The Good Doctor1×09 Intangibles

Minimi errori comportano grandi responsabilità nel nono episodio di The Good Doctor. Guardare un paziente negli occhi sapendo di aver sbagliato o di non poterlo aiutare non è un'opzione per i nostri dottori, che nel frattanto ci danno lezioni di flirt.

7.7

Dedizione e responsabilità potrebbero rappresentare due parole chiave di questa puntata di The Good Doctor, e i dottori del St. Bonaventura dimostrano decisamente di possedere queste due qualità. Due filoni narrativi per due storie in cui un minimo errore porterebbe a conseguenze disastrose, e a farne le spese potrebbero essere un bambino congolese con un difetto cardiaco che sembra incurabile e una donna a rischio di cancro alle corde vocali.

Il filone narrativo principale si apre con la Dottoressa Aoki che presenta al dottor Melendez e al cardiologo dell’ospedale il paziente, scelto fra tanti per un progetto umanitario che stanno portando avanti. Si tratta di un bambino congolese con un gravissimo difetto cardiaco, addirittura incurabile secondo Melendez. E allora perché decidere di operare proprio lui quando tanti altri pazienti in lizza per quel progetto presentavano patologie più curabili? La risposta di Aoki sarebbe che una storia lacrimevole sicuramente vende di più di qualsiasi concreto risultato uno possa portare, ma l’astio di Melendez verso questa scelta sembra andare oltre l’etica morale. Esso risiede infatti in qualcosa di molto più umano: il timore di fallire. Dopo una stagione in cui gli specializzandi vengono sottoposti a dure prove che minano la fiducia in loro stessi ogni giorno, è tempo anche per Melendez di scendere dal piedistallo e di chiedere aiuto. O meglio, gli verrà dato comunque anche se lui proprio non voleva saperne niente e arriverà proprio da Shaun.

La paura di fallire è una ragione sufficiente per evitare di fare questa operazione?

La sfida è lanciata. Simulatore alla mano, il primario tira fuori tutta la sua decisione e va alla ricerca di quel dettaglio, quella misura perfetta per la valvola cardiaca del bambino che permetterebbe al suo cuore di battere. Un centimetro in più e il cuore batte, un centimetro in meno, e il bambino è perduto. Anche in questo caso è Shaun che suggerisce di accollarsi questo rischio e di percorrere una strada inesplorata. Shaun ha davvero la capacità di pensare outside the box e lo ha mostrato a Claire e a Jared, ma era tempo che lo insegnasse anche a Melendez. La paura di fallire e di intaccare la propria reputazione come medico non è una buona scusa per non cercare di trovare una soluzione ad un problema e per non correre un rischio. Melendez è sicuramente uno dei medici più brillanti dell’ospedale, ma deve ricordarsi che in medicina, come in tanti altri campi, spesso non esiste un sentiero sicuro e che una sentenza di morte può essere ribaltata.

Contemporaneamente, Claire porta avanti una crociata contro la burocrazia del laboratorio. Tralasciando il fatto che il rapporto conflittuale fra quest’ultimo e i reparti è ormai tangibile, la Dottoressa Browne si ritrova a dover risalire a un piccolo errore che potrebbe avere grandi conseguenze per una paziente per cui la sua voce è importantissima. La provetta con il campione per gli esami della donna era stata etichettata male, e non potendo effettuare le analisi sul contenuto, nessuno sa dire alla paziente se diventerà muta o no. Era tutta questione, alla fine dei conti, di un’etichetta messa male, ma ci da l’occasione di vedere più da vicino le insicurezze di un personaggio che per ora non ha avuto molto screen time. Stiamo parlando del Dottor Andrews, che aveva bisogno di una bella lezione di umiltà da parte della moglie per ricordarsi che anche se è in lizza per diventare presidente dell’ospedale, per ora non può occuparsi solo di meeting e di board mediche ma ha ancora un’equipe medica che ha bisogno di lui e dei pazienti di cui prendersi cura. Scende dal piedistallo e si mette anche lui alla ricerca del campione perduto, anche se alla fine sono l’ingegno e la perseveranza di Claire a portare ad un risultato concreto.

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Melendez e Andrews sembrano finalmente più umani? Ottimo, perché sembravano essersi dimenticati entrambi che l’obiettivo ultimo e primario è impegnarsi e correre dei rischi per il bene del paziente. La denuncia uno di essi non l’ha evitata comunque, ma almeno ad entrambi viene ricordato che il fine ultimo è la persona sul letto d’ospedale che soffre. Fra l’altro questo focus sulle due “star” mediche dell’ospedale ci da l’occasione per osservare più nel dettaglio la recitazione sia di Nicholas Gonzalez che di Hill Harper. Notiamo con piacere che Melendez sembra più sciolto rispetto alle puntate precedenti, meno ingessato. Ci sono stati altri momenti in cui è stato messo alla prova, per esempio nel quarto episodio, in cui la maschera di sicurezza di Melendez viene intaccata da una coraggiosa donna incinta. Ci teniamo quindi a rimarcare la sua performance, in un episodio in cui la sua sicurezza sembra svanire totalmente e Gonzalez si ritrova a dover interpretare un personaggio orgoglioso quanto debole in questo momento. La prova si direbbe superata, sopratutto durante la scena della simulazione, di cui abbiamo apprezzato anche gli effetti speciali. Hill Harper al contrario continua a mantenere un atteggiamento ingessato, distaccato, che sicuramente fa parte del personaggio. Tuttavia, siamo dell’idea che, almeno nelle scene in cui si ritrova solo con la moglie, avrebbe potuto dare più espressività e pathos al suo personaggio.

Ma veniamo alla parte più leggera di questo episodio: “Flirt 101, by Claire Browne & Shaun Murphy”. Prendete carta e penna perché stiamo per scoprire la miracolosa “flirting trifecta”, che pare aver risolto i problemi relazionali del Dottor Murphy, almeno con Leah. Sembra effettivamente molto efficace visto che, dopo soli nove episodi, il giovane medico viene invitato a casa sua dalla sua vicina per una mela, ma non si tratta solo di questo. Il punto in questo caso sembra che non servano a granché la sociologia professionista fornita da Glassman e i consigli punto per punto di Claire, per quanto entrambi potrebbero essere utili a Shaun.

Il fattore chiave sembra essere il fatto che Shaun debba abituarsi al fatto che, se fino ad ora ha dato per scontata la presenza di Glassman, un giorno questa potrebbe venire meno. Anche se lui dice che gli piace stare da solo e avere del tempo per sé, deve capire che essere soli è ben diverso dallo stare da soli e se non impara a superare le sue insicurezze e a interagire con le persone le conseguenze potrebbero essere spiacevoli. I passi avanti rispetto al pilot li abbiamo visti col personale ospedaliero e persino con i  pazienti, ma deve imparare a vivere fuori e dentro dall’ospedale, e la visita a casa di Leah è solo il primo passo. Commovente ed impeccabile in questo frangente la recitazione di Schiff e Highmore, che ancora una volta riescono a dare vita a due personaggi complicati, la cui interpretazione rappresenta una sfida vista la singolarità del loro rapporto e le difficoltà di comunicazione. Non è facile entrare nel ruolo di chi ha tanto da esprimere ma allo stesso tempo stenta a farlo come Shaun, e Freddie Highmore continua a stupire per la sua capacità di portare avanti questo personaggio.

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
7.7/10

In breve

In sostanza, i personaggi secondari sono molto migliorati rispetto all’inizio di questa stagione e gli attori sono riusciti a caratterizzarli singolarmente in maniera efficace, anche se con qualche eccezione. L’integrazione di Shaun al St. Bonaventura viene portata avanti con successo, al punto che perfino il Dottor Melendez arriva ad ascoltare un suo consiglio.

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Porcamiseria

7.7

In sostanza, i personaggi secondari sono molto migliorati rispetto all'inizio di questa stagione e gli attori sono riusciti a caratterizzarli singolarmente in maniera efficace, anche se con qualche eccezione. L'integrazione di Shaun al St. Bonaventura viene portata avanti con successo, al punto che perfino il Dottor Melendez arriva ad ascoltare un suo consiglio.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 9
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