Suits5×11 Blowback

I mesi di pausa hanno senz’altro giovato a Suits, che ritorna con una winter premiere potente – almeno da un punto di vista emotivo – e che cerca di correggere in parte le mancanze della prima parte di stagione. D’altronde, con il cliffhanger della vita di Faith, sbagliare in termini emotivi era pressoché difficile. Contrariamente […]

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I mesi di pausa hanno senz’altro giovato a Suits, che ritorna con una winter premiere potente – almeno da un punto di vista emotivo – e che cerca di correggere in parte le mancanze della prima parte di stagione. D’altronde, con il cliffhanger della vita di Faith, sbagliare in termini emotivi era pressoché difficile.

Suits 5x11 Blowback Recensione

Contrariamente a quanto accade in The Flash o Supergirl, dove le identità segrete dei rispettivi protagonisti vengono sbandierate ormai ai quattro venti, il dirty little secret di Mike è sempre stato qualcosa da proteggere, motore di molti degli eventi di queste cinque stagioni, quasi un vaso di Pandora da non scoperchiare. Scegliere di percorrere un sentiero come questo, conseguente all‘arresto di Mike Ross per frode, significa operare una precisa scelta di alterare per sempre gli equilibri della serie, oppure di traghettarla definitivamente all’epilogo.

Una terza opzione potrebbe essere quella di tessere una complicata trama di ricatti, segreti e giochi di potere che permetta di insabbiare nuovamente la verità. E, a giudicare da questo episodio, sembrerebbe proprio questa la via intrapresa dagli sceneggiatori, tanto più che la sesta stagione per Suits è già bella che confermata.

Questo Blowback è un episodio ben orchestrato, senza sottotrame scollegate dalla storyline principale che possano distrarre l’attenzione: l’arresto di Mike ha delle inevitabili ripercussioni su ogni membro del cast e proprio la reazione di ciascuno di questi a questo evento tanto sconvolgente ne è il tema portante.

Suits 5x11 Blowback Recensione

Quella a cui assistiamo è un’avvincente partita a scacchi, ove evidentemente c’è una Regina Bianca ben piazzata – Anita Gibbs, intenta a perseguire Mike e con lui ogni suo eventuale complice – che tenta in ogni modo di mettere sotto scacco ogni singola pedina nera con l’aiuto di altrettanti pezzi importanti della scacchiera: Jack Soloff e Forstman. Il Re Nero è ovviamente Harvey – Mike è solo un alfiere evidentemente – che si trova sotto scacco da più fronti. Nello scorso episodio, Harvey si era dimesso per salvare lo studio dalle manovre di Forstman e Soloff; tuttavia, rendere pubbliche le sue dimissioni proprio in concomitanza con l’arresto di Mike sarebbe come ammettere la propria complicità nella frode. Ovviamente anche Jessica, Donna, Louis e Rachel camminano sul filo del rasoio: ogni loro mossa per aiutare Mike e Harvey va accuratamente soppesata per non danneggiare loro stessi, lo studio e i loro amici. Quello raccontato nel corso dell’episodio è quindi un delicato gioco di contromisure atte ad evitare un possibile coinvolgimento nella frode, e allo stesso tempo salvaguardare la Pearson-Specter-Litt dalle mire di Soloff e Forstman.

Suits 5x11 Blowback Recensione

L’altro tema portante di questa premiere è la lealtà: pur con i pericoli di cui sopra, i nostri protagonisti devono necessariamente far fronte comune e fare quanto in loro potere per aiutare il povero Mike e lo studio.

Harvey e Mike non hanno alcuna esitazione nel non cogliere una qualsiasi opportunità che possa favorirli a condizione di compromettere l’altro. La loro lealtà reciproca è totale ed è un sentimento così forte da portarli allo scontro con le persone a loro più vicine, accecate dalla preoccupazione per i loro cari. Mike non tradisce alcuna indecisione nel tenere la propria linea, non pensa minimamente di tradire Harvey o lo studio, né innanzi alla Gibbs né innanzi ad un furioso Robert Zane. Lo stesso dicasi per Harvey, pronto ad affrontare con gli artigli e con i denti quella che probabilmente è la sua battaglia più dura.

La stessa lealtà è raccontata attraverso le gesta di Louis, che arriva a lasciare libera un’indomita Donna decisa ad aiutare a tutti i costi i loro amici, pronta a passar sopra alle sue decisioni e a tornare quindi a fianco di Harvey. Non può essere da meno Rachel, che ovviamente resta a fianco di Mike no matter what, arrivando quasi ad accogliere l’idea di un possibile patteggiamento in cambio della libertà ai danni di Harvey.

Suits 5x11 Blowback Recensione

Jessica infine, mostra la sua lealtà allo studio in primis, ma anche ad Harvey e Mike chiedendo l’aiuto di Louis al fine di trovare un qualsiasi escamotage che possa fermare gli attacchi sul fronte Forstman/Soloff. Nei fatti comunque, il suo ruolo si limita ai consueti bossy speech a Soloff o Louis, il suo solito incedere per i corridoi dello studio e – udite udite – ad indossare per una volta un vestito agghiacciante. Non succedeva da tipo MAI. La chicca è comunque da ricercarsi nei dialoghi che di tanto in tanto virano sul nerd: è Il Signore degli Anelli ad essere citato stavolta, nel dialogo finale con Louis:

Louis: I mean, I’m not Frodo. Once I got that ring of power, we all know it would’ve consumed me. […]

Jessica:  And as far as I’m concerned, you may not be Frodo, but you are Samwise Gamgee.

Louis: Get the f– You read “Lord of the Rings”? – Jessica: Four times. I mean, it is about power. – Louis: That’s funny. I always thought it was about friendship.

Se la minaccia Soloff sembra quantomeno essere stata debellata, Anita Gibbs continua a muoversi lungo tutta la scacchiera decisa a fare scacco matto, anche se l’interesse di tutti (noi) è quello di capire chi è il Cavallo di Troia che possa aver fatto la soffiata contro Mike. Appurata la non colpevolezza di Trevor e di Scottie, la curiosità è altissima!

Suits 5x11 Blowback Recensione

Un episodio che si merita quasi l’eccellenza: non la raggiunge per l’uso sempre abbastanza limitato di Jessica e perchè – sebbene le emozioni siano tante – è mancato quel guizzo, quel dialogo che ci ha mandati in brodo di giuggiole. Allo stesso tempo però, il far fronte comune dei personaggi riflette quasi un far fronte comune degli sceneggiatori, che sembrano volerci dire di aver corretto il tiro facendo rientrare la deriva Darvey e riportando Harvey Specter e Donna Paulsen ad una loro più consona caratterizzazione.

In generale, il netto cambio di marcia rispetto alle deludente prima parte di stagione si avverte ad ogni dialogo, ad ogni scena: una sceneggiatura attenta ai dettagli che ci regala sin da subito un senso di smarrimento iniziale dopo lo tsunami rappresentato dall’arresto di Mike, per poi farci immedesimare in ognuno dei sei protagonisti, con le loro paure e le loro ansie, e trasmetterci soprattutto un enorme senso di precarietà per ogni possibile pericolo legato a ciascuna singola mossa.

Inutile poi aggiungere che i fanghi di Louis rappresentano un ammiccamento ai fan di vecchia data che sicuramente avranno apprezzato!

4.5

 

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Su Twitter si celebra l’incredibile aderenza alla realtà in Suits:

https://twitter.com/_sil93_/status/692685398544400384

…considerazioni generali di lifestyle

…e di filosofia della vita…

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