Dopo le porcellane di casa Florrick, anche la brillante serie di episodi di ottima fattura inanellati da qualche mese a questa parte va in frantumi con questo dodicesimo episodio, Tracks, che rappresenta sicuramente il punto più basso della settima stagione.
Era chiaro che dopo Iowa ci sarebbe stato un minimo di tuning delle storyline e delle dinamiche tra i personaggi, ma tra questo e un filler senza mordente ce ne passa un po’.
Il caso legale portato in scena è abbastanza banalotto e puzza di dejà vu; appare poi fin troppo pretestuosa la collaborazione tra Alicia e Cary, utilizzata come contraltare alla guerra silente tra i due studi, che si (ri)trovano a lottare per accaparrarsi la stessa cliente (Emily Gilmore Bea Wilson). Di per sé – per quanto forse logora – sarebbe anche una dinamica interessante, non fosse che le leve utilizzate per rendere credibile la situazione siano la condizione “infrastrutturale” dello studio di Alicia, arrangiato nel salotto di casa Florrick, e la maniere scortesi della vicina, il che introduce l’ulteriore – quanto inutile – alterco tra condomini che vogliono sfrattare Alicia per aver avviato un business entro le mura di casa. L’intera storyline appare sinceramente ancora più ridicola quando tenti di descriverla.
Il culmine del non-sense arriva col cliffhanger riguardante la proposta ad Alicia e Lucca di unirsi alla Agos/Lockhart/Lee: sorvolando sulla mancanza di originalità – l’ennesimo andirivieni da una parte all’altra dello studio -, tutta la premessa di Bea Wilson e l’impellente necessità di averla come cliente appaiono enormi forzature mirate a ricompattare le vicende legal in unico grande scenario. La speranza è che – nel caso Alicia accettasse la proposta – almeno le vicende legal diventino più interessanti e che ci possano riproporre casi di un certo livello; in alternativa – in caso di rifiuto – speriamo che questo possa essere il la per un’eventuale nuova avventura politica della nostra buona moglie, soprattutto alla luce del mesto addio di Ruth Eastman, destinata a nuove campagne per il Congresso. Un dettaglio, questo, buttato lì solo per contestualizzarne il commiato? Staremo a vedere.
Leggermente più a fuoco è il rapporto tra Eli e Alicia, ancora infuriata con l’uomo per averle negato un possibile futuro con Will. Complice il ritorno sulle scene della sempre apprezzata Marissa Gold, c’è stato ancora modo di esplorare la psicologia di una donna distrutta da un dolore che non riesce ad esprimere se non con l’usuale atteggiamento passivo-aggressivo, incapace di perdonare un uomo sinceramente pentito di ciò che ha fatto. Ci spiace non vedere un’evoluzione dell’Alicia vista in Iowa ed esser tornati alla caratterizzazione usuale, seppur resa sempre ottimamente da Julianna Margulies.
Superflue e soprattutto inutili, infine, le storyline di Lucca e Grace Florrick.
L’avventura di Lucca col suo cliente nulla aggiunge ad un personaggio di cui finora avevamo apprezzato le doti forensi: forse si sarebbe potuto sfruttare meglio la situazione per dare una maggiore tridimensionalità a questo personaggio, finora relegato al ruolo di spalla di Alicia pur con le sue ambizioni professionali.
Diversamente, le avventure della giovane Grace sono tutto sommato leggere e divertenti: grazie ad un consiglio di Marissa, la giovane Florrick riesce a risolvere la bagarre condominiale con furbizia e oratoria inaspettate, quasi a ripercorrere le gesta della madre in aula. Purtroppo, però, questa sembra essere stata l’ultima prova per lei, destinata a ritornare al ruolo di figlia più o meno morigerata, ora che il business della madre sembra essere arrivato ad un bivio cruciale. Rimarranno probabilmente sconosciute le ragioni del suo improvviso interesse per il lavoro della madre e l’iniziale attaccamento al denaro che sembrava sottintendere qualche problematica ancora ignota.
Un giudizio senza dubbio duro in questa occasione, forse in virtù dei livelli di eccellenza che ci si aspetterebbe da The Good Wife, ma sembra proprio che in questo dodicesimo episodio sia sia voluto svolgere il compitino senza metterci quel quid in più, se non le buone prove dei singoli attori. Speriamo si tratti solo di una sbandata naturale dopo il reset di un bel po’ di storyline.
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a un certo punto #thegoodwife è passata da "fortuna che stasera mi vedo questa" a "ah, un altro episodio, no oggi no" ed è un gran peccato
— chiarin at the liquor store (@cheroreowitz) January 18, 2016
mo' piango. #SerialUpdate #TheGoodWife pic.twitter.com/jPzjPN1jND
— Mich (@zombie_mich) January 18, 2016
Spero che fino alla fine dell'episodio Alicia lanci piatti anche a questo palo in culo di bionda. #thegoodwife #7×12
— gatorade me, bitch. (@_madetobebroken) January 19, 2016
Il cliente-cantante sembra Gigi D'Alessio, quindi Lucca è la Tatangelo (?) #TheGoodWife #SerialUpdate
— Francis; (@doctorshepherd_) January 19, 2016
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