The Good Wife7×03 Cooked

Il paziente è stabile ma mostra segni evidenti di miglioramento. Probabilmente questo terzo episodio, per trama e tematiche, non poteva raggiungere le solite eccellenze di The Good Wife, ma risulta sicuramente più gradevole e robusto dei precedenti. E non è un caso, secondo me, che questo coincida con un uso più ragionato delle pedine (leggasi attori) […]

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Il paziente è stabile ma mostra segni evidenti di miglioramento. Probabilmente questo terzo episodio, per trama e tematiche, non poteva raggiungere le solite eccellenze di The Good Wife, ma risulta sicuramente più gradevole e robusto dei precedenti. E non è un caso, secondo me, che questo coincida con un uso più ragionato delle pedine (leggasi attori) che la serie può utilizzare. Altri fattori da considerare sono sicuramente un caso intricato da risolvere, con implicazioni politiche sullo sfondo, e quella componente umoristica e leggera che un po’ ci mancava, sebbene non sia una costante della serie.

Golden Lawyers

Il gap generazionale all’interno della Agos/Lockhart, tra vecchia scuola e nuove generazioni, continua la sua marcia silenziosa di episodio in episodio, stavolta senza neanche degli scontri evidenti.

Lo scontro tra Cary e Howard Lyman mette quest’ultimo in allarme, tanto da rivolgersi ad Alicia per una possibile causa allo studio in caso di estromissione, la quale però si limita solo ad elargire qualche consiglio onde evitare “la giusta causa” in tale scenario. Praticamente Howard: smetti di dormire in mutande nel tuo ufficio e inizia a lavorare! Questo episodio ci regala quindi un Lyman come non l’avevamo mai visto, che inizia a fare “numeri” per cui diventare inattaccabile – nell’incredulità generale dello studio – ma che soprattutto si innamora della nonna di Jen suocera di Alicia, Jackie Florrick. In un tenero appuntamento, vediamo la fragilità e la dolcezza di un amore d’altri tempi, di un uomo che elogia la risata della sua donna, di un tenero bacio che rassicura un’inedita Jackie, impaurita quasi, evidentemente non più avvezza all’amore. E infine, come non elogiare la complicità dei due quando Jackie (con il suo stile) usa le sue conoscenze per regalare un colpaccio ad Howard?

Per non parlare del suo outfit: mancano solo un bastone e un gatto bianco.

In questo episodio vediamo finalmente Christine Baranski un po’ più al centro della scena, con la sua Diane che deve scontrarsi con una nuova generazione di avvocati che non è più disposta a sacrificare tutto per la carriera, privilegiando un maggior bilanciamento tra lavoro e vita privata. Presa quindi da un momento di nostalgia per la sua erede naturale, decide di regalare ad Alicia i casi che lo studio fatica a seguire (quelli minori ovviamente), in segno di stima e di distensione, salvo poi scontrarsi con la stessa sul finale una volta scoperto che Alicia aveva dato dei consigli ad Howard.

Diane: You told him exactly what he needed to do in order to sue us.
Alicia: Diane, this is not what it seems.
Diane: Actually, sometimes it is.

La storyline sulla Agos/Lockhart continua a non convincere nella sua interezza, sebbene questa volta sia decisamente più interessante da seguire: Diane appare comunque ancora un po’ fuori fuoco rispetto al personaggio che abbiamo conosciuto in questi anni e trovo assolutamente incoerente questa storia del gap generazionale che si fa sempre più ampio. Da che mondo è mondo, non esiste serie legal in cui gli avvocati non debbano necessariamente lavorare ore su ore in studi prestigiosi (leggasi Suits ma anche la stessa The Good Wife degli anni scorsi) e per quanto possa sicuramente essere considerata una scelta narrativa coraggiosa, al momento non convince proprio.

Mama’s Homespun Cooking

La parte più umoristica dell’episodio è sicuramente appannaggio della guerra tra Ruth Eastman e Eli Gold. La prima tenta di infastidire Eli assegnandogli un ufficio grande come un fazzoletto e pungolandolo sulla troppa poca disponibilità di Alicia e la necessità di un suo repulisti. Il secondo invece, gioca d’astuzia e, fingendo di assecondare Ruth, convince Alicia e sua madre a partecipare insieme ad un cooking show. Capite bene come il tragico epilogo sia assolutamente scontato, e consente quindi a Eli di mettere a segno un punto importante.

Diciamolo, non è che questa parte occupi chissà quale spazio nell’episodio, ma è senz’altro un’occasione per soffermarci sullo strano rapporto che sembra essersi instaurato tra Alicia e Eli: rapporto in cui lei, volontariamente direi, si fa usare da Eli per i suoi scopi. Sarà interessante capirne lo scopo: mettere i bastoni tra le ruote a Ruth o qualcosa di più profondo?

E poi ci sono insieme Alan Cumming e Margo Martindale che da soli renderebbero meraviglioso anche lo spot di una compagnia telefonica a caso.

Intent

Alicia e Lucca si ritrovano a difendere il creatore di una droga sintetica simile alla ben più pericolosa GHB e lo spacciatore che avrebbe dovuto venderla. Il caso diventa parecchio interessante perchè si basa, alla maniera di The Good Wife, sulla corsa al cavillo legale più minuscolo che possa portare alla risoluzione del caso, ma non solo. Anche la moralità di Alicia assume sempre più i contorni di un cavillo legale: il condurre, con opportune parole e formulazioni, il proprio assistito a dichiarare la verità più comoda e sicura, diventa un comportamento quasi innocente per Alicia, fin troppo leggera in questa circostanza, vista anche la sua posizione pubblica. Insomma Alicia Florrick che diventa un po’ Annalise Keating. Ma senza parrucche.

Il caso si complica quando l’assistito viene smascherato da Grace e i suoi sofisticatissimi software di facial recognition (WTF!) e si scopre quindi essere un agente dell’FBI che boicotta le strategie di Alicia, fino a ricattarla quando cerca di ricusare se stessa dal caso: qualora gli venisse data un’assoluzione – improbabile in condizioni normali – sarebbe stato più facile incastrare il giudice per corruzione, sin dall’inizio obiettivo della sua missione.

Finalmente The Good Wife alza il tiro e il livello, gettando le basi per qualcosa di grosso: con un coup de théâtre Eli avverte il giudice dell’imminente pericolo in cambio di un qualche favore tale da mettere fuori gioco Frank Landau, probabilmente per rientrare nelle grazie di entrambi i coniugi Florrick. E proprio Frank Landau potrebbe essere la chiave per una svolta al plot della campagna elettorale di Peter che sin dall’inizio non mi aveva per nulla entusiasmato nè convinto. E in tutto questo, si incrineranno anche i rapporti tra Alicia e Lucca che verrà peraltro sfavorita dal giudice Schakowsky nell’assegnazione dei casi. Cosa dovremo aspettarci da Lucca? La vedremo nel ruolo di frenemy o addirittura una possibile nemesi per Alicia?

Un buon episodio dunque, che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Ma è ora di tirare fuori l’artiglieria pesante. E Elsbeth Tascioni (aka Carrie Preston).

4

 

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Certo però che questo li batte TUTTI.

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