Con l’imminente Season Finale del 23 aprile urge svelare cosa succede ai nostri Vikings nella penultima puntata! Scopriamo insieme gli avvenimenti accaduti dopo il primo fallimentare attacco a Parigi. Iniziamo subito con Ragnar che mentre fa pipì è tutto sofferente… sono le ossa incriccate dalla caduta o si è preso la gonorrea? Il dolore però non gli impedisce di andare da Floki e rinfacciargli di essere stato sconfitto. Gli amici eh? Ragnar però non partecipa al secondo attacco perché continua a stare molto male, contorcendosi dal dolore e vomitando l’anima. Inizia anche a stravedere l’amico Athelstan che gli appare mentre gli tende la mano: il dolore gli fa vedere anche Gesù, e altre visioni sinistre, e si ritrova con una mano insanguinata… anche lui con le stigmate?
L’assedio continua
Durante la notte, un commando di vichinghe guidate da Lagertha – che Occhi di Gatto levati – attraversa la Senna a nuoto, e arriva sul famigerato ponte a doppia entrata della scorsa puntata, dove i nostri assedianti erano stati tratti in inganno e duramente sconfitti. Riescono ad uccidere alcune guardie e ad arrivare alla porta, ma i francesi riescono comunque a dare l’allarme. Legertha incendia e apre la porta esterna e il resto dei vichinghi guidati da Floki può così sciamare all’interno.
Niente, neanche stavolta l’attacco funziona: costretti all’interno del lungo e stretto corridoio del ponte un altro marchingegno difensivo viene azionato, una specie di grosso cilindro con punte acuminate che viene fatto scivolare velocemente verso gli invasori come nemmeno nella miglior puntata di Mai Dire Banzai. La scena è RACCAPRICCIANTE, decine di uomini e donne vengono investiti, falciati, trafitti e fatti a pezzi, e parti di corpi smembrati rimangono infilzati sulla macchina mentre viene ritirata. I vichinghi non si fanno però prendere dal panico e Rollo scavalca il cilindro e riesce a bloccarlo con degli arpioni, e insieme ai compagni continua l’attacco. Gisla, assiste priva di espressione all’attacco, prima di essere portata al sicuro oltre le difese.
Il comandante Odo cerca di convincere l’Imperatore (che dove sta? in chiesa a pregare, guarda un po’) di tirare su il morale dei suoi soldati facendosi vedere, ma Carlo III preferisce restare al sicuro entro le mura della città. La battaglia è cruenta e sanguinosa, i vichinghi capiscono che non possono avanzare, le forze francesi sono troppo avvantaggiate dagli stretti spazi di manovra e dalle balestre: Floki ordina la ritirata, aiutato da Rollo che combatte sempre mezzo nudo e incazzato come una bestia. Il ponte levatoio viene alzato e alcuni vichinghi rimangono bloccati e catturati: tra loro Siegrfried – l’Earl alleato di Erlendur e Kalf – insieme a Sinric, lo strano personaggio che ha guidato i vichinghi lungo la Senna (lo abbiamo incontrato nel sesto episodio, QUI), e che implora i francesi di non ucciderli, conoscendo la loro lingua.
i complotti di Re Ecbert
Nel Wessex intanto Re Ecbert comunica a Judith che la missione di Aethelwulf ha avuto successo e sta ritornando a casa… anche se nessuno dei due sembra molto contento: i loro “grazie a Dio” sono finti come i discorsi di ringraziamento dei Telegatti. Il sottile dialogo tra il Re e la nuora è volto a ribadire che Judith verrà protetta ad ogni costo: è strano come Ecbert metta davanti al proprio figlio (che ok è un po’ un coglioncello ma è pur sempre tuo figlio) l’avvenire di Judith e del piccolo Alfred nato dall’infedeltà con il monaco Athelstan (che poi ancora non sanno che è stato ucciso). Mi piacciono tantissimo queste trame, considerando che siamo alla fine della terza stagione spero che verranno approfondite nella prossima! Che cosa vuole in cambio il Re del Wessex dall’erede della Northumbria? La fagiana, e ovviamente Judith accetta.
Aethelwulf giunge infine, e confessa a cena – presenti padre e moglie fornicatori – che ha stoicamente resistito alla tentazioni di Kwenthrith… e nessuno aveva il minimo dubbio. Aethelwulf però scombina le carte in gioco: chiede apertamente a suo padre, il suo Re, se l’averlo inviato a Mercia fosse un modo per sbarazzarsi di lui; Ecbert è sconcertato da questa domanda (che attore, lo adoro), e gli dichiara solennemente che ha intenzione un giorno di lasciargli in eredità non solo il regno del Wessex, ma di tutta l’Inghilterra unificata. Judith è lì che ascolta e boh, non mi pare molto convinta.
Nuovi arrivi in Danimarca
A Kattegat la bella Aslaug ha una bella gatta da pelare: reggente mentre Ragnar non c’è, si trova a dover affrontare l’arrivo di un predicatore cristiano che professa il verbo della Bibbia e insulta gli dèi norreni etichettandoli come idoli falsi e bugiardi. La Regina riconosce che Cristo possa anche essere un’altra divinità, ma non accetta l’arrogante superiorità esposta dal predicatore portato innanzi al suo cospetto, e lo condanna al giudizio degli dèi: dovrà impugnare un ferro rovente e sopportare il dolore.
Bellissima la scena dove prima si vede cosa il poveraccio pensa succederà – incolume e con l’espressione beffardamente vittoriosa – contro quello che invece ovviamente accade, cioè ustioni sulle mani con grida e pianti di dolore. Che momento LOL. Il cristiano viene quindi condannato a morte.
Dentro e fuori parigi
I due prigionieri vengono portati di fronte all’Imperatore, e Sinric cagandosi in mano spaventato accetta di aiutare i francesi. Earl Siegfried ovviamente non capisce una parola di quello che sta succedendo, ma intuisce che per lui le cose non girano proprio benissimo: il comandante Odo è sicuro che Sinric potrà essere utile per scoprire qualcosa di più sugli invasori, e che Siegfried potrebbe essere usato come ostaggio, ma Gisla invece vuole la sua testa. Così sia.
Durante l’esecuzione però Siegfried con l’inganno chiede che durante la decapitazione qualcuno gli tenga i capelli, di modo che il taglio della sua testa sia perfetto. A parte che non siamo dal Aldo Coppola, ad ogni modo il comandante Odo acconsente: un soldato gli sorregge i capelli mentre il vichingo si inginocchia, china il capo e… mentre la scure scende inesorabile il vichingo tira indietro la testa, e la mano del povero soldato viene tranciata di netto. L’orrore della folla, le urla del poveraccio, e le risate di Siegfried che ha perculato tutti sono uno dei momenti più divertenti di tutte e tre le serie. La faccia incazzata di Gisla poi è impagabile, che è proprio antipatica.
La situazione all’interno della città comunque è tutt’altro che rosea: la gente inizia a morire di fame e ad ammalarsi, le riserve di cibo stanno esaurendosi e molti soldati sono morti in seguito agli attacchi. Il comandante Odo consiglia a Carlo III di negoziare, mentre Gisla implora il padre di non scendere a compromessi perché è peccato (chennoia). l’Imperatore è un filino stressato in questi giorni, e fondamentalmente non sa cosa fare, manda tutti a stendere per restare solo, cercando una risposta nella preghiera (chennoia2).
L’imperatore decide infine per l’invio di un’ambasciata all’ accampamento vichingo, e Sinric viene trascinato ovviamente per fare da traduttore. Si propone un incontro fuori dalle mura per contrattare un armistizio, e Bjorn dice che la decisione sarà comunicata l’indomani; Rollo libera Sinric, togliendo un’importante pedina ai francesi. I vichinghi iniziano subito a discutere per quale motivo dovrebbero scendere a compromessi, ma Ragnar, zoppicante e e dolorante, prende parola e sottolinea che è LUI ad esser il RE, e che quindi ha l’ultima parola su tutto: avendo perso mille uomini, con un’armata indebolita, ed avendo Floki fallito con gli attacchi militari, Ragnar decide che l’indomani ci sarà l’incontro coi francesi, punto.
Il giorno seguente Ragnar abbandona in anticipo il campo portandosi solo Sinric all’insaputa dei suoi uomini, e all’incontro con il comandante Odo rifiuta l’offerta dei francesi, perché oltre al denaro pretende qualcosa di più: vuole essere battezzato (WTF?), per riunirsi con il suo amico Athelstan nel paradiso dei cristiani una volta morto, e lo vuole SUBITO, nel fiume. E così avviene: il vescovo battezza Ragnar mentre arrivano Rollo, Lagertha, Floki e gli altri, che rimangono allibiti dalle vere intenzioni del loro Re.
A questa puntata, in cui c’è tutto, intrigo, battaglie (ma senza esagerare), una buona dose di violenza ma anche di episodi divertenti do 5 meritati PorcaMiseria su 5!
Finalmente condividiamo i vostri Tweet per il nostro Vikings, anche se siamo ormai agli sgoccioli…
Non possiamo che essere d’accordo con @LaCamyRulez:
Alè anche Ragnar ha perso la brocca, il cristianesimo fa questo effetto. #Vikings
— RED (@LaCamyRulez) April 20, 2015
@SuperiorDoran I’m with you bro:
Reazioni in got: ODDIO MA QUELLO È MORTO
Reazioni in vikings: ODDIO QUELLO SI È BATTEZZATO— Dorian Vi Britannia (@SuperiorDorian) April 18, 2015
Caro @FRAnglophile secondo me non le stanno dando abbastanza spazio (cioè: io la voglio Regina del Mondo):
Lagertha personaggio femminile del secolo. #Vikings #3×09
— stargirl🌟 (@FRAnglophile) April 17, 2015
Porcamiseria
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