The Good WifeSeason 6 So Far

Season Recap La sesta stagione di The Good Wife è senz’altro un banco di prova, dovendo fare i conti con un’assenza pesante come quella di Will. L’ultima parte della quinta stagione aveva retto abbastanza bene la sua dipartita, ma, come dire, viveva ancora di rendita. La scorsa stagione si era conclusa con due proposte per così dire […]

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La sesta stagione di The Good Wife è senz’altro un banco di prova, dovendo fare i conti con un’assenza pesante come quella di Will. L’ultima parte della quinta stagione aveva retto abbastanza bene la sua dipartita, ma, come dire, viveva ancora di rendita.

La scorsa stagione si era conclusa con due proposte per così dire indecenti: da un lato Diane offriva i suoi servizi (e i suoi clienti) alla Florrick-Agos; dall’altro Eli proponeva ad Alicia, in modo assolutamente provocatorio, di concorrere alle imminenti elezioni di Procuratore Capo (posto che era stato già di Peter).

La proposta di Diane è chiara: diventare partner dello studio a tutti gli effetti, con eguale diritto di voto. Una volta concluso l’accordo con Alicia e Cary, dapprima annuncia alla LG il suo pre-pensionamento (insospettendo comunque Canning) e poi passa alla concorrenza, diventando a tutti gli effetti un partner della Florrick-Agost & Lockhart e portando ovviamente con sè nuovi soci e clienti.

Successivamente Diane riuscirà anche a cacciare Canning e David Lee dagli uffici della LG e quindi Alicia e Cary ritorneranno là dove le loro carriere avevano avuto inizio. Purtroppo per noi, David Lee tornerà alla fine di questa prima parte di stagione, perché fondamentale nel tentare di mantenere Chumhumm come cliente della Florrick-Agos & Lockhart. Immaginate quanto farà pesare tutto ciò.

Eli nel frattempo, cerca di capire quanto veramente Alicia possa essere valida come candidata alle elezioni di Procuratore Capo: il risultato è strabiliante ed Alicia ha una vastità di consensi tale da vincere senza troppi problemi. Dopo aver ottenuto il beneplacito di Peter, la proposta di Eli diventa reale e concreta. Alicia dapprima sembra infastidita dalle pressioni ricevute, ma pian piano tende a riconsiderare la proposta, specialmente dopo aver ricevuto “velate” minacce dal Procuratore in carica. La macchina elettorale si mette presto in moto: sondaggi di opinione su Alicia, ricerche di possibili armi su di lei e i membri della sua famiglia, un campaign manager (Jonny Elfman) e una “donna ombra”, Marissa (la figlia di Eli), che le fa in pratica da assistente personale. Se dapprima il suo maggiore avversario sembra essere l’attuale Procuratore in carica, Castro, questo verrà messo n secondo piano dalla “discesa in campo” di Frank Prady, noto commentatore politico. Questa prima parte di stagione finirà con il primo dibattito televisione tra i due, che però verrà interrotto per lasciare spazio al verdetto di un importante caso di violenza razziale ad opera di due poliziotti.

La storyline senz’altro più importante di questa prima parte di stagione è però quella di Cary. Il ragazzo viene arrestato (nel primo episodio) per favoreggiamento di un traffico di droga di circa un milione e passa di dollari: l’accusa è quella di aver consigliato a degli uomini di Lemond Bishop un modo (legale) per farla franca. Ovviamente Cary è innocente, e appare subito evidente che questo altro non è che un tentativo di incastrare Lemond Bishop sfruttando le conoscenze di Cary sul suo conto. La cauzione richiesta è altissima ma, con enormi sforzi, Alicia e soci riescono a racimolare la cifra necessaria. Purtroppo però, Cary violerà inavvertitamente il divieto di uscire dallo stato dell’Illinois e tornerà in carcere. Oltre a tutto ciò Bishop farà fuori anche l’unico testimone oculare che potrebbe scagionare Cary. Questo e molti altri inghippi faranno perdere ogni speranza al povero ragazzo, tanto che assumerà anche un consulente che possa insegnargli come sopravvivere in prigione. Sarà Kalinda, alla fine, ad avere la giusta intuizione: se riusciranno a dimostrare la presenza di una “Violazione Brady” (aka cavillo legale – io sono ingegnere, che ne so!), il giudice non potrà far altro che scagionare Cary. Il tempo letteralmente stringe, tutto sembra ormai perduto: Kalinda decide allora di falsificare una prova informatica così da ottenere l’assoluzione. Purtroppo però, Diane e gli altri riescono ad avere la prova necessaria anche senza ricorrere all’inganno, ma ormai il danno è fatto. Resta da capire se e quali ripercussioni ci saranno per Kalinda, una volta venuto a galla. Oltre alla paura di essere scoperta, la nostra investigatrice preferita deve fare i conti anche col pericoloso Lemond Bishop: la ragazza infatti aveva chiesto a Bishop di trovare qualcuno di fiducia in carcere che potesse proteggere Cary. Bishop si adopera per accontentarla, ma tutto ciò avrà evidentemente un prezzo. Cosa le verrà chiesto?

Per quanto riguarda l’AMMORE, se Cary e Kalinda sono sempre più vicini, anche la tensione sessuale tra Alicia e Finn si fa sempre più forte ed evidente (la simulazione di dibattito in cui Finn aiuta Alicia ne è la prova). Entrambi sanno che basta un nonnulla per accendere la fiamma e resistono strenuamente alla tentazione. Io personalmente non vedo l’ora che scoppi la passione!

The Good Wife resta sempre un gioiellino, anno dopo anno, non conosce davvero pause o cedimenti. Il cast è stellare, tutta la vicenda di Cary straziante e raccontata sapientemente, le guest star come Elsbeth Tascioni impareggiabili.

Il voto non può essere che cinque porcamiseria su cinque, e se non seguite The Good Wife, dovete ASSOLUTAMENTE recuperarla.

voto-5

Porcamiseria

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