichè e tagli di capelli orribili.

Chi ha tradito Mike? Fateci sapere la vostra teoria in un commento qui sotto o sui nostri social: Facebook e Twitter!


Direi che il cliffhanger è stato preso bene

Jessica, you da real MVP

Anche i fan apprezzano molto Louis…

https://twitter.com/Spempssss/status/638809196323033088

Freakin’ Music

Il brano scelto per la sezione musicale è il pezzo finale, When I Go di Keaton Simons. Purtroppo non abbiamo trovato il pezzo su Spotify.

 

Porcamiseria

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