The Good Wife6×17 Undisclosed Recipients

Parafrasando un tema ricorrente in Once Upon A Time, “all Politics comes with a price” e, a poche ore della sua vittoria, Alicia si trova già a dover fare i conti con quanti si presentano subito a batter cassa dopo il loro appoggio durante le elezioni. Sia Castro che il viscido Redmayne bussano alla porta […]

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Parafrasando un tema ricorrente in Once Upon A Time, “all Politics comes with a price” e, a poche ore della sua vittoria, Alicia si trova già a dover fare i conti con quanti si presentano subito a batter cassa dopo il loro appoggio durante le elezioni.

Sia Castro che il viscido Redmayne bussano alla porta di Alicia per piazzare un loro uomo come vice, mentre Lemond Bishop chiede al nuovo Procuratore di bloccare le indagini di Geneva Pine sul suo conto ora che ha deciso di ritirarsi dagli “affari”. Il rifiuto di Alicia a queste richieste è secco e perentorio e questo fa infuriare tutti: se da un lato le possibili ritorsioni da parte di Castro e Redmayne sono per lo più politiche, quelle di Bishop sono senz’altro più “concrete”. Per fortuna, arriverà Eli a darle qualche saggio consiglio, insegnandole a rispondere a tali richieste con un più diplomatico “All options are open to me, and I plan to decide in the next 48 hours.” iniziandola così al vero “gioco della politica”.

Aldilà di questo comunque, Alicia ha già in mente un suo preciso team di collaboratori fidati: se Marissa si auto-promuove ad “executive assistant“, la persona che Alicia vorrebbe come suo braccio destro è – ovviamente – Finn Polmar. Una decisione scontata direi la sua, probabilmente dettata più dai suoi sentimenti che da un ragionamento politico.

Prima di dedicarsi completamente alla sua nuova vita, Alicia deve però anche saldare i conti col suo passato: alla Florrick, Agos & Lockhart è tempo quindi di negoziazioni, e l’oggetto di tale negoziazione è la buonuscita di Alicia. Cary e Diane, coadiuvati da David Lee e un redivivo Julius, puntano al ribasso, mentre Alicia, supportata da Finn vuole ovviamente un equo compenso per quanto fatto finora e per aver fondato lo studio. Il piano su cui si gioca questa battaglia però non è evidentemente solo economico: cosa accadrebbe se Alicia decidesse di usare la sua influenza politica di State Attorney in futuro? Quanto sarebbe saggio contraddirla proprio ora?

 

In questa lotta di potere, gli equilibri vengono completamente rotti quando lo studio viene preso sotto assedio da un gruppo di hacker perchè reo di portare avanti una causa contro un famoso sito di scambio P2P per la difesa del copyright. Gli ultimi quattro mesi di email interne vengono pubblicati in Rete e la minaccia è di estendere il contenuto di questo “leak” agli ultimi due anni.

L’episodio ci mostra dunque un tutti contro tutti senza precedenti per via di alcune mail al vetriolo scritte evidentemente in momenti di rabbia e/o per gioco: Diane contro Cary, David contro Julius, Kalinda è oggetto di alcune mail (anche diffamatorie ovviamente) a sfondo sessuale. Per via della campagna, l’unica ad essere immune è Alicia, ma se la minaccia dovesse estendersi agli ultimi due anni, molti fatti verrebbero alla luce: mail di Will che testimoniano la loro relazione, una temuta gravidanza, la one-night stand con Jonathan, mail a Cary in cui Alicia ci va giù pesante contro Finn.

Per tutti quindi, la soluzione è rinunciare alla causa e, nonostante le ritrosie del loro cliente, alla fine riescono a scongiurare il pericolo raggiungendo un accordo tra il cliente e Lionel Luthor l’avvocato della controparte. A seguito dell’attacco però, ci sarà da rifare la rete di computer e dispositivi mobili con dei costi tali da non potersi permettere una buonuscita dignitosa per Alicia. O almeno questa sarà la scusa ufficiale.

Con mia somma sorpresa, Alicia tirerà fuori gli artigli e riserverà ai suoi ex-compagni una non proprio velata minaccia circa i futuri rapporti tra lo studio e la Procura.

Un episodio direi di assestamento questo: mi sembra evidente che gli equilibri futuri in The Good Wife saranno completamente stravolti e gli autori stanno già ponendo le basi per tutto ciò. Con l’imminente (e già annunciata) uscita di scena di Kalinda, era necessaria una nuova direzione per la serie. Probabilmente il cambio di registro di Alicia, del suo personaggio, i probabili scontri con Cary e Diane, serviranno a dare nuova linfa vitale ad una serie che ha già saputo superare egregiamente una dipartita “eccellente” come quella di Will Gardner.

I porca miseria sono tre: nonostante una fattura sempre pregevole, non si può dire che la puntata ci regali emozioni forti o scossoni enormi. Contrariamente ad altre serie però, una battuta d’arresto non mi preoccupa: The Good Wife saprà ritornare ai suoi soliti livelli di eccellenza.

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