The Good Wife6×21 Don’t Fail

Dopo la pesante uscita di scena di Kalinda e la debacle di Alicia, The Good Wife riparte con un episodio inaspettato, asciutto, incentrato su Alicia e su quello che fu il suo primo caso alla Stern-Lockhart-Garner. In poco meno di un anno la vita di Alicia Florrick è stata letteralmente stravolta: da leonessa in aula […]

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Dopo la pesante uscita di scena di Kalinda e la debacle di Alicia, The Good Wife riparte con un episodio inaspettato, asciutto, incentrato su Alicia e su quello che fu il suo primo caso alla Stern-Lockhart-Garner.

In poco meno di un anno la vita di Alicia Florrick è stata letteralmente stravolta: da leonessa in aula e negli uffici della Florrick-Agos-Lockhart-whatever a candidata politica, da procuratore distrettuale per un minuto a donna annoiata che non sa bene come impiegare le giornate.

Seguendo il consiglio di Peter, Alicia avrebbe anche contattato qualcuno che possa curare la sua biografia, ma appare evidente come non gliene possa fregare di meno, contando poi anche la sua proverbiale riservatezza. Alternandosi a lavori di fai-da-te(!), arriveranno per fortuna i suoi ultimi doveri politici a riempirle un po’ la giornata: sì signori, perchè siamo in America e qui pare che i politici, anche quelli trombati, debbano fare un sacco di telefonate per ringraziare chi ha finanziato le loro campagne. Qui da noi telefona il Papa e la RAI per i giochi della Lotteria Italia.

In questo contesto comunque ci vengono regalate scene alquanto insolite e/o esilaranti di questa Alicia versione Desperate Housewife:

  • Alicia che va a fare la spesa camuffata con camicia a quadretti e cappello
  • Alicia che leviga una porta
  • Alicia che guarda con impazienza l’orologio per potersi concedere il suo agognato bicchiere di vino. Come non amarla?

A salvarla da questa nuova routine, arriva una richiesta di aiuto del suo primo assistito, in precedenza assolto, che viene perseguitato da Matan che vorrebbe riaprirne il caso sulla base di una falla nella difesa di Alicia e Cary. L’accusa infatti ha trovato un testimone che screditerebbe un teste della difesa ormai tra l’altro morto. Sebbene titubante all’inizio, Alicia accetterà il caso, anche solo per togliere quel sorriso da ebete a Matan.

Dopo aver messo su uno studio improvvisato usando la porta levigata come scrivania (LOL), inizia un altro viaggio nella memoria e nella mente di Alicia (con uno stile narrativo simile a quello già visto in Mind’s Eye), tra testimonianze, ricordi con Cary, i consigli di Kalinda. Facendo ricorso al suo intuito e alla sua furbizia ma soprattutto grazie all’aiuto di Finn Polmar, Alicia riuscirà a far archiviare definitivamente il caso e ritrovare fiducia in se stessa.

Più che per la vittoria in sé infatti, questo caso diventa importante perchè Alicia riuscirà a ri-acquistare autostima, a farsi rivedere in pubblico a testa alta, senza vergogna, a ritrovare un senso nell’avvocatura e nella legge, a considerarla di nuovo uno strumento che possa davvero aiutare le persone.

Da qui l’idea di ricominciare da zero, dalle basi, da uno studio tutto suo (magari non proprio in una stanza di casa sua e magari non con Grace come segretaria, PLEASE). Come compagno di questa sua nuova avventura, Alicia sceglie ovviamente Finn e sapremo solo nel season finale se questi accetterà la proposta.

Di questo episodio si apprezza senz’altro la cifra stilistica e la volontà, ancora, di fare qualcosa di un po’ diverso: del cast principale appaiono praticamente solo Alicia, Finn e Cary (Diane e Kalinda solo nei flashback) ma lo screentime degli ultimi due è irrisorio se paragonato a quello di Alicia. Per contro però, questo Don’t Fail non riesce a raggiungere la stessa potenza evocativa o emotiva del già citato Mind’s Eye, nemmeno nelle scene con Finn in cui, diciamolo, ci siamo forse stancati di questo self-control tra i due.

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Le basi per l’imminente season finale ci sono quindi. La buona moglie è quindi nuovamente il fulcro di tutto: il nuovo The Good Wife senza Kalinda e con equilibri stravolti, ripartirà da lei (e da Finn?). Non potrebbe essere altrimenti, d’altronde.

I porcamiseria all’episodio sono solo tre. Seppur la forma sia sempre ineccepibile, Don’t Fail non riesce a coinvolgere più di tanto, venendo tra l’altro dopo l’episodio di commiato di Kalinda.

3

 

Twitter Freaks

Ci sono quelli che, come noi, sanno quali sono i giusti valori:

…quelli che, come noi, vogliono vedere Alicia e Finn raggiungere un “patteggiamento”…

https://twitter.com/GabrieleCrudele/status/596761362740686849

…e infine quelli che, come noi, vogliono di nuovo Marissa!

 

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