The ForestSeason 1 Recap: Il lupo cerca ancora Cappuccetto Rosso nella selva oscura

Season Recap Jennifer, una liceale, scompare improvvisamente nella foresta vicino al paese. Tutti sono indagati e anche quando il colpevole sembra essere stato scoperto, altri dettagli oscuri gettano ombre sulla vita del passato dei protagonisti.

7.4

La produzione seriale francese non è tra le più diffuse a livello mondiale, se guardiamo soprattutto ai celeberrimi titoli che hanno fatto la storia della serialità. Non per questo mancano temi e racconti interessanti, rimasti però nell’ombra di tante altre narrazioni sbarcate sulle piattaforme online e in TV. Parliamo dunque di una storia che ha a che fare con pochi, ma importanti elementi, soprattutto se contestualizzati in Francia e uniti ad altri tipici del genere thriller: adozione, ambienti multietnici e questioni passionali. Tutto questo è alla base della novità Netflix Originals, La Foresta, un giallo vietato a un pubblico minore di 14 anni e ambientato in un piccolo paesino francese abitato da poche anime, ma ben poco tranquille e con tanti misteri e storie oscure alle spalle.

La storia comincia introducendoci alla conoscenza della famiglia delle tre ragazze che saranno coinvolte nella vicenda della sparizione di una di loro, oltre che della vita privata di Eve Mendel, professoressa al liceo locale. Dopo pochi minuti Jennifer, una delle tre adolescenti con un rapporto personale abbastanza solido e diretto con Eve, cerca di chiamarla al telefono una notte, ma la comunicazione cade e la donna teme il peggio. Da questo momento arrivano i nostri, la gendarmerie francese del luogo che si reca nel vicino Bosco del Foys per le ricerche. Le tracce lasciate da Jennifer conducono i poliziotti proprio lì, ma saranno i tabulati di sms, scritte minacciose nel suo armadietto scolastico e le vicende private tra alcuni abitanti del luogo ad essere messi a fuoco dall’occhio della narrazione.

La questione della scomparsa diventa solo un pretesto e un mero punto di partenza per scavare nelle vite degli altri, riportando alla luce alcuni dettagli, talvolta rivelati un po’ troppo presto. Infatti le ricerche delle tracce di Jennifer non occuperanno troppo tempo nella narrazione, ma saranno le indagini successive a rivelarsi lunghe, tergiversando un po’ troppo sulle parti dialogiche che risultano prolisse e ripetitive, come accade spesso nella produzione francese. In sei episodi vediamo degli sviluppi narrativi coinvolgenti solo fino a un certo punto: sembra che diverse sequenze della storia siano “telefonate” proprio dagli stessi personaggi, come se sapessero prevedere il dispiegamento della vicenda in modo quasi puntuale.

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Oltre a questo, sembra che la vicenda, per quanto sia tenuta insieme da un collante fatto di coerenza e scrittura semplice ma funzionale, abbia fretta di mostrare il suo svolgimento, di giungere in modo incalzante, quasi frettoloso, al dunque. La risoluzione pare sempre essere giunta dinanzi ai nostri occhi, con un colpo di scena dopo l’altro dovuto all’aggiunta di indizi e personaggi, un’impressione che finisce per essere più volte ingannevole. In questo modo si presentano molti, quasi troppi, fili narrativi che creano una fitta ragnatela di sottotrame, nelle quali rimaniamo facilmente imbrigliati. Inoltre il rischio è quello di non identificare un vero protagonista della storia, essendo narrata come dal punto di vista di un narratore onnisciente che prende un pizzico di vita di ciascun personaggio per amalgamarli insieme e creare un impasto un po’ troppo condito. L’indigestione di dettagli è assicurata.

Questo non vuole dire che la narrazione sia difficile da seguire di per sé: solo facendo un resoconto mentale di quanto stiamo seguendo, ci rendiamo conto che alcuni personaggi apparentemente importanti, che abbiamo conosciuto nei primi momenti della storia, sono successivamente scomparsi senza particolari motivazioni, dandoci così la sensazione di non avere una boa a cui appigliarci in questo mare dove non si tocca. Non c’è una vera conoscenza approfondita di qualche personaggio, delle loro vite e emozioni. Sappiamo quanto basta delle vite private solo se i dettagli sono funzionali all’avanzamento della storia.

La scrittura narrativa e il componimento dei dialoghi non vede quindi particolari note di merito, né tensione data da indizi e piste false disseminate qua e là, ma The Forest riesce a recuperare qualche punto sul montaggio delle scene e delle sequenze. Se la regia non vede particolari tecniche usate nel racconto della vicenda, svolgendosi in senso cronologico lineare e senza particolari usi di filtri o altri stratagemmi, sono degni di nota i passaggi in cui si lascia spazio al non detto tra i protagonisti: spesso i silenzi e i gesti dicono molto di più delle parole, qui usati in modo emozionante e molto apprezzati se comparati con i dialoghi lunghi e talvolta un po’ stucchevoli, soprattutto nel primo episodio. Anche gli stacchi tra una scena e l’altra sulla cittadina ripresa dall’alto o solo sulla foresta, in diverse condizioni ambientali, accompagnano la narrazione diegetica in maniera complementare e molto suggestiva, come a far parlare la foresta stessa per darci indizi sugli sviluppi delle vicende. Un ultimo dettaglio notato sta nel doppiaggio italiano, che evita di trasportare direttamente delle parole scurrili o che possano toccare argomenti delicati; un’attenzione non del tutto giustificata, se la serie viene già classificata come vietata a un certo pubblico.

In definitiva, una buona serie se si è alla ricerca di un giallo per nulla introspettivo. Gli intrighi tra i vari abitanti del paesello senza identità né localizzazione geografica precisa sono legati soltanto alla finalità narrativa e non alla costruzione a tutto tondo di alcuni di loro, senza riuscire a far assurgere qualcuno come vero protagonista della vicenda e rimanendo tutti nel pantano di una Foresta che nasconde e non rivela. Attenzione, Cappuccetto Rosso, il lupo è ancora nei paraggi e si camuffa meglio di prima.

Porcamiseria
  • 7.3/10
    Storia - 7.3/10
  • 7.8/10
    Tecnica - 7.8/10
  • 7.2/10
    Emozione - 7.2/10
7.4/10

In breve

In questo giallo francese ambientato in una cittadina letteralmente anonima, seguiamo le vicende che si sviluppano attorno alla sparizione di una liceale, avvenuta probabilmente nella vicina foresta. Prima la professoressa, poi la famiglia e infine le compagne di scuola: tutti indagati. E anche quando sembrerà tutto chiaro, altri personaggi entreranno in scena, in un girotondo di personaggi a volte confusionale.

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Porcamiseria

7.4

In questo giallo francese ambientato in una cittadina letteralmente anonima, seguiamo le vicende che si sviluppano attorno alla sparizione di una liceale, avvenuta probabilmente nella vicina foresta. Prima la professoressa, poi la famiglia e infine le compagne di scuola: tutti indagati. E anche quando sembrerà tutto chiaro, altri personaggi entreranno in scena, in un girotondo di personaggi a volte confusionale.

Storia 7.3 Tecnica 7.8 Emozione 7.2
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