Supernatural14×08 Byzantium – 14×09 The Spear

Poteva Supernatural arrivare alla pausa invernale senza colpi di scena e fiato sospeso? Ovviamente no e di domande aperte ce ne sono molte. Di risposte, invece, molte meno.

7.1

Supernatural è una serie che, pur essendo cambiata molto in quattordici anni, rimane estremamente legata alle proprie tradizioni. Una, citata anche da Castiel in The Spear, è che prima o poi tutti i membri del cast principale muoiono a mo’ di rito di passaggio. Un’altra è che il midseason finale lascia i protagonisti sull’orlo del disastro.

Questa quattordicesima stagione non si tira indietro e, negli ultimi due episodi prima della pausa, rispetta entrambe le tradizioni e rende le acque ancora più torbide di quanto già non fossero.

Occhio, spoiler da questo punto in poi.

In Bizantium la situazione di Jack precipita velocemente insieme alle funzioni vitali del suo corpo, facendolo morire davanti a uno sconvolto Sam e trascinando nel dolore Dean e Castiel. La reazione alla morte, in Supernatural, è ormai estremamente strana sia per i personaggi che per chi guarda: c’è la consapevolezza che difficilmente un personaggio importante verrà davvero ucciso così velocemente (anche se Crawley urla ancora vendetta), per cui l’empatia che si può provare per il dolore dei protagonisti non è al 100%, così come non lo è il loro dolore. C’è, è vero, una disperazione che porta anche ad alcuni dei momenti più toccanti visti da tempo, ma in fondo resta anche il retropensiero di come poter tornare indietro, una fortuna che ai comuni mortali non è messa a disposizione.

Anche in questo caso, quindi, dopo un breve periodo di lutto, la serie pesca nei meandri del suo passato per richiamare addirittura Lily Sunder e sfruttarla a mo’ di deus ex machina per riportare indietro (definitivamente?) Jack al costo di giusto un po’ di anima. Le domande che verrebbero spontanee sono come l’anima sia quantificabile, quale sia la sua quotazione, che mercato ci sia, ma per ora lasciamo perdere.

L’episodio, al netto di tutti gli accessori, risulta essere un momento di transizione che sfrutta la necessità di cambiare lo status quo di Jack per introdurre la minaccia del Vuoto e il correlato patto (sì, di nuovo) con Castiel. Resta da capire se il Vuoto diventerà il vero villain della stagione (sempre ricordando le dichiarazioni degli sceneggiatori sul fatto che questo non sia Michael) o se invece si stiano ponendo le basi per la prossima. C’è poi una domanda sospesa: la creatura nera che abbiamo visto risvegliarsi per le preghiere di Nick era davvero Lucifer o si trattava del Vuoto? In teoria, Lucifer morendo sarebbe dovuto finire nel Vuoto, per cui potrebbe essere che le preghiere abbiano riportato in vita l’Arcangelo e, di conseguenza, abbiano risvegliato il Vuoto, così come che abbiano raggiunto il destinatario sbagliato.

La parte che abbiamo definito accessoria lo è dal punto di vista della narrazione orizzontale, ma non per quanto riguarda quella verticale e, soprattutto, l’aspetto emotivo. L’utilizzo di Lily racconta come gli sceneggiatori stiano, quest’anno con sempre maggior frequenza, tirando le fila di storie e personaggi anche molto remoti e lo stiano facendo con risultati altalenanti, ma comunque interessanti. Il caso di Lily è tra i migliori, dando degna chiusura al suo personaggio e mostrando come non sia mai detta l’ultima parola per nessuno.

Contemporaneamente, il momento di incontro tra Jack e Kelly dona al ragazzo quel contatto che ha cercato dal giorno della sua nascita e, nel frattempo, il dolore dei Winchester e di Castiel lo incoronano membro della famiglia a titolo definitivo.

Una famiglia che, a giudicare dal finale di The Spear, sarà di nuovo messa a dura prova. La liberazione di Dean era oggettivamente avvenuta troppo facilmente e i suoi momenti di confusione erano, come avevamo avuto modo di sottolineare, segno di qualcosa che non andasse. Ora sappiamo che quel qualcosa era una porta aperta pronta a riaccogliere Michael una volta che la volontà di Dean si fosse indebolita.

C’è da dirlo, molte cose non quadrano nella gestione di Michael in genere e dell’episodio in particolare. Non solo il piano dell’Arcangelo sembra fare abbastanza acqua (un esercito di vampiri e licantropi? Credi davvero di poterli controllare, Mic?), ma anche la gestione del tutto appare un po’ raffazzonata. Sorvolando sull’ennesima menzogna di Dean a Dark Kaia (poi lamentiamoci se la ragazza non si fida, mi raccomando), per quale motivo quest’ultima non viene convinta a unirsi allo scontro?

La ragazza è in fuga, disperata per tornare nel suo mondo, ed è sicuramente la più titolata a usare la lancia: convincerla a cederla (perdendo così la sua arma più efficace) perché venga utilizzata da Dean è semplicemente insensato. Così com’è insensatamente facile l’ingresso dei quattro nel quartier generale di Michael: dov’è tutta l’armata già a sua disposizione? In questo episodio vediamo letteralmente due lupi mannari velocemente decapitati da Sam. Un po’ poco, per qualcuno che ha sperimentato da mesi e costruito nominalmente un esercito, anche partendo dall’idea che molti siano in missione nella città.

Mettendo da parte queste e altre critiche che si potrebbero portare avanti, sottolineiamo invece come la stagione stia portando avanti tutte le sue sottotrame in modo più organico rispetto alla precedente: il problema, se vogliamo, è che al momento ce ne sono troppe e non è ben chiara la direzione finale del tutto, ma essendo a metà lasciamo il beneficio del dubbio e prendiamo quanto di buono troviamo. L’episodio in sé scorre in modo appassionante e divertente, con la piacevole sorpresa del ritorno di Garth; il breve passaggio di Michael in un corpo femminile è un mero divertissement che fa da preludio al suo ritorno al controllo di Dean.

Apprezzabile, per chi è davvero nerd, la citazione di Avengers Infinity War dell’istante finale anche se, diciamocelo, Michael non è certo Thanos e, a giudicare dalle preview del prossimo episodio, non indossa certo il Guanto dell’Infinito.

Cosa possiamo aspettarci tra un mese? La succitata preview suggerisce un’imprevedibile cattura di Michael e un viaggio nella mente di Dean per permettergli di riprendere il controllo, ma questo è tutto ciò che sappiamo. Quando si concluderà la storyline dell’arcangelo? Rivedremo presto il Vuoto? E, soprattutto, qual è effettivamente il villain di questa stagione?

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 7.8/10
    Emozione - 7.8/10
7.1/10

Summary

Giocando parecchio su messaggi sempreverdi e su una buona dose di emozione, i due ultimi episodi dell’anno riescono ad appassionare lo spettatore portando avanti più storyline in parallelo. Se ci si sofferma un po’ di più, però, un po’ di magagne saltano fuori.

Porcamiseria

7.1

Giocando parecchio su messaggi sempreverdi e su una buona dose di emozione, i due ultimi episodi dell'anno riescono ad appassionare lo spettatore portando avanti più storyline in parallelo. Se ci si sofferma un po' di più, però, un po' di magagne saltano fuori.

Storia 7 Tecnica 6.5 Emozione 7.8
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