The WidowSeason 1: Una ricerca tra luci e tenebre

Season Recap La ricerca disperata di Georgia Wells si tramuta in un viaggio di crescita personale e in una storia di avarizia e intrighi, che si conclude con molto più del ritrovamento del marito disperso.

7.7

Dopo aver terminato la visione degli otto episodi di The Widow, la prima cosa che possiamo dire è quanto l’inaspettato sia dietro l’angolo in ogni momento. Pur mantenendo un ritmo non super incalzante ma scandito con precisione da momenti chiave, mai casuali, The Widow possiede un mix proporzionato di tensione, profondità ed emozione. L’opinione che ci eravamo fatti dal pilot adesso è più convinta, e questa nuova serie drama thriller riesce a superare (senza dubbio) la sufficienza e si conquista l’attributo di ottimo prodotto televisivo, adatto a un pubblico che ama immagini e dialoghi che inducano a riflessioni, al di là del solo intrattenimento.  

La ricerca di Georgia Wells, una vedova disperata dopo la perdita del marito, che si espande nella Repubblica Democratica del Congo, cambia connotati durante la narrazione, finendo per diventare una storia di oscurità e avarizia, piena di intrighi e manipolazioni, che vuol però ergersi sino alla luce, e dimostrare che anche un sistema rotto e pieno di corruzione ha possibilità di redenzione.

A prima vista, The Widow sembra la crociata di una donna che, disperata per amore, sarebbe disposta a tutto pur di riavere suo marito. Durante questa crociata, però, la scopertà della realtà che vige nel Congo, con un governo ostacolato da milizie indipendenti e personaggi il cui unico scopo è l’arricchimento personale grazie al commercio di un minerale di valore diffuso nel territorio (il coltan), sposta l’attenzione su temi sociali, economici e politici, sulla liberazione da una schiavitù fatta di soprusi e di punizioni subite in silenzio, sulla giustizia fatta per tante persone innocenti morte per mano di poche anime marce.

Georgia Wells non ci è andata a genio sin dai primi episodi, a dirla tutta. Il suo essere disposta a tutto pur di rintracciare il suo disperso consorte, Will Mason, va sopra le righe, talvolta superando la comune moralità. Man mano ci si avvicina al bandolo della matassa però, ossia alla verità, Georgia impara a dare un significato e un valore alla sofferenza pregressa, e a rinascere come donna consapevole. Una donna che non è più persa (o disperata), ma ha trovato una strada nuova, che pur non seguendo un tracciato agognato, può comunque condurre a una nuova luce. Così come un cane apparentemente abbandonato dal padrone, sta andando invece incontro a un destino migliore: la libertà.

Nella prima parte della serie, vi è poco spazio per la speranza o un roseo avvenire. I personaggi “positivi”, come Emmanuel o il cieco Ariel, cercano di rimediare a terribili errori del loro passato, che non hanno mai smesso di tormentarli. Il loro, tuttavia, risulta un accenno di rivalsa, poiché è stroncato sul nascere ed è questo un punto (uno dei pochi) deludente come scelta narrativa, in quanto ci si aspettava di più dalle loro storyline.

Forse è stato un passaggio obbligato per giungere, pian piano, alla scoperta del marcio, con l’approfondimento dell’identità di Pieter Bello, del generale Azikiwe e di Judith Gray, della quale abbiamo sospettato dal primo secondo. Il gioco con il fuoco dei tre, che hanno tentato di coltivare i propri interessi e di intascarsi più soldi possibili (e vi sono anche riusciti per un certo tempo), si conclude con finali e destini amari, a mo’ di contrappasso. E il male che hanno fatto viene da loro stessi ricevuto, dimostrando che, alla fine di tutto, giustizia è stata fatta. Le vite da loro terminate, o distrutte come quella della piccola Adidja, non passano inosservate e acquistano un significato che non può più essere ignorato.

Un discorso a parte va fatto per Will Mason, la “vittima” che si trasforma lentamente in “carnefice”. Un’anima, la sua, divorata dai sensi di colpa e che non riesce a gestire – come lo definisce Georgia – un bagaglio troppo ingombrante di emozioni. Ecco perché decide di liberarsene per guardare avanti. L’idillio, tuttavia, viene interrotto proprio a causa della comparsa della ex moglie: una nuova compagna e una nuova figlia non possono cancellare del tutto ciò che Will ha fatto nel suo passato. Ed è per questo che, in un finale giusto, sceglierà di dire finalmente la verità, con tutte le conseguenze che ne derivano.

In conclusione, non possiamo che consigliarvi la visione di The Widow, soprattutto se state cercando un thriller non banale e ben costruito.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.7/10

Summary

The Widow si conferma un ottimo prodotto televisivo, adatto a un pubblico che ama immagini e dialoghi che inducano a riflessioni, al di là del solo intrattenimento. Peccato solo per qualche storyline bruscamente interrotta e non approfondita.

Porcamiseria

7.7

The Widow si conferma un ottimo prodotto televisivo, adatto a un pubblico che ama immagini e dialoghi che inducano a riflessioni, al di là del solo intrattenimento. Peccato solo per qualche storyline bruscamente interrotta e non approfondita.

Storia 7 Tecnica 8 Emozione 8
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