La sequenza iniziale dell’episodio di questa settimana è particolarmente d’impatto. Rientra tra le scene più o meno crude a cui la serie ci ha abituati in questi 10 anni. Ma prima di parlarne, è necessario ricomporre tutti i pezzi del puzzle.
Dal finale della puntata precedente abbiamo appreso che Sam ha chiesto aiuto a Rowena per decifrare il libro dei dannati e di conseguenza salvare suo fratello dal marchio di Caino. Rowena accetta, ma ad un’unica condizione: Sam deve uccidere Crowley. (richiesta abbastanza prevedibile date le circostanze).
Il vero problema è che Rowena non è in grado di interpretare la lingua del libro e l’unico modo per comprendere ciò che c’è scritto è entrare in possesso di un codice appartenente ad una strega uccisa dai Men of letters.
Perdonatemi, non riesco proprio a scrivere uomini di lettere.
Il compito di Sam è perciò quello di scoprire dove questo libro è stato nascosto. Ed eccoci quindi di nuovo alla scena iniziale. Il libro viene posto molti anni prima in una cripta nel seminterrato di una casa. Negli anni 70, una giovane ragazzina da poco trasferitasi nella casa prova ad aprire la cripta; non riuscendoci libera però una presenza (posta come protezione della cripta) che induce tutta la sua famiglia al suicidio.
Sam e Dean (ignaro del perché il fratello voglia a tutti i costi qualcosa da quel seminterrato), fanno irruzione nella casa. Al suo primo tentativo, Sam commette lo stesso errore della ragazzina liberando la presenza all’interno della casa. Mentre Suzie (unica superstite della famiglia) si uccide, Dean inizia ad avere una sorta di visione di se stesso all’interno del purgatorio, dove incontra Benny (CIAO BENNY CI MANCHI). Cosciente di vivere qualcosa di irreale, Dean cerca una via di uscita. “Benny” allora spiega a Dean come il porre fine alla sua vita potrebbe essere l’unica soluzione concreta a tutti i suoi problemi. Rimanendo forte però, Dean riesce a prendere il sopravvento e tornare in sé.
Sam nel frattempo capisce, con l’aiuto di quella che crede essere Rowena, che per aprire la cripta deve versare del sangue, poiché anche lui è un Man of letters. L’obiettivo della presenza però, che ha assunto le sembianze di Rowena, è fare in modo che Sam muoia dissanguato. Dean riesce a salvare l’irrecuperabile immobilizzando Sam e versando anche lui del sangue.
Recuperato il libro, Sam, nell’ultimissima scena della puntata, lo consegna a Rowena, ma per assicurarsi che lo usi solo per aiutare Dean, la incatena rendendola come lei stessa si definisce: sua schiava.
Che dire? Mancano tre episodi al season finale. Solo io credo che sarà una bomba?
Parto col dire che mi piace parecchio l’accoppiata Sam-Rowena. Ok, nella maggior parte delle scene che la vedevano protagonista, Rowena era in realtà frutto dell’immaginazione di Sam, ma credo comunque che la chimica tra i due, tra l’odio e le battutine, sia adorabile. Non so se gli autori decideranno di far fuori Rowena alla fine di questa stagione, ma credo che il suo personaggio stia funzionando parecchio. La sua storia non mi ha quasi per niente annoiato, ma ci ha anzi permesso di vedere Crowley sotto una luce diversa, e ha dato di sicuro una botta di freschezza alla trama. Perciò, io sono #teamRowena come regular della prossima stagione.
Ho trovato molto interessante il confronto tra “Benny” e Dean al purgatorio, In un primo luogo Benny cerca di far ricordare a Dean come fosse la loro vita insieme. Gli incredibili combattimenti e l’azione senza fine, all’inizio sembrano avere il sopravvento sulle emozioni di Dean, che però si mantiene forte. Quando Benny comincia a spiegare che il suicidio è una valida alternativa alle sofferenze terrene di Dean, quest’ultimo capisce che davanti non ci può essere il suo amico, poiché Benny non lo istigherebbe mai ad agire da codardo. Benny è a mio parere uno dei personaggi più riusciti della serie, ho apprezzato davvero il suo percorso in Supernatural e rivederlo in questa puntata mi ha trasmesso molta nostalgia. Spero davvero che questa non sia la sua ultima apparizione.
Ma veniamo a noi. Come ho già detto in precedenza, Supernatural può essere descritto in sintesi con “Sam, Dean e l’amore fraterno che li lega”. In 10 stagioni abbiamo visto i due Winchesters uniti e separati, li abbiamo addirittura visti uno contro l’altro, ma credo di parlare a nome di tutti dicendo che questo lato del loro rapporto è la cosa più bella di tutte. Mi riferisco alla paura di rimanere da soli, che accomuna entrambi. Nel corso della serie più volte la vita di uno dei due è stata in pericolo e c’è chi è addirittura morto per davvero e ogni volta è un colpo al cuore vedere come l’altro sia effettivamente disposto a sacrificare tutto per la vita del fratello. La decima stagione ha avuto come fulcro l’amore di Sam verso Dean e forse, se ancora oggi guardo questa serie, non è solo perchè amo la lotta contro i demoni o la trama in generale in ogni sua sfaccettatura, ma anche per quello che lega loro due. Il loro amore è quel qualcosa in più che ci permette di differenziare la serie da tante altre dello stesso filone e che le conferisce (a mio parere) una netta superiorità.
Assegno 4 porcamiseria all’episodio perché muoio dalla voglia di sapere quale sarà il ruolo di Rowena nei prossimi episodi e perché la trama si sta evolvendo sempre in meglio.
Twitter freaks
era un bel po' che #Supernatural non mi turbava così, puntata decisamente inquietante #SerialUpdate
— ⚪🖤 Chiara ⚪🖤 (@Chiara_Calime) April 23, 2015
Io amo Benny quasi quanto Dean, penso che ormai lo hanno capito tutti 😁 #supernatural
— ॐ Nora نورة (@_ItsNora) April 23, 2015
Porcamiseria
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