In seguito agli eventi dell'episodio precedenti un clima di terrore politico, se già non era abbastanza quello che già abbiamo visto fino ad oggi. Alleanze impreviste si formano. In Canada Moira è preoccupata per le sorti dell'amica, Luke invece un po' meno.

8.5

L’attentato dello scorso episodio di The Handmaid’s Tale ci ha lasciato letteralmente con il fiato sospeso, con un cliffhanger inaspettato e brutale: la seconda Ofglen, sostituta di Emily, che mai aveva rivolto una parola in più del dovuto a Offred, era invece una cellula della resistenza e facendosi esplodere al convegno dei comandanti ha portato via con sé la sua vita e quella di altre trenta ancelle.

Il funerale è quanto di più scenograficamente maestoso si possa vedere in una serie TV, con solo tre colori a dominare la scena: il bianco della neve, il rosso delle vesti delle ancelle e delle bare delle loro compagne, e il nero dei copricapi parati a lutto. Le preziose donne fertili strappate alla società vengono commemorate da zia Lydia, che piange e le ricorda con i loro nomi di ancelle, in un rituale funebre che assomiglia ad una lenta danza straziante e dolorosa. Ma chi erano quelle donne, si chiede June mentre insieme alle altre vengono riportate a casa? Nessuno sapeva il loro vero nome: la natura psicotica di Gilead scinde la personalità delle ancelle e maschera il nome passato con una nuova identità, relegando nell’oblio l’originale.

the handmaid's tale 2x07 AfterNell’episodio The Other Woman abbiamo assistito all’annichilamento psicologico di June, con zia Lydia intenta a sezionare in due la mente dell’ancella ribelle e fare leva sulla paura della morte e soprattutto sul senso di colpa per annientare la personalità antagonista in favore di Offred, innocente e ora succube della società, ma almeno al sicuro dalla violenza e dalla morte. Con questo episodio invece June si risveglia, e si risvegliano tutte le altre personalità sopite delle altre ancelle: Brianna, Alma, Dolores, veri nomi di donna provenienti dal passato, dalla famiglia di un tempo, dalla nonna perduta. All’inizio dell’episodio Emily e Janine insieme ad altre donne vengono prelevate dalle colonie, e abituati come siamo a The Handmaid’s Tale, siamo quasi certi che succederà qualcosa di atroce. Assistiamo invece a un lieto fine, il loro ritorno alla vita, alle chiacchiere nel supermercato, e un po’ alla lacrima facile, che è un vero sollievo per noi, considerando la storia parallela di Moira.

La natura psicotica di Gilead scinde la personalità delle ancelle e maschera il nome passato con una nuova identità relegando nell’oblio l’originale

In Canada arrivano notizie sull’attentato, e sono tutti in apprensione sulla sorte delle persone coinvolte. Tutti tranne Luke, che non sembra troppo preoccupato della sorte della moglie, forse perché in stato di negazione, o forse perché rassegnato e deciso ad andare avanti con la sua nuova vita. Moira invece è decisamente più preoccupata, e il timore per le sorti dell’amica la spinge a ricercare notizie sulla sua ex, anche solo sapere se è veramente morta. Il salto nel passato, con la gravidanza surrogata e il legame con l’amica riaccendono l’attenzione sul loro forte legame, già visto nella prima stagione ma che aveva bisogno di questa rispolverata. Entrare nell’archivio e iniziare a sfogliare faldoni con foto di cadaveri senza nome (ancora nomi, richiamo all’identità perduta) è inquietante all’inizio, ma dopo diventa quasi come sfogliare i giornali del mattino, abituandosi a percepire quelle foto come lontane e distanti. Almeno fino a quando su quelle foto non compare Odette, e insieme a Moira piangiamo anche noi percependo il lutto e nello stesso tempo il sollievo della morte, che si contrappone all’ansia dell’ignorare il destino di June.

The Handmaid’s Tale in questo episodio ci presenta anche i giochi di potere che intercorrono tra i comandanti, striscianti e mascherati dalle preghiere e gli ossequi formali, pronti ad approfittare di questo attentato per scavalcare gli avversari e arrivare al potere. Seppur come una breve parentesi di un solo episodio – che a parer nostro poteva essere sviluppata in maniera più orizzontale – la figura del Comandante Cushing e del suo tentativo di sbarazzarsi della famiglia Waterford è emblematico del tesissimo clima politico di Gilead, probabile vera debolezza di questa Repubblica fondata sull’integralismo religioso e sul terrore delle esecuzioni spicciole. Persa la protezione del Comandante Pryce, morto nell’attentato, Nick si trova senza via di uscita dall’influenza dei Waterford, ma gioca bene le sue carte aiutando Serena a proteggere la sua casa, il marito in convalescenza in ospedale e soprattutto il proprio bambino, nel grembo di June. In un non proprio chiarissimo plot twist, saltano fuori dei documenti in grado di incriminare Cushing di alto tradimento, anche grazie all’aiuto di June/Offred, che viene “premiata” dalla padrona con un lavoro da editor, sua precedente mansione prima di essere una semplice fattrice.

the handmaid's tale 2x07 AfterUn episodio perfettamente intrecciato, con forse qualche accelerazione di troppo nel trattare gli eventi politici, abituati come siamo al procedere cadenzato di questa serie che ci dà almeno un pugno allo stomaco ad ogni puntata, ma che continua a raccontare questo futuro non proprio così irrealizzabile: ricordiamoci che la stessa Margaret Atwood, autrice del romanzo The Handmaid’s Tale, ha candidamente ammesso di non aver inventato nulla, ma di aver inserito nel suo libro fatti realmente accaduti, da qualche parte nel mondo, in qualche periodo della storia dell’umanità. Più distopico dell’immaginazione quindi c’è solo la realtà dei fatti compiuti, una realtà che potrebbe non essere così lontana.

Porcamiseria
  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 9.5/10
    Emozione - 9.5/10
8.5/10

Riassunto

Si piange e si assiste alle trame politiche scaturite dall’attentato, a Gilead ma anche in Canada, in un episodio ben congegnato che stratifica la trama senza appesantire la narrazione.

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Porcamiseria

8.5

Si piange e si assiste alle trame politiche scaturite dall'attentato, a Gilead ma anche in Canada, in un episodio ben congegnato che stratifica la trama senza appesantire la narrazione.

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