Per la prima volta, SerialFreaks si stacca dalla consuetudine della contemporanea con gli USA e vi propone una serie non nuova (è dell”anno scorso, quando noi non eravamo nemmeno nati), ma in onda da pochi giorni in Italia su Sky Atlantic.
Sapevamo che è stata definita la serie tv del 2014 negli Usa. Sapevamo della vittoria di due Golden Globes (come Miglior serie commedia o musicale e come Miglior attore in una serie commedia o musicale). Sapevamo anche che Jill Soloway, già sceneggiatrice di diversi episodi di Six Feet Under, non avrebbe potuto deluderci, anche perché per questa web serie prodotta da Amazon si è ispirata alla propria vita. Nonostante sapessimo già tutto, vedere per la prima volta Transparent, approfittando della sua messa in onda italiana, ci ha sorpreso in positivo tanto per il saper trasmettere la “sofferenza” di Morton nell’aver condotto una vita nascondendo ai familiari chi fosse in realtà, quanto per affrontare un tema come quello dell’identità sessuale senza pregiudizi, stereotipi e ironia di basso livello.
Rivelazioni
Morton Pfefferman è un ex professore universitario, separato e con tre figli adulti, che dopo anni di silenzi e segreti è intenzionato a rivelare alla famiglia il suo sentirsi femminile, il suo travestirsi quotidiano con abiti da donna, la sua vera identità: da Morton a Maura (come si fa chiamare da chi lo conosce per davvero). I propri sentimenti e le proprie emozioni Maura li racconta a un gruppo di supporto LGBT, una specie di alcolisti anonimi arcobaleno, ed è uno degli aspetti che più apprezziamo della serie, perché ci permette di conoscere fino in fondo Maura. E’ qui che Maura racconta quella che definisce una “grande vittoria”, ovvero il non essersi messa a piangere di fronte a una cassiera del supermercato che le aveva domandato la carta d’identità per il riconoscimento per il pagamento con carta di credito. Il documento di Morton, mentre era nelle vesti di Maura. A cui la cassiera ha reagito prima con un “oh” e poi indicando i capelli di Maura, come se quella fosse l’unica differenza riscontrata. Quella della non corrispondenza tra la “persona” e i documenti è una problematica non da poco che si trovano ad affrontare ogni giorno travestiti e transessuali e che Transparent mette subito sotto i riflettori in modo semplice, serio e diretto, senza risatine, senza prese per il culo.
Al gruppo di supporto arcobaleno Maura racconta anche il primo tentativo, svolto la sera precedente, di rivelare il suo vero essere ai figli: “Non era il momento giusto per dirlo ai ragazzi ma lo farò. Voglio farlo, ve lo prometto. Sono talmente egoisti. Non so come ho fatto a crescere tre figli che non sanno vedere oltre se stessi”. Ed effettivamente, il giorno precedente i figli non hanno saputo cogliere il malessere del padre e capirne le bugie. Invitati a cena a casa dell’uomo, Sarah, Ali e Josh si erano allarmati pensando che il padre dovesse annunciargli di essere malato, di avere un tumore alla prostata o il cancro, mettendo in scena una discussione sul nulla, mentre il padre cercava di trovare la forza per confessare la verità. Una verità che, comprensibilmente, Morton non riesce a rivelare, annunciando invece una palla, ovvero l’intenzione di vendere la casa di famiglia, o di regalarla a Sarah: l’unica dei tre figli sposata con prole.
Sarah, Ali e Josh sono fratelli decisamente diversi tra di loro e i primi episodi di Transparent ci catapultano nelle loro vite e personalità:
- Sarah, sposata con due figli, ha passato gli anni del College “lesbicando” con l’amica Tammy. Anche Tammy ora è sposata e il figlio è iscritto allo stesso asilo dei figli di online casino Sarah. E’ accompagnando i figli che Sarah e Tammy si rincontrano.
- Ali (Alexandra) sembra la più giovane dei tre, quella che non ha ancora deciso cosa fare nella vita, che (soprav)vive grazie a una vincita di sei anni prima (e ormai già tutta spesa) a “Ok, il prezzo è giusto” e alle sovvenzioni della madre e del padre. Nonostante questo, Ali si può permettere un personal trainer, che assume per diventare più “soda”, ma con cui inizia a fare ginnastica da letto. Ali è, per ora, il personaggio che più ci attrae, per la sua personalità combattuta, con punte depressive, ma anche per gli allenamenti erotici con il personal che chissà che sorprese ci riserveranno…
- Josh (Joshua) lavora nel campo musicale, gli piace tutto ciò che è “all’ultimo grido”, ed è un latin lover: la sera torna a casa da una giovane bionda, ma prima passa anche da una ricciolona… Josh è anche quello convinto che al padre piaccia la figa, forse crede che il padre sia un latin lover come lui.
Oltre ai figli di Morton, si presenta anche la ex moglie, ovvero la madre dei tre: Shelly. Anche Shelly è un personaggio ben costruito, a metà strada tra un’isterica e una donna con le palle indipendente e autonoma. Ora vive con un nuovo compagno che, però, è malato e non parla più. Ma per entrambi parla già decisamente abbastanza solo lei.
Sarah è la prima della famiglia a scoprire che Morton è Maura. E succede per caso, in modo traumatico ma anche naturale. Tant’è che, questa volta, Morton/Maura non deve combattere con sé stesso per cercare di farsi uscire le parole di bocca. Sarah annuncia a Tammy la decisione del padre di vendere la casa di famiglia e porta “l’amica” a visitare la villa mentre Morton è fuori casa. Una cosa tira l’altra, le due flirtano, si allungano le mani a vicenda e limonano. E’ a questo punto che rientra a casa Morton, nei panni di Maura. Sarah e Maura si guardano, entrambe con uno sguardo sorpreso.
Cambiamenti
Sarah: “Papà ma come sei vestito?”
Morton/Maura: “Infatti avevo una cosa da dirti. Ecco. Quando ero piccolo… Quando avevo 5 anni sentivo che c”era qualcosa che non andava. Ma non sono mai riuscito a parlare con nessuno del mio lato femminile. Era un periodo diverso. C”è qualcuno che ha una vita segreta. E c”è chi vive tremendamente solo. Che grande invenzione internet! Per tutta la vita mi sono travestito da uomo. Io sono così”.
Questo colloquio tra Sarah e Maura è stato davvero una delle scene più emozionanti che io abbia visto negli ultimi mesi, grazie alla perfetta recitazione e interpretazione di Jeffrey Tambor, alla regia e all’innegabile verità delle parole scritte dall’ideatrice di Transparent. Colloquio a cui segue anche un flashback a quando Morton insegnava all’Università e già allora aveva nel cassetto del proprio ufficio un vestito da donna coloratissimo. Inoltre è significativo come, a differenza di Sarah che chiede spiegazioni al padre, Maura non domanda nulla alla figlia su cosa stesse facendo con Tammy. Quanti altri padri trovando la figlia (sposata e con prole) avrebbero reagito come Morton? Solo chi, come Morton, sa che spesso la vita è fatta di segreti.
D’altronde, la stessa Sarah sembra prendere bene la rivelazione del padre e Tammy riconosce quanto “è stato davvero coraggioso”. Sarah e Tammy, che a quanto dicono non fanno più l’amore con i rispettivi mariti, la notte seguente vivranno ore di passione in versione lesbo car sex. Ali invece si “concentra” sul personal trainer e sulla dieta, mentre Josh scopre che la biondina con cui vive è incinta e ha già fissato un appuntamento per abortire, a cui lui, dopo un giorno di meditazione, cercherà di opporsi con un “dovremmo sposarci” e tenere il bimbo in arrivo.
Al nuovo incontro del gruppo arcobaleno, Maura racconta come si è rivelata a Sarah: “Mi spiace averla colta di sorpresa, ma gliel”ho detto in faccia. Ora una lo sa. Ne mancano altri due”. Visibilmente contenta e alleggerita dell’essersi tolta il primo peso, Maura ci trasmette un puro senso di felicità. Per lei che, anche se non come avrebbe voluto e ancora per il momento con solo una figlia, è riuscita a farsi vedere com’è davvero da una sua familiare, da una persona a cui vuole bene. Per questo Maura vuole festeggiare e va a brindare a casa di Davina, trans che lavora nel gruppo di supporto LGBT. Maura si confronta con Davina e quest’ultima le ricorda di essere solo all’inizio del suo cammino, raccontandole inoltre di quando a lei un’amica aveva detto molti anni prima “Tra 5 anni ti guarderai intorno e non vedrai più nemmeno un membro della tua famiglia”. Così infatti è andata a Davina che ora vive in un residence con altre trans, trav e gay come vicini di casa: “Ci controlliamo la posta a vicenda. Ci annaffiamo i fiori”. E noi veniamo assaliti dal senso di solitudine che, purtroppo, tante persone “abbandonate” dalle famiglie vivono e dalla realtà di discriminazione che, ancora oggi, è così diffusa.
Transparent è una serie che prende e coinvolge per il mix eccellente di diversi elementi: l’ottima recitazione di Jeffrey Tambor in Morton/Maura, la regia in costante movimento con i personaggi, le scelte musicali azzeccate per sottolineare i diversi momenti della storia e le diverse emozioni. Degna di nota è anche la sigla della serie, composta da immagini di repertorio della famiglia Pfefferman. Per tutti questi motivi, al debutto di Transparent in Italia, ovvero ai primi due episodi, vanno 5 porcamiseria su 5.
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Niente da dire, su Twitter la reazione ai primi episodi di Transparent su Sky Atlantic è stata praticamente unanime.
@SkyAtlanticHD grazie per #transparent, scelta coraggiosa, serie meravigliosa. #BeTransparent
— ElliTranqui (@LaTranquiPI) June 12, 2015
"Se sapessi come é dura quando uno si accorge di una cosa che tu non hai voglia di far vedere". Mi sa che #Transparent é parecchio bello.
— Emanuela Cerri (@Vyrtuosa) June 11, 2015
Oddio io amo #Transparent 😍
— Steve Baudelaire (@Poor_Steve) June 10, 2015
La serie #transparent ha riconfermato già quello che pensavo.
Ed é bello che ci siano delle serie che portano dei valori veri e reali.— Tea. (@beeellapersona) June 10, 2015
Visti i primi 2 episodi di #Transparent, che dire? Gran bella sorpresa: Ironica, toccante, girata benissimo. Jeffrey Tambor è strepitoso!
— Giancarlo Verástegui (@VerasteguiGian) June 10, 2015
Porcamiseria
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