Supernatural

Continua la lunga scia di sangue lasciata da Lucifero in un episodio per certi aspetti imprevedibile fino alla fine, ma che non riesce a decollare fino in fondo. Lucifero ha smesso di giocare e divertirsi, ciò che cerca è il vero potere sulla Terra, un potere comune, ma di enorme impatto per gli standard mortali. Per poter raggiungere il suo obiettivo, Lucifero ha bisogno di possedere una persona che sia in grado di fornirgli le risorse necessarie per poter marcare il proprio territorio nel mondo terreno, ma solo dopo qualche tentativo fallito e diverse stragi l’angelo arriverà ad incontrare il Presidente degli Stati Uniti Jefferson Rooney. Il dialogo fra i due mostra una versione inedita e più pacata di Lucifero, determinato a non commettere gli stessi errori durante la sua permanenza all’interno di Vince Vincente e riuscire a perseguire i suoi obiettivi senza dare nell’occhio. Lucifero chiede aiuto allo stesso Jeff in una sorta di dialogo con se stesso, tecnica mai vista fino ad ora all’interno della serie, ma che viene abbandonata praticamente subito.

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Sam e Dean (e a modo loro anche Castiel e Crowley) continuano, impotenti, a seguire le tracce del loro acerrimo nemico, ma le nuove regole del gioco rallentano parecchio il loro operato. La scelta di non abitare più come persone “comuni” fa sì che i Winchester si trovino ad una sorta di vicolo cieco in cui è impossibile elaborare una strategia vincente. Le cose si complicano ulteriormente quando Castiel realizza che Lucifero ha parzialmente dato vita ad un suo erede. Kelly è infatti l’amministratrice dello staff presidenziale, ma la sua relazione segreta col Presidente finirà col farla rimanere incinta. Bene e Male uniscono nuovamente le forze per potere imprigionare Lucifero una volta per tutte. Con l’aiuto di un’arma fornita da Mr.Ketch e la magia nera di Rowena i Winchester finiscono apparentemente per trionfare, ma la situazione degenera quando gli stessi Sam e Dean vengono accusati del tentato omicidio del Presidente e vengono arrestati. Nel frattempo, Castiel cerca di convincere Kelly a sbarazzarsi della mostruosa creatura che porta in grembo, ma la donna riesce a scappare e in una rapida (e paradossale) telefonata a Castiel spiega di non essere in grado di rinunciare ad una parte di lei.

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Sebbene questa prima parte di stagione sia stata molto dinamica nel presentarci nuovi nemici ed alleanze e si sia concentrata principalmente sulla trama orizzontale della serie, il suo epilogo rasenta i limiti del surreale. Lotus ha il potenziale per essere uno degli episodi più forti dell’intera serie, ma la confusione generale che caratterizza più o meno tutte le scene e l’estrema rapidità con cui viene gestito il finale non fanno altro che provocarci un gran mal di testa. Il “figlio” di Lucifero è oggettivamente un espediente narrativo abbastanza importante e che arriva un po’ a giustificare la presenza di un personaggio che, come affermato nelle recensioni precedenti, ha terminato il suo percorso narrativo ormai da tempo. Alla storyline vengono però dedicati pochissimi istanti e non ci viene nemmeno dato il tempo di conoscere Kelly e capire le motivazioni che spingono la donna a voler proseguire la demoniaca gravidanza. All’interno di una serie come Supernatural appare quantomeno surreale che una cosa del genere venga liquidata con sentimentalismi poco realistici e privi di fondamenta.

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L’altro grande punto interrogativo dell’episodio è l’incontro fra i Winchester e Mr. Ketch. Mr. Ketch è un nemico, i vari momenti a lui dedicati negli episodi precedenti lo confermano, ma ci viene qui mostrato come una sorta di alleato. L’arma che il cecchino cede ai Winchester è estremamente potente, ma ciò crea non poche incongruenze con la sua originale missione: fermare Sam e Dean. Lucifero è ovviamente una minaccia che sta al di sopra di semplici rivalità, ma data l’ossessione dei Men Of Letters britannici per la poca professionalità di Sam e Dean, l’intera situazione è piuttosto ambigua. Che ci sia dietro qualcosa di molto più grande o a bloccare Ketch è stata l’estrema difficoltà della missione? Questo personaggio è senza ombra di dubbio uno dei più interessanti introdotti nelle ultime stagioni, ma gli elementi in nostro possesso non sono sufficienti per poter esprimere un concreto giudizio su di esso.

La commozione di Dean dopo la sconfitta di Lucifero ci fa un po’ perdonare gli autori della serie per la rapidità in cui il finale dell’episodio ci è stato raccontato, ma non è ovviamente sufficiente per un episodio mediocre. La nostra speranza è che la seconda parte della stagione possa fare quantomeno chiarezza sugli enormi dubbi che ci sono stati presentati con questo mid-season finale.