Negli ultimi due episodi di The Good Doctor avevamo lasciato Shaun e Lea pronti ad iniziare una nuova avventura insieme, come coinquilini, mentre il dottor Glassman e Debbie riallacciavano, dopo molti episodi, il loro rapporto e Claire veniva esclusa dalla squadra del dottor Melendez.

TWO-PLY (OR NOT TWO-PLY)

Ed è proprio all’interno del nuovo appartamento dei due coinquilini che la storia riprende. Come ci aspettavamo i problemi tra Shaun e Lea non sono risolti. La convivenza mette a dura prova i ragazzi: se da parte sua Lea è messa costantemente alla prova dalle fisse maniacali di Shaun su quale sia il verso corretto della carta igienica – grazie alle quali io ho risolto un dubbio esistenziale, ad esempio – o sul fatto che il telecomando sia perennemente fuori posto, per Shaun questa diventa una nuova esperienza di vita e, come ci può aspettare da un tipo come lui, si rivelerà essere inizialmente un flop, tanto da sfociare nell’ulteriore litigio tra i due.
Sarà di nuovo il compromesso, oltre ad una buona dose di consigli e aiuti esterni da parte di Glassman e Claire, a trovare un nuovo punto di equilibrio tra i due neo coinquilini.

Ma Lea non è l’unica ragazza ad avere problemi con Shaun. L’arrivo di una nuova paziente al San Jose St. Bonaventure Hospital metterà nuovamente in competizione Morgan con il suo collega. Se più volte è stato sottolineato, durante il corso di queste due stagioni, il grande difetto di Shaun nel rapportarsi con i suoi pazienti, mancando spesso di delicatezza, in questo episodio ci viene mostrato un’altra faccia di questa peculiarità. L’insistenza e l’arroganza dimostrata in molteplici occasioni da Morgan con i suoi colleghi la porterà a legarsi emotivamente con la sua paziente, offuscando il suo giudizio medico riguardo ad una diagnosi che per la giovane violinista significherà l’amputazione di un arto e l’infrangersi di un sogno. Assistiamo quindi all’abbattimento di un muro, della maschera da dura che la dottoressa Reznick ha indossato fino ad ora, in una scena sufficientemente toccante, tanto da farci provare dispiacere per la stessa specializzanda, costretta a dover rimanere chiusa in una camera iperbarica, faccia a faccia con un fallimento che le è costato tanto.

Avevamo lasciato, alla fine dello scorso episodio, il dottor Glassman insieme a Debbie, lieti del ritrovamento tra questi due personaggi che per troppo tempo nell’arco della seria erano stati tenuti separati. Ciò ci aveva fatto sperare di vedere un’evoluzione nel rapporto tra i due, date le ottime premesse, ma non avevamo fatto i conti con la consueta testardaggine di Glassman. Compreso che nella sue attuali condizioni potrebbe essere più un peso da accudire che un compagno per Debbie, Aaron decide di allontanare la ritrovata amica, ostinato a non voler accettare il fatto che forse non è capace di superare la graduale separazione con Shaun e la riabilitazione post-operatoria da solo.

HUBERT

La vita dei due coinquilini procede tra alti e bassi, ma sembra essersi, bene o male, finalmente destabilizzata. Ancora una volta la parola chiave in questo episodio di The Good Doctor sarà: compromesso.
A portare nuove tensioni tra Shaun e Lea sarà infatti la scelta di un animale domestico, il pesciolino Hubert, da cui prende il nome questo episodio. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. L’entrata e la permanenza, seppur per breve tempo, del piccolo Hubert sarà infatti l’input che spingerà Lea a raccontarci di più su cosa sia capitato a Hershey. Sarà proprio Shaun, forte dalle sue esperienze di convivenza e dalla maturazione compiuta dall’inizio della serie fino ad adesso, a trovare il modo per ritirare su di morale la ragazza, dimostrando di essere l’amico sensibile che Lea si aspetta.

Ma la crescita di Shaun non si rilega alla situazione sentimentale con Lea. Sarà l’arrivo in ospedale di un paziente che combatte tra la vita e la morte e del rapporto complicato con il suo fratello a dimostrare la superiorità del ragazzo rispetto alla dottoressa Morgan.

Tuttavia Lea e Shaun non sono gli unici protagonisti di questo episodio di The Good Doctor. Le condizioni critiche di un’amica malata di tumore porterà Claire a farsi coraggio e a rivolgersi al dottor Melendez per chiedergli aiuto, costringendo i due a mettere da parte le tensioni tra di loro per collaborare nuovamente insieme. Ma ciò non sarà sufficiente a riammettere di nuovo la ragazza nell’equipe del dottor Neil.

Un rapporto che comincia ad essere troppo statico, quello tra Claire e Melendez, entrambi troppo preoccupati di abbassare la guardia l’uno con l’altro per venirsi incontro, e che se portato all’esasperazione rischierà di annoiare lo spettatore.

7/10

Storia - 7/10
7/10

Tecnica - 7/10
6/10

Emozione - 6/10

6.7/10

Summary

Questi due episodi di The Good Doctor si incentrano quasi completamente su una sola parola: compromesso. La convivenza tra Shaun e Lea procede, ma quasi sempre sugli stessi toni. Anche il rapporto tra Melendez e Claire sembra non portare ad un punto di svolta, prima che il riciclaggio delle solite due dinamiche porti lo spettatore alla noia.