The Good Doctor1×08 Apple

Dopo questo episodio di The Good Doctor, ci penserete due volte prima di irrompere alle 6 del mattino nella casa del vostro vicino e mangiarvi la sua mela, o prima di andare a fare la spesa. O almeno, Shaun sicuramente lo farà. Se lo scorso episodio ci ha mostrato i nostri medici combattere metaforicamente contro se stessi, in questa puntata gli antagonisti sono ben presenti nella realtà, ma almeno non fanno parte dello staff dell’ospedale.  Da una mela addentata dalla vicina di Shaun Lea, si scatenerà  tutta una serie di eventi che ci porterà ad una paziente con ferite di arma da fuoco e un nazista sul lettino d’ospedale al St Bonaventura Hospital .

L’inizio della giornata di Shaun sicuramente non è stato dei migliori. Mentre si trova a fare la spesa, resta coinvolto in una rapina finita male e sicuramente il suo comportamento non contribuisce ad allentare la tensione. Ormai conosciamo bene il nostro specializzando e sappiamo che quando prende in cura un paziente è per sempre, o almeno finché non si rialza dal lettino dell’ospedale. Quindi, non ci stupirà vederlo arrivare con la paziente ferita e assumere il caso. Le sorprese arrivano quando il ragazzo che era con lei al supermercato inveisce contro Shaun accusandolo di quanto è successo e chiede al Dottor Melendez di escluderlo dalla squadra medica che si occuperà della paziente. Il Dottor Melendez, senza pensarci due volte, gli dice chiaramente “Taci”. Per il secondo episodio di seguito e questa volta senza dover riflettere troppo, il responsabile del Dottor Murphy sostiene e difende il giovane medico mentre qualcuno afferma che lui non dovrebbe essere lì. Se confrontiamo questa scena con il primo fatidico incontro fra i due nel primo episodio in cui Il Dottor Melendez aveva chiaramente detto a Shaun che si rifiutava di formarlo come medico, è un considerevole passo avanti.  In seguito vediamo sempre Shaun collaborare con Melendez e Kalu per arrivare ad una diagnosi, sbagliando ma sapendo anche riprendersi, ritornare indietro e riformulare un’altra ipotesi. I dottori sembrano formare una squadra, che lavora all’unisono e senza pregiudizi, non creando più quello spirito competitivo, in cui vince chi ha l’intuizione migliore. Ma neanche il supporto del suo team riesce a distrarre Murphy dall’accusa che gli è stata fatta: per quanto lui voglia essere forte, il senso di colpa lo esaspera, non riuscendo a reprimerlo. Come Claire in precedenza, parlare del suo senso di colpa verso un paziente non è un’opzione, o almeno non con chiunque. E quando finalmente riesce ad aprirsi, non possiamo non elogiare l’ottima interpretazione di Freddie Highmore che riesce ad esprimere bene l’angoscia iniziale di Shaun e il suo sfogo finale, senza esagerare col dramma, ma trasmettendo efficacemente i sentimenti del protagonista.

Ma anche Claire subirà una spiacevole sorpresa, trovandosi ad essere la baby-sitter di colui che ha schiacciato il grilletto. Per la specializzanda è un testa a testa col proprio orgoglio e i propri nervi. Per la prima volta si trova davanti ad un paziente con cui proprio non vuole entrare in contatto e sicuramente il livello di empatia non è dei migliori. La questione in questo caso è: come si cura qualcuno che non vuole essere curato da te a causa del colore della tua pelle, mantenendo la calma? L’orgoglio della Dottoressa Browne viene torturato due volte perché questo lavoro le viene imposto a causa della sua mancanza di rispetto per una dottoressa. Sicuramente ammettere l’errore  e portare a termine il suo compito non è stata una sfida facile per la stessa dottoressa che ha urlato all’oltraggio quando ha dovuto fare servizio di consegna dei fegati per l’ospedale insieme a Shaun invece di assistere Melendez, in un intervento. Almeno potrà vedere l’espressione colpevole del suo paziente mentre lo cura e gli fa presente che se ha combattuto per arrivare a quel livello non è sicuramente per farsi mettere i piedi in testa da lui.

Ma a questo punto dell’episodio viene naturale chiedersi: è già finita qui con il trauma? Sembra opportuno osservare che nel giro di tre episodi e senza sapere bene come Claire sembra essersi ripresa e adesso drena colli gonfi senza pensarci troppo. Contando che solo qualche episodio fa per eseguire una procedura di routine ha dovuto fermarsi e riprendersi per paura di sbagliare, o quell’ospedale è miracoloso o il filone del trauma poteva essere sviluppato meglio secondo noi. Viene da chiedersi a questo punto, allora, come verrà seguito il percorso di Shaun, che sembra crollare soprattutto verso la fine. Glassman cerca come al solito di aiutarlo, ma visto il suo discorso, alla fine dell’episodio, circa la morte di sua figlia con Jessica, sembra essere un esperto di sensi di colpa non totalmente superati, poiché si rammarica di non essere stato abbastanza presente per lei. Forse è da questo che derivano la sua preoccupazione e il suo esserci sempre per Shaun?  Si potrebbe perfino ipotizzare che mentre cerca di esorcizzare i sensi di colpa dei propri dottori,  allevia il suo.

In conclusione, “Apple” è stato meno emozionante rispetto al precedente “22 steps” ma ha rappresentato comunque una bella sfida per i nostri dottori e una prova di fiducia di Melendez nei confronti di Shaun. Ora bisognerà solo vedere se ciò che sembra nascere, fra traumi irrisolti e gioco di squadra, finirà nel dimenticatoio o avranno occasione di stupirci di nuovo. E anche se Shaun tornerà a mangiare mele tranquillamente, prima o poi.

Freddie Highmore un emmy se lo merita #TheGoodDoctor

— Dimitri Belikov (@percyismyiratze) November 22, 2017

https://twitter.com/_mrsCarstairs/status/933463215836684288

Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

0

Mi è piaciuto

0

Tutto!

0

Divertente

0

Porcamiseria!

0

Meh...

0

Che schifo

Commenta l'articolo