Supernatural12×09 First Blood

Sam e Dean sono tenuti prigionieri in un luogo sperduto e decidono di elaborare un piano piuttosto inusuale per poter evadere. Nel frattempo, Mary e Castiel decidono di allearsi con i Men Of Letters britannici per poter metter in salvo i Winchester.

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First Blood è iil 250esimo episodio di Supernatural, ma si rivela un po’ una semplice estensione del mid-season finale di qualche mese fa, fughe nel bosco e satelliti a parte. L’episodio, per la prima volta dopo molto tempo, non ruota attorno ad un mostro o demone da eliminare, sebbene la caccia sia in qualche modo coinvolta. Prima della pausa natalizia avevamo visto come i Winchester fossero stati in grado di salvare la vita del Presidente imprigionando (per sempre?) Lucifero. La situazione è però sfuggita di mano e i due erano stati arrestati e trattati come veri e propri terroristi. L’episodio riprende esattamente da quel punto riuscendo a rimettere insieme quasi tutti i pezzi del puzzle, ma l’estrema velocità in cui una trama così articolata viene gestita in soli 42 minuti causa non pochi problemi di attenzione.

Partiamo da ciò che ha funzionato: Sam e Dean nella veste di terroristi, ancora una volta. La decisione di tornare a parlare di tutto ciò è ovviamente un modo per celebrare l’importante anniversario della serie. Ripercorrere tutte le fasi di questa particolare storyline ci fa tornare indietro nel tempo al 2007, quando per la prima volta i due furono etichettati come minaccia statale e poi al 2011, quando entrarono ufficialmente nella lista dei ricercati. Se ben ricordate, Sam e Dean Winchester furono poi fatti morire, per far sì che la questione fosse risolta una volta per tutte. Le identità assunte dai due sono infatti diverse di puntata in puntata, a seconda del caso a cui decidono di lavorare. Questa immersione in una dimensione che credevamo completamente archiviata dà ugualmente i suoi frutti. L’episodio si struttura in un arco temporale piuttosto lungo, circa sei settimane,  e vede i due tenuti prigionieri in luogo sperduto, un luogo che in teoria sulla carta non dovrebbe nemmeno esistere. La vita in prigione diventa per i due asfissiante e un ottimo lavoro di montaggio riescono a mostrarci cosa la solitudine e la reclusione facciano ai Winchester.

All’improvviso, l’episodio ci coglie alla sprovvista mostrandoci entrambi i fratelli morti, ancora all’interno delle loro celle. Aspettando un colpo di scena, lo spettatore vede i due essere trasportati in obitorio e comincia a realizzare che i due sono morti per davvero, non c’è nessun trucco dietro ciò che sta accadendo. La situazione appare paradossale, se non fosse per un improvviso risveglio di entrambi sul tavolo mortuario. Non c’è nemmeno il tempo di capire cosa sia realmente successo, perché Sam e Dean diventano inevitabilmente fuggitivi, in un luogo che non conoscono. L’inseguimento da parte dei soldati è pressoché ridicolo e ai limiti del verosimile. Stiamo parlando di una decina di uomini addestrati per catturare dei terroristi che si fa mettere K.O. da due persone qualunque. Sì, Sam e Dean hanno lottato praticamente contro chiunque, ma le dinamiche dei “combattimenti” sono trattate con estrema superficialità.

Dall’altro lato della barricata, Castiel e Mary uniscono le forze nella ricerca dei due Winchester perduti. L’alleanza arriva dopo un periodo di separazione piuttosto intenso che ha visto Mary ancora in una fase di profonda riflessione e Castiel in un disperato tentativo di diventare un cacciatore svolgendo il lavoro di Sam e Dean. Quando i due riescono a mettersi in contatto con Castiel, quest’ultimo decide di affidarsi ai Men Of Letters inglesi, disposti ad aiutare l’angelo attraverso la tecnologia a propria disposizione. Dopo aver localizzato Sam e Dean con precisione, i due vengono “salvati”, ma  non prima di aver steso un intero esercito e rivelato di salvare il mondo al comandante dell’operazione. Proprio in questo momento veniamo finalmente a conoscenza di ciò che ha permesso ai due fratelli di simulare la propria morte: Billie. I due stringono infatti un patto con la mietitrice promettendo l’anima di uno dei due in maniera definitiva in cambio di un aiuto nella fuga. La scena è surreale, ma allo stesso tempo di una prevedibilità estenuante. Mary è pronta a sacrificare la sua vita per permettere ai due figli di continuare con il loro lavoro e il momento diventa catartico. In un atto di disperazione Castiel uccide Billie senza pietà, salvando tutti.

Castiel giustifica il suo gesto con un drammatico discorso su come il mondo abbia bisogno dei Winchester, ma va a tracciare un profilo ancora più complesso di un personaggio che ha ormai perso ogni tipo di contatto con quei principi che lo contraddistinguevano all’inizio. La morte di Billie è qualcosa che va oltre il conflitto bene-male e avrà senza ombra di dubbio delle conseguenze piuttosto pesanti per il nostro angelo, ma il suo gesto è esclusivamente mosso dal suo amore per Sam e Dean e dall’importanza che attribuisce loro. L’intera situazione avrà sicuramente un suo fine, ma va un po’ a descrivere la debolezza di una stagione che non sa più che pesci prendere.

A confermare tutto ciò è anche questo ambiguo rapporto con gli inglesi. La loro politica è molto severa, non esiste bene o male, ma solo potere. Con qualche frammento a fine episodio, notiamo come Mick ordini a Mr.Ketch di finire l’opera dei Winchester, uccidendo tutti i soldati che avevano dato la caccia ai due quello stesso pomeriggio e cancellando ogni traccia di Sam e Dean dai server del governo. Mick è anche la voce narrante dell’intero episodio e proprio negli ultimi minuti lo vediamo in un faccia a faccia con Mary, disposta a dare una possibilità alle strampalate teorie di un mondo senza entità soprannaturali di Mick. A cosa porterà tutto questo? L’intera storyline è un plagio spudorato alla fase “Incarnazioni” di Streghe, ogni singolo dettaglio richiama quel mondo utopico creato nel corso della serie, distrutto poi dall’inevitabile equilibrio che si verrà sempre a creare fra bene e male. Lo scontro fra i Winchester e i Men Of Letters è inevitabile, la nostra perplessità riguarda il come questa stagione ci condurrà ad esso.

Nell’episodio non viene menzionato l’erede di Lucifero, altro elemento che dovrà essere incastrato fra le innumerevoli realtà a cui questa stagione ha voluto dare vita.

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